Masseria Grande: “Cantiere chiuso al rondò. Caputo contesta la Provincia”

11 Marzo 2014 Off Di Pantaleo Gianfreda
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MG3COLLEPASSO. Un incontro in Provincia per valutare la possibilità di chiedere il dissequestro del cantiere di «Masseria Grande». La proposta è del consigliere provinciale Gabriele Caputo (Pd). L’obiettivo è la ripresa dei lavori del rondò che, ormai in abbandono, sta creando disagio alla circolazione lungo le direttrici  Otranto-Maglie-Collepasso-Gallipoli e Casarano-Masseria Grande nel tratto che prosegue verso Maglie-Lecce e Maglie-Otranto. Caputo ha chiesto a Raffaele Capone, presidente della seconda commissione consiliare, la convocazione della stessa «al fine di valutare le reali possibilità di chiedere alle autorità inquirenti lo sblocco del cantiere sequestrato». Caputo indirizza la richiesta anche al Presidente della Provincia, Antonio Gabellone, fotografando nel contempo la situazione di tutti i lavori sulla provinciale 361 «dalla rettifica della “curva di Padre Pio”, con lavori portati avanti per mesi e mesi e il cui manto stradale finale non sembra concluso a “regola d’arte”, ai grandi contrasti sul tracciato della futura tangenziale di Collepasso, fino al rondò. Non occorre – ragiona Gabriele Caputo – uno sforzo particolare per capire che in questo territorio, forse le disattenzioni della politica provinciale, più che le attenzioni, farebbero meno danno». Quanto a Gabellone, «è evidente – dice Caputo – che il presidente per ritornare a Tuglie percorre la Lecce-Gallipoli e non si rende conto dello stato in cui si trova quest’altra parte del territorio a lui, comunque, vicino» e poi ricorda che nell’ultimo anno «più volte sono state approfondite una serie di criticità che riguardavano il territorio di Collepasso che sembra subire un po’ troppo spesso più che i frutti, i disagi di una programmazione poco attenta e poco efficace». Caputo conclude, quindi, pensando alle difficoltà alle quali andranno incontro i turisti nella prossima estate e ricordando come percorrere la vecchia strada chiusa al traffico – ormai consuetudine tra gli automobilisti – crei situazioni di pericolosità.

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Antonio De Matteis, La Gazzetta del Mezzogiorno, 11 marzo 2014

Di seguito, il testo integrale della lettera del consigliere provinciale Gabriele Caputo

Al Presidente della 2^ Commissione consiliare

Al Presidente del Consiglio provinciale

e p.c. Al Presidente della Provincia

Gentile Presidente,

ormai da troppo tempo la spinosa questione dei lavori all’altezza dell’incrocio tra la S.P. n. 361 (di Parabita) e la S.P. n. 69 (Casarano alla Collepasso-Maglie) sembra non avere soluzione.

Oltre al danno (risorse pubbliche utilizzate) anche la beffa per i cittadini delle comunità interessate, che continuano a subire gravi disagi nel trasferimento verso il nord della provincia.

Pendolari ed operai, costretti a levate mattutine anzitempo per raggiungere il luogo di lavoro ed intere zone industriali ”tagliate fuori”, con grandi disagi anche per il movimento merce.

Della questione, su mia iniziative, abbiamo avuto modo di confrontarci in commissione già diverse volte, l’ultima delle quali risale al 25/09/2013.

I disagi per l’impraticabilità di un asse viario fondamentale per raggiungere il capoluogo di provincia sono stati, anche nelle settimane passate, oggetto di attenzione da parte della stampa locale, a sottolineare ulteriormente quanto sopra detto.

Nel mese scorso, ma più volte nell’ultimo anno, abbiamo avuto modo di approfondire una serie di criticità che riguardano direttamente il territorio di Collepasso che, per tali motivi sembra subire un po’ troppo spesso più che i frutti, i disagi di una programmazione poco attenta e poco efficace:

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Dalla rettifica della “curva di Padre Pio” (lavori portati avanti per mesi e mesi, il cui manto stradale finale non sembra ancora concluso a “regola d’arte”) ai grandi contrasti circa il tracciato della futura circonvallazione cittadina, fino al rondò di cui alla presente.

Non occorre uno sforzo particolare per capire che in questo territorio, forse le disattenzioni della politica provinciale, più che le attenzioni, farebbero meno danno.

In questo scenario, risalta altresì la coincidenza che tutto questo avviene a ridosso della grande opera strategica di questa amministrazione provinciale, la mediana che dovrebbe collegare Otranto a Gallipoli e che passa proprio da questo rondò e da quella tangenziale; Opera sulla quale la Provincia intende investire le ingenti risorse messe a disposizione dalla Regione Puglia.

E’ per questo quindi che, con maggiore rammarico, non si comprende il perché di tanta precarietà, lentezza e miopia.

E’ evidentemente quindi che per quest’estate, con l’avvento dei turisti, il difficile collegamento preesistente, diventerà del tutto impossibile (a causa dell’interruzione in atto ed il permanere di blocchi al traffico, ancorché aggirati dagli automobilisti);

E’ evidente che il presidente Gabellone per ritornare a Tuglie percorre la Lecce-Gallipoli e non si rende conto dello stato in cui si trova quest’altra parte del territorio a lui comunque vicino.

L’iniziativa attuata dal traffico spontaneo ed i piccoli interventi dell’amministrazione comunale di Collepasso, oggi consentono di aggirare l’ostacolo viaggiando attraverso la zona industriale. Pur tuttavia, l’assenza di illuminazione serale e di segnaletica orizzontale, è già stata causa, in costanza di nebbia, di importanti incidenti e “fuori strada”.

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Per tali motivi, chiedo la convocazione urgente della Commissione da Lei presieduta, al fine di valutare le reali possibilità di chiedere alle autorità inquirenti lo sblocco del cantiere sequestrato

Gabriele Caputo


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Pantaleo Gianfreda