Quinta vittima del Covid a Collepasso. Necessarie serie e urgenti iniziative amministrative

6 Febbraio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Un piccolo paese come Collepasso piange la quinta vittima “ufficiale” del Covid. La prima è stata a marzo, nella “fase 1” della pandemia; le altre quattro negli ultimi due mesi, in questa terribile “fase 2”.

Una dolorosa e amara circostanza su cui riflettere, considerato che spesso si tende a far finta di niente o chiudere gli occhi, a rimuovere o sottovalutare la drammatica realtà e persino a negarla, come continuano a fare stupidi negazionisti e paranegazionisti, per la verità oggi in numero sempre minore, che non fermano le loro ignobili e sordide elucubrazioni nemmeno di fronte alla morte e che, a mio parere, dovrebbero essere impediti a postare le loro demenziali sciocchezze sui social, denunciati, posti agli arresti domiciliari e isolati dal resto del mondo.

A tutte le famiglie colpite da eventi così drammatici e luttuosi vanno la vicinanza e la solidarietà mie e di tutta la comunità.

È indubbio, però, che il crudo dato statistico delle cinque morti e dei contagiati a causa del Covid, che sono giunti all’impressionante numero di 46 casi (con l’incidenza di 7,9 su 1.000 abitanti, mentre nel resto della provincia è di 2,5) e colloca il nostro Comune tra i primi cinque più colpiti della provincia, pone indubbi interrogativi e l’urgenza di iniziative serie e non più procrastinabili da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale.

Mi sorprende che il Sindaco, primo responsabile della sanità del Comune, non abbia sinora coinvolto medici, operatori sanitari, Asl, Forze dell’Ordine e rappresentanti delle forze politiche e sociali per confrontarsi e definire iniziative rapide e necessarie, sia di carattere amministrativo che sociale, per far fronte a questa che per Collepasso è diventata una vera e propria “emergenza sanitaria”. Il confronto e la discussione tramite le moderne tecnologie della comunicazione potrebbero ovviare all’imprescindibile dovere del distanziamento.

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Cosa aspetta il Sindaco, al di là di messaggi e raccomandazioni generici, a far sapere alla cittadinanza come intende muoversi e cosa intende fare?!? Cosa aspetta il Sindaco a confrontarsi con i soggetti sanitari, politici e sociali rappresentativi della nostra comunità per decidere insieme e rapidamente le misure più opportune per contrastare nel nostro paese il diffondersi di questa maledetta pandemia?!?

Non si può continuare, come si è fatto sinora, a ridimensionare o cercare di occultare i dati reali di un fenomeno che è diventato drammatico, che va probabilmente al di là dei dati ufficiali.

Per il bene e la salvaguardia della nostra comunità, tutti, compresi i consiglieri di maggioranza e opposizione, si diano una mossa e pretendano dal sindaco e dall’Amministrazione iniziative serie, ferme e celeri.


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Pantaleo Gianfreda