Le ruspe sono già nella casa di don Marco… Putin è arrivato a Collepasso?!?

Le ruspe sono già nella casa di don Marco… Putin è arrivato a Collepasso?!?

21 Aprile 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Chi è il “Putin” che ha ordinato di abbattere la casa di don Marco Guido, già da lui donata alla Diocesi di Otranto e venduta “per trenta denari”?!?

Putin

Chi ha autorizzato oggi l’“invasione” dei “carriarmati” (alias, ruspa) in quell’immobile, pronto ad essere demolito e che, per volontà di don Marco espressa nell’atto di donazione, doveva essere “adibito a biblioteca, allocando e conservando nello stesso tutti i libri di proprietà del donante, che saranno offerti alla libera consultazione dei fedeli, per la loro elevazione morale, culturale e religiosa”?!?

L’“invasione” per distruggere la casa di don Marco è stata autorizzata da qualche Ufficio comunale?!?

La sindaca L. Manta

E l’Amministrazione non ha niente da dire di fronte a questo scempio? Cosa stanno facendo sindaco e assessore all’Urbanistica per evitare quest’oltraggio alla memoria di don Marco, che aveva donato quella casa alla Diocesi perché fosse destinata a ben altri e nobili scopi? Hanno verificato la legittimità dell’atto di vendita? Almeno intimino ai proprietari la sospensione dei lavori sino a che l’intera vicenda sia chiarita!

Non è sempre vigente la norma urbanistica che sancisce che “Chiunque  intenda  nell’ambito  del  territorio  comunale eseguire nuove  costruzioni,  ampliare, modificare o demolire quelle esistenti ovvero  procedere  all’esecuzione  di  opere  di  urbanizzazione  del terreno, deve chiedere apposita licenza al sindaco” (art. 10, Legge 6.8.1967, n. 765 “Modifiche ed integrazioni alla legge urbanistica 17 agosto 1942, n. 1150”)?!?

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E nel caso specifico, trattandosi di un mutamento di destinazione d’uso, basta una semplice Scia per procedere all’abbattimento di una casa di civile abitazione, donata, tra l’altro, per ben altri scopi?!?

Appare ormai chiaro, infatti, che l’area verrà destinata a parcheggio del contiguo supermercato (povero don Marco!!!).

Don Marco Guido

O vista la “malaparata”, dopo il clamore suscitato dall’articolo pubblicato appena tre giorni fa su questo blog (cliccare su articolo), i nuovi “proprietari” (… ma è legittima quella vendita?!?) hanno deciso di “bruciare i tempi” e mettere tutti di fronte al “fatto compiuto” prima che lo “scandalo” e l’indignazione popolari si estendano a macchia d’olio?!? Le migliaia di visualizzazioni ottenute dall’articolo precedente testimoniano quanto la vicenda stia interessando e scandalizzando tante persone!

Sotto: i mobili, che dovevano essere usati per la biblioteca, “buttati” fuori casa

Scusatemi, ma voglio essere chiaro e franco! Non posso esimermi, infatti, dal chiedermi e chiedere, come tanti cittadini vorrebbero chiedere: con quale coraggio il Vescovo verrà domenica a Collepasso a fare, come mi dicono, le cresime ai ragazzi/e che saranno consacrati “soldati di Cristo”?!? Solleciterà i “soldati di Cristo” ad opporsi a questa barbarie che si sta attuando ai danni di un pacifico, generoso, inerme e “tradito” sacerdote defunto?!?

Mons. Donato Negro

Il vescovo Negro non prova un po’ di vergogna per la grave ingiustizia e il torto fatti al generoso sacerdote collepassese, che aveva donato quella casa per nobili scopi e ora la vede dal Cielo distrutta per “30 denari”?!? … ma questo Vescovo segue gli insegnamenti del Vangelo e di Papa Francesco oppure del guerrafondaio patriarca di Mosca Kirill?!?

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È questo l’insegnamento cristiano ed evangelico di certi “sommi sacerdoti”, che agli occhi della gente appaiono oggi solo “scribi e farisei ipocriti”, che scandalizzano sia i “piccoli” che i grandi… e sappiamo quanto è scritto nel Vangelo: “Chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare” (Marco, 9,42).

Fermate il “massacro” della “casa-convento” di don Marco, che doveva essere una nobile biblioteca e ora rischia di essere un volgare parcheggio!

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda