Un’inquietante “segnalazione” anonima su presunte “violazione e turbativa d’asta” a Collepasso e Casarano

16 Giugno 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Pesanti nubi sembrano addensarsi sulla “nuova” piazza Dante, in cui ha sede il Palazzo municipale di Collepasso. I tuoni, i fulmini e le piogge scroscianti di questi giorni sembrano sinistri presagi su quanto potrebbe accadere nei prossimi giorni o mesi nel nostro Comune se non tornerà al più presto “il sereno”.

Nel “Palazzo” sta, infatti, creando “rumore” (e anche apprensione) una inquietante e circostanziata “segnalazione” anonima pervenuta giorni fa al Comune tramite posta elettronica, riguardante presunte “violazione e turbativa d’asta” da parte di tecnici e di una nota impresa affidataria di importanti lavori nei Comuni di Collepasso e Casarano.

La lettera, protocollata il 5.6.2018/n. 541, è indirizzata alla Guardia di Finanza di Lecce (Comando provinciale) e Gallipoli (Comando Compagnia), al Comando Carabinieri di Casarano e Taurisano e alle stesse ditte interessate.

La “segnalazione” riguarda alcune importanti gare avvenute nei Comuni di Collepasso e Casarano (due grossi appalti e uno minore a Collepasso e tre a Casarano) e sospetti “collegamenti” tra imprese, tecnici e anche qualche amministratore.

Doverosamente ometto i nomi a garanzia degli interessati. Tra l’altro, mi sembra che qualche nome vi appaia anche strumentalmente, salvo successivi accertamenti. Ogni cittadino, comunque, se lo ritiene, può richiedere al Comune copia dell’esposto ai sensi del c.d. “accesso civico”, previsto dal D. Lgs. 33/2013 (“Decreto trasparenza”) e del “Regolamento per l’esercizio del diritto di accesso civico documentale, accesso civico e accesso generalizzato”, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 31.05.2017. L’“accesso civico” consente ad ogni cittadino, a tutela del diritto alla trasparenza, di accedere a dati, documenti e informazioni delle Pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse legittimo.

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Va, comunque, rilevato che se le circostanze riportate nell’esposto hanno una qualche fondatezza rischiano di diventare una “bomba ad orologeria” dalle conseguenze imprevedibili.

Rimane il dubbio se l’anonimo denunciante (una ditta esclusa, un tecnico o altro?!?), che scrive con proprietà di linguaggio tecnico e grammaticale, sia soggetto informato e ben addentro a certe dinamiche oppure un semplice “visionario” alla ricerca di qualche deflagrante vendetta personale. 

Perché il soggetto (o i soggetti) non si è recato direttamente in Procura a denunciare le inquietanti circostanze?!? La legge oggi garantisce chi ha il coraggio di denunciare fenomeni devianti e degenerativi nella Pubblica Amministrazione.

Certo è che molte “cose strane” sembrano essere accadute in questi anni a Collepasso (io stesso, da consigliere comunale, presentai il 22 marzo 2016 un documentato esposto all’Anac su “Sospette anomalie amministrative” del 4° Settore) e le circostanze riportate dall’anonimo meritano inevitabili e doverosi accertamenti.

L’augurio è che la Magistratura faccia immediatamente luce sulle sconcertanti e inquietanti circostanze sia per accertare eventuali responsabilità sia anche, nel caso di manifesta infondatezza, per rasserenare il clima e allontanare pesantissimi sospetti.

Pantaleo Gianfreda


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