Sesto e più dannoso furto sulla Zona Industriale nel “venerdì nero”. Gravi responsabilità amministrative. La risposta delle Forze dell’ordine

6 Novembre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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L’azienda colpita da un gravissimo furto nella notte tra venerdì e sabato

È stato l’ultimo furto ad essere reso noto, sebbene il più grave tra quelli avvenuti nelle terribili “24 ore” del “venerdì nero” ai danni della comunità di Collepasso.

Oltre ai cinque già noti, ora se ne aggiunge un sesto, quello che ha arrecato maggiori oneri economici ai danni di un’azienda della nostra Zona Industriale.

Ad essere colpita la “P.M.C. s.r.l.”, nota e avviata azienda di manufatti edilizi, derubata nella notte tra venerdì e sabato di due grossi camion lunghi otto metri e dotati di gru. Il danno subito si aggira attorno ai 300mila euro (forse più) e priva l’impresa di due mezzi determinanti per la sua attività.

Il furto nella stessa notte dei due grossi camion e quello “abortito” ad un vicino capannone agricolo, sebbene i ladri avessero già tranciato la grossa catena di accesso, sembrerebbero ora avvalorare l’ipotesi di un qualche collegamento. L’altezza di circa 4,50 metri dei camion con gru forse ha impedito di accedere all’interno del capannone, il cui portone supera di poco i quattro metri, e di asportare i macchinari e le attrezzature agricole ivi giacenti. Un’ipotesi plausibile e fondata che fa pensare che ad agire in questi due casi non sia stata la microcriminalità (come in altri furti del “venerdì nero”), ma, data la complessità dell’operazione, una vera e propria organizzazione criminale operante sul territorio.

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A scandalizzare e inquietare maggiormente sono, però, le gravissime responsabilità amministrative sulla mancata attivazione della videosorveglianza nella Zona Industriale, ripetutamente denunciata da questo giornale on line in occasione di altri furti (ben due tra luglio e ottobre 2016) avvenuti ai danni delle aziende di quell’area (cliccare suLadri indisturbati sulla Zona Industriale: la videosorveglianza del Comune non funziona (neanche in paese)!”.

Sono ormai 6-7 anni che è stata installata nella nostra area industriale una rete di videosorveglianza finanziata dalla Regione quando ero assessore allo Sviluppo economico, allorché, aderendo nel giugno 2010 ad un bando regionale, furono stanziati € 62.373,03 per “impianti di reti di telecomunicazione e di videosorveglianza” su un contributo totale di € 358.342,82 concesso al Comune dalla Regione per “Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi”.

A rendere ancora più evidenti e marcate le omissioni e le responsabilità amministrative è l’amara circostanza che proprio di fronte all’azienda derubata è allocata una postazione comunale di videosorveglianza… inattiva!

La postazione di videosorveglianza comunale non funzionante (palo a destra) posta proprio di fronte all’azienda derubata

Sarebbe opportuno e doveroso che Carabinieri e Magistratura (ritengano questo mio articolo una vera e propria denuncia, che sono pronto a sottoscrivere presso la Stazione dei Carabinieri) indagassero seriamente anche su queste gravissime omissioni amministrative per chiarire i motivi e individuare le responsabilità personali di uffici e/o amministratori comunali circa la mancata attivazione della videosorveglianza sulla Zona Industriale e nel centro del paese. Il funzionamento della videosorveglianza avrebbe potuto contribuire ad individuare i responsabili, oltre che rappresentare un forte deterrente per gli autori di molti furti avvenuti nel “venerdì nero” e nei mesi passati, alcuni dei quali proprio alle spalle del Palazzo municipale.

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Intanto, dopo lo shock creato nell’opinione pubblica dai furti del “venerdì nero” (non solo tre, come riporta il sindaco nel suo comunicato, ma ben sei!), ieri sera l’abitato di Collepasso è stato scenario di numerosi posti di blocco da parte dei Carabinieri. Personalmente ne ho contato ben quattro nel solo tragitto che va dal Palazzo Nuovo sino a piazza Manuele Braj (zona Campo) ed altri erano probabilmente sparsi in differenti zone del paese.

Al centro della foto, uno dei posti di blocco dei Carabinieri ieri sera a Collepasso

Una risposta ferma e decisa da parte delle Forze dell’ordine per dimostrare che “lo Stato c’è!”. Una risposta doverosa e necessaria per ridare “senso di protezione” e fiducia alla cittadinanza, che mi auguro non si fermi alla giornata di ieri.

I cittadini e questo blog sono pronti a collaborare e stare accanto a Forze dell’ordine e Magistratura perché venga respinto questo perverso e mefitico “vento” criminale che ha avvolto e colpito in questo triste periodo la nostra comunità. Un “vento” che “spira” da tempo, ripetutamente rilevato da articoli inascoltati e sottovalutati di questo sito internet, che, oltre ai numerosi furti, ha visto “travolgere” nei mesi scorsi altri cittadini e aziende con gli incendi di un autosalone e di due auto private.

I cittadini pretendono, però, risposte concrete e l’individuazione dei responsabili, che vanno scovati con ogni modo e mezzo, arrestati e tradotti nelle “patrie galere”!

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Pantaleo Gianfreda


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