Sciolto il Consiglio comunale di Sogliano Cavour per infiltrazioni mafiose

29 Giugno 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Sede del Comune di Sogliano

Dopo Surbo, nel maggio scorso, e Parabita, nel febbraio 2017, un altro comune salentino è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Si tratta di Sogliano Cavour, in provincia di Lecce.

La decisione è arrivata mercoledì 27 giugno 2018, all’esito dell’ultima seduta del consiglio dei ministri.

“Il governo – si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi – su proposta del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale di Sogliano Cavour, in ragione delle riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata”. L’amministrazione comunale è stata guidata da Paolo Solito, classe 1975, sindaco del piccolo centro fra Nardò e Maglie dal 9 giugno 2016, a capo di una coalizione di centrosinistra.

Coalizione che è finita sotto la lente d’ingrandimento del prefetto di Lecce Claudio Palomba, prima, e del governo Conte, poi, dopo l’inchiesta ‘Contatto’ firmata dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi, dal sostituto Roberta Licci, e dai carabinieri di Maglie.

La stessa inchiesta nella quale, insieme con altre 64 persone, è finito anche l’ex vicesindaco e assessore ai Servizi sociali di Sogliano, Luciano Magnolo, a processo per corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa, come riporta il Nuovo Quotidiano di Puglia. Secondo l’accusa, l’ex vicesindaco sarebbe stato condizionato dagli uomini del clan Coluccia di Noha, garantendo loro sussidi e aiuti ai familiari.

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Fonte: Cenzio Di Zanni, bari.repubblica.it, 28.6.2018


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Pantaleo Gianfreda