Nonostante l’unanimità di due mesi fa, il Consiglio costretto a riesaminare la convenzione della lottizzazione “Contrada Vignale”

26 Maggio 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Immagine parziale delle aree di via Fermi e Marconi comprese nella p.lla 945 come “aree da cedere dai lottizzanti per strade e servizi

Nonostante sia stata approvata all’unanimità appena due mesi fa, anche con il voto dell’opposizione Pd, ritorna in Consiglio comunale la “vexata questio” della lottizzazione di “Contrada Vignale” e relativa convenzione.

Nell’ordine del giorno del Consiglio convocato per lunedì 28 maggio (ore 18.00) è stato, infatti, inserito il p. 6): “Lottizzazione privata convenzionata Zona B1 – Contrada Vignale – Riapprovazione nuova convenzione in esecuzione alla deliberazione C.C. n. 24 del 9.6.2010”.

Come mai, nonostante il voto unanime, l’argomento viene riportato in Consiglio per la “riapprovazione”?!?

Non so se e quanto abbiano influito le perplessità e le anomalie rilevate nel mio precedente articolo. Certamente dubbi e perplessità avranno assalito anche amministratori e consiglieri, che in maniera improvvida avevano approvato all’unanimità un atto su cui persino un cieco avrebbe potuto rilevare macroscopiche anomalie e incongruenze e alla cui discussione avevano incredibilmente e attivamente partecipato anche due consiglieri comunali direttamente interessati.

Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale arch. Walter Cosimo Pennetta, nonostante i precedenti pareri positivi che avevano permesso l’approvazione della delibera consiliare, ha avvertito giorni fa persino l’esigenza (un po’ tardiva, per la verità!) di “avere lumi” giuridici sulla controversa vicenda e di affidare incarico ad un legale per un parere. Il Tecnico ha, infatti, adottato la determina n. 64 del 9 maggio (pubblicata il 15 maggio): “Variante al Piano di lottizzazione del comparto di via Meucci “Contrada Vignale”, in zona B1, in Collepasso. Incarico per controllo giuridico legale all’Avv. Francesco Baldassarre”, impegnando la somma di € 1.015,04 a favore del legale per il parere richiesto.

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Curioso, no?!?

Le aree interessate al Piano di lottizzazione

Certo è che se le incredibili vicende del Consiglio del 29 marzo fossero successe in un Comune di maggiore dimensione e importanza avrebbero provocato ampia e certa rilevanza mediatica e la probabile e immediata attenzione della Magistratura.

Non so in quali termini – e se – si potrà legittimamente procedere alla “riapprovazione” della “nuova convenzione”, che conteneva anche, come rilevavo già nel precedente articolo, persino clamorose anomalie catastali.

Personalmente riconfermo le perplessità espresse, non smentite nemmeno nel pubblico comizio tenuto in piazza domenica scorsa dai due consiglieri interessati. Il riesame dell’argomento ne certifica certamente la fondatezza.

Riconfermo, in particolare, la circostanza che quel Piano, avendo efficacia decennale, sia decaduto già da un po’ di anni e che appaia discutibile l’approvazione della nuova convenzione “in esecuzione alla deliberazione C.C. n. 24 del 9.6.2010”. Come ho avuto modo di documentare, quella delibera si limitava solo a “prendere atto” di una modifica marginale al Piano approvato anni prima, rimanendo “invariati gli standard urbanistici”.

Oltretutto, la normativa regionale in materia urbanistica è stata profondamente modificata in quest’ultimo decennio. Sarebbe stato e sarebbe più logico e lineare, pertanto, la presentazione di un nuovo Piano esecutivo alla luce delle nuove norme urbanistiche (tra l’altro più snelle), essendo anche decaduto il vecchio Piano, anche perché appare a dir poco stravagante che la convenzione escluda tre dei quattro lottizzanti dalla sua sottoscrizione.

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Purtroppo, continua ad imperversare una certa “urbanistica creativa” che ha connotato gli ultimi 40-50 anni del Comune di Collepasso e perseguita, con l’avallo dei soliti amministratori, da quasi tutti i Tecnici comunali, portando agli attuali disastri urbanistici, cui solo l’approvazione di un muovo strumento urbanistico generale, il PUG, potrebbe in parte ovviare.

Proprio per questo mi preme “focalizzare” l’attenzione su una circostanza già rilevata, che ha, però, creato particolare sconcerto in alcuni lettori. Si tratta delle aree comprese nella particella 945, che la convenzione riporta come “aree da cedere dai lottizzanti per strade e servizi”.

La tavola del PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale), che pubblico nella foto di copertina e in quella sottostante, rileva in tutta la sua estensione e imprevedibilità le aree che fanno capo alla p.lla 945.

La p.lla 945, corrispondente all’intera area colorata, comprende aree dalla zona oggetto di lottizzazione sin quasi alla via di Galatina

Sono quasi tutte aree, come si evince dal retino colorato che le contraddistingue, su cui esistono da decenni strade pubbliche e abitazioni private. La particella 945, partendo dalle zone oggetto di lottizzazione e arrivando a lambire la via per Galatina, comprende quasi totalmente le vie G. Marconi ed E. Fermi con alcune sorprendenti “rientranze” persino su abitazioni private e le perpendicolari vie A. Meucci, E. Majorana (con analoghe “rientranze”) e G. Galilei.

Praticamente, grandissima parte delle “aree da cedere dai lottizzanti per strade e servizi” non apparterrebbero ai lottizzanti, ma al demanio comunale, considerato che vi sono state costruite e asfaltate strade. Per quanto riguarda, poi, le parti di abitazioni inserite anch’esse come “aree da cedere dai lottizzanti” non possono che appartenere ad altri proprietari, considerato che questi hanno avuto a suo tempo la concessione edilizia esibendo il titolo di proprietà.

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Un vero e proprio “giallo”, frutto del “caos” urbanistico ed edilizio provocato in questi decenni, cui, da assessore all’Urbanistica, avevo tentato di porre rimedio nel quinquennio 2006-11 con il nuovo Piano Urbanistico Generale, bloccato da sette anni dall’attuale Amministrazione.

Questo “caos” e le clamorose e lapalissiane anomalie catastali impedirebbero, già da sé, l’approvazione di una convenzione che riporta aree che non apparterrebbero, se non in misura marginale, ai lottizzanti. A quale titolo costoro cederebbero “aree per strade e servizi” non di loro proprietà?

Il sindaco Paolo Menozzi

Certamente il sindaco Paolo Menozzi, consigliere comunale e amministratore da quasi 33 anni consecutivi, dovrebbe conoscere bene queste intricate e incredibili vicende urbanistiche ed operare, da attuale assessore all’Urbanistica, per correggerle e regolarizzarle. Se oggi qualcosa gli “sfugge”, può sempre ricorrere alle preziose consulenze e alle profonde conoscenze dell’amico di sempre geom. Orazio Antonaci, tecnico comunale dagli “anni ruggenti” del “sacco” urbanistico ed edilizio sino al 2006.

Il geom. Antonaci ha, tra l’altro, la sua abitazione proprio in Contrada Vignale, ai margini delle aree da lottizzare. Un’abitazione che, come si evince dalla tavola della part.lla 945, appare perfettamente allineata su via Marconi e con marginali aree “da cedere” su via Fermi. Chi meglio di lui, oltre a tutti i vecchi assessori democristiani e socialisti all’Urbanistica (compreso il cognato), suoi colleghi in Giunta per decenni, può ri-spiegare al sindaco Menozzi i “misteri” urbanistici di Collepasso e consigliare i doverosi rimedi?!?

Pantaleo Gianfreda


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