Nuovi atti vandalici sui muri del Castello: ferma presa di posizione della Sindaca. Pene inasprite per chi imbratta il patrimonio culturale

Nuovi atti vandalici sui muri del Castello: ferma presa di posizione della Sindaca. Pene inasprite per chi imbratta il patrimonio culturale

23 Ottobre 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
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I nuovi atti vandalici di pochi giorni fa

Giorni fa qualche incivile ghost-writer ha imbrattato ancora una volta il Castello baronale, uno dei pochi monumenti e “gioielli” storici di Collepasso che tutti dovremmo avere cura di preservare e salvaguardare.

L’ulteriore e vandalico atto si è verificato sul lato sinistro del frontespizio dello storico monumento, cui si accede da via U. Bassi (strada per Tuglie), sul muretto di fronte e sugli scalini.

La “firma” del/i “cazzone/i” (scusate l’eufemismo!), che ha/hanno ancora una volta imbrattato i muri del Castello, è stata, poi, “freudianamente” impressa e disvelata in quel simbolo fallico disegnato sullo stesso frontespizio (pochi metri più in là dalle scritte principali)… da solo e inconsciamente, il responsabile si è definito e rivelato per quel che è: un “gran testa di c…o” (scusate ancora l’eufemismo)!

Un ulteriore atto di inciviltà e sprezzo dei beni pubblici che ha indignato moltissimi cittadini, essendo l’imbrattatura ben visibile dai tanti pedoni e automobilisti che transitano su via U. Bassi… l’ennesima ed ultima “bravata” che rappresenta solo la punta dell’iceberg di una pesante situazione di degrado, inciviltà e vandalismo creata nel tempo da ignobili delinquenti (tali oggi li considera la legge) sui muri del Castello, soprattutto nella parte retrostante, sempre tollerata dalla precedente e passiva Amministrazione ed oggi ereditata dalla nuova.

Sul grave fatto registro, però, questa volta con soddisfazione mia e di tutta la comunità, la ferma e sacrosanta presa di posizione della sindaca Laura Manta.

In un post su facebook, la Sindaca, dopo aver condannato il grave atto e sottolineato “come non si possa più sottovalutare un problema, per come è stato fatto per tanti anni”, ha annunciato che “grazie all’importante lavoro svolto dall’ufficio della polizia municipale, che ha la gestione della control room del sistema di videosorveglianza, sono state visionate ed estrapolate alcune  registrazioni e abbiamo proceduto a denunciare alle autorità competenti quanto accaduto”.

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Spetterà ora alle indagini, che sicuramente avvierà la Magistratura con la solerte collaborazione dei Comandi della Stazione dei Carabinieri e della Polizia municipale, individuare e punire severamente i responsabili.

Sopra e sotto: i recenti atti vandalici

A coloro che imbrattano o deturpano il patrimonio culturale (come il nostro Castello) o quello paesaggistico (come il Parco Bosco) vorrei ricordare, infatti, che una recente legge, voluta dal Ministro Franceschini e votata all’unanimità da tutto il Parlamento, ha inasprito pesantemente le pene per i responsabili di reati contro il patrimonio culturale o paesaggistico.

La Legge n. 22/9 marzo 2022, “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale, prevede, infatti, nei casi di “deturpamento e imbrattamento”, severe punizioni, secondo la gravità del caso: la reclusione da 2 a 5 anni con multa da 2.500 a 15.000 euro o la reclusione da 6 mesi a 3 anni con multa da 1.500 a 10.000 euro.

In un caso o nell’altro, si tratta di pene e sanzioni pesanti introdotte nel Codice Penale con la Legge 22/2022.

… ne prendano nota i “fallici” e fallaci “artisti” con il “vizietto” di esternare loro problematiche esistenziali, repressioni personali e fallimenti artistici deturpando ed imbrattando il patrimonio culturale!

Altro recente atto di vandalismo sul lato laterale interno del Castello

Era ora che l’Amministrazione decidesse di intervenire e mi auguro che proceda seriamente “senza guardare in faccia nessuno”, ma anche senza trascurare od omettere, però, la necessaria opera di prevenzione.

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Quando oggi  mi sono recato al Castello per fare le foto del recente atto vandalico, ho voluto rifare “un giro” attorno all’immobile. I lettori ricorderanno i miei ripetuti articoli e denunce, “sotto il regno” di Menozzi, sul degrado dell’area retrostante, “nascosta” alla pubblica visione e ulteriormente aggravatasi, come dimostrano le foto sottostanti. Perché l’Amministrazione non provvede a chiudere tutta l’area con solidi e inaccessibili recinti? Oltretutto, essendoci lavori in corso, l’area dovrebbe essere interdetta a tutti per legge (anche per ovvi motivi di sicurezza) e accessibile solo all’impresa che sta realizzando i lavori.

Foto sopra e sotto: vandalismi sulla parte retrostante del Castello (notare, oltre le scritte, anche i vetri rotti delle finestrate)

Mi auguro vivamente che la sindaca Manta non desista dalle sue “buone intenzioni”, che la sua fermezza porti ad alcuni concreti risultati, che si individuino e si puniscano i responsabili dei delinquenziali atti vandalici e si metta in sicurezza tutta l’area… in questo impegno, se sarà (come mi auguro) serio e concreto, avrà il pieno sostegno di InfoCollepasso e di tutti i cittadini onesti.

Pantaleo Gianfreda

Post scriptum

Una doverosa nota a margine dell’articolo.

Stendo “un velo pietoso” su certi esponenti della passata Amministrazione che con “gran faccia tosta” pubblicano sui propri profili facebook sermoni e considerazioni “da strapazzo” sul recente atto vandalico nella spasmodica ricerca di “risorgere” da quel “cimitero degli elefanti” in cui il voto popolare li ha “seppelliti”.

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Dovrebbe avere il pudore di tacere chi per dieci anni, nonostante l’indignazione popolare e i ripetuti articoli e denunce di questo blog, non se n’è occupato (se non con “parole al vento”) ed oggi si dimostra “preoccupato”.

Nel suo passato decennio amministrativo non si è mai veramente “preoccupato” né ha mai fatto nulla di concreto per evitare il degrado in cui versava l’area del Castello e il Parco Bosco, preferendo, invece, “filosofeggiare”, “predicare al vento”, “parlare con il rospo nel Bosco” e persino scrivere “solenni idiozie” pseudo-sociologiche, pseudo-psicologiche, pseudo-pedagogiche e rozzamente paternaliste, piuttosto che “preoccuparsi” ed attivarsi come suo dovere per evitare i gravi danni prodotti da atti vandalici, individuare e punire i responsabili.

Ricordo di aver scritto due articoli durissimi, soprattutto uno (cliccare su articolo), negli “ultimi giorni di Pompei” dell’Amministrazione Menozzi & C. (cliccare su altro articolo)… mi auguro vivamente di non essere costretto a scriverne di analoghi con gli attuali amministratori!

Ricordate, a proposito del diffuso vandalismo “fiorente” e presente nel passato decennio sui muri del paese da parte di alcuni ghost-writers, il “francazzismo” di un noto “profeta del niente” e monacu fazzu, amministratore comunale delegato al Patrimonio e alla Cultura per dieci lunghi anni, e la “filosofia” (!!!) espressa sul suo profilo facebook nell’agosto 2020 rivolgendosi ad un fantomatico “Writer Boy”?!? … “da far cadere le braccia”!!!

Lo ricordo a lui e a tutti… giusto per non dimenticare i danni provocati dal “niente cosmico” (… che speriamo non attecchisca anche negli attuali…) di taluni sedicenti amministratori comunali!


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Pantaleo Gianfreda