Scandalo e disagi per i lavori “rondò Masseria Grande”: Menozzi ha il dovere morale e politico di dimettersi!

18 Settembre 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Lavori M. Grande

Smantellamento dei lavori in difformità

Un penoso Consiglio comunale quello tenutosi nel pomeriggio di lunedì 16 settembre scorso, convocato in fretta e furia dalla maggioranza per chiedere alla Provincia la “realizzazione di un percorso alternativo” dopo il caos e i disagi provocati dall’improvvisata chiusura della strada per Maglie.

Un maldestro tentativo di “salvare la faccia” e prendere tempo, severamente stigmatizzato dal gruppo di opposizione “Unione per Collepasso”, che, di fronte alle evidenti responsabilità amministrative in tutta la scandalosa vicenda della rotatoria e agli enormi disagi provocati dall’improvvisa chiusura, ha chiesto a Menozzi di dimettersi da sindaco e dimostrare un minimo di dignità.

Portale Mass. Grande

Il portale della masseria Grande “liberato” dalla sopraelevazione stradale abusiva

Per il bene di Collepasso è opportuno che Menozzi e la sua Amministrazione si mettano da parte, prima di combinare altri guai ai danni della nostra comunità.

I consiglieri comunali del gruppo “Unione per Collepasso” hanno diramato un comunicato-stampa, che si riporta di seguito integralmente.

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“C’è qualcosa di allucinante e di gravemente incivile nell’improvvisata chiusura delle importanti arterie provinciali che convergono in località Masseria Grande, lungo la Collepasso-Maglie e la Casarano-Maglie.

Una chiusura che ha provocato e sta provocando caos e disagi enormi ai cittadini, ulteriormente penalizzati da una incredibile e colpevole carenza di segnaletica appropriata.

Quello che sconcerta in questo ulteriore capitolo dello “scandalo” della rotatoria in costruzione sono l’assoluta mancanza di rispetto e considerazione verso i cittadini e la persistente violazione di fondamentali norme a garanzia degli stessi, come la trasparenza, l’informazione, la sicurezza.

Improvvisamente, come se non avesse responsabilità, il sindaco Paolo Menozzi “si sveglia” dal suo letargo e, pressato dalle proteste di opposizione e cittadini, tenta disperatamente di “salvare la faccia”: scrive una strumentale lettera alla Provincia, diffonde un comunicato-presa in giro e fa convocare un Consiglio-bluff per chiedere alla Provincia la “realizzazione di un percorso alternativo”!!!

Chiudono la stalla quando i buoi sono ormai scappati”… come se la responsabilità di quanto sta avvenendo non sia anche del Comune, cui la Provincia aveva comunicato l’ordinanza di chiusura sin dal 31 luglio 2013, invitando “i Comuni di Collepasso, Cutrofiano, Casarano, Supersano e Parabita a dare la massima diffusione della presente ordinanza”!

Dal 31 luglio ad oggi cosa ha fatto il sindaco Menozzi?!? Quali iniziative ha intrapreso per impedire caos e disagi e predisporre insieme ai tecnici provinciali e comunali un “percorso alternativo”, reso fattibile dal notevole ribasso d’asta del 31,8922% sulla somma di un milione di euro per la realizzazione dei lavori?!? Quale “massima diffusione” hanno dato all’ordinanza della Provincia i cinque Comuni?!?

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Sconcertano la persistente presa in giro dei cittadini e il ridicolo tentativo di coprire responsabilità ben precise. Nel  suo comunicato, il sindaco preannuncia che il presidente Gabellone “a breve sarà presente a Collepasso perché, sensibile al problema, di concerto con l’Amministrazione comunale, possa trovare soluzioni adeguate al fine di limitare i disagi per i cittadini”… Dove è stato e cosa ha fatto sinora il “sensibile” presidente della Provincia, che abita nella vicina Tuglie e che ha rifiutato persino un incontro richiesto unanimemente dal Consiglio comunale il 29 maggio scorso?!? Cosa ha fatto il consigliere provinciale collepassese di centrodestra Salvatore Perrone, da tempo in rotta con Menozzi e “impegnato” a creargli continui problemi?!? Sono, probabilmente, proprio gli scontri interni al centrodestra comunale e provinciale la fonte principale dei disservizi di cui sono state e sono vittime i cittadini in questa vicenda.

Ancora una volta il sindaco Menozzi arriva in ritardo, quando ormai i problemi sono incancreniti. Sarebbe bastato, ad esempio, che egli avesse preso, come era suo dovere, nella giusta considerazione l’interrogazione-denuncia sullo scempio che si stava realizzando, presentata dagli scriventi il 15 marzo scorso e discussa nel Consiglio del 18 marzo. Sarebbe bastato che avesse almeno rispettato l’impegno assunto in quel Consiglio, allorché, dopo aver garantito che “il traffico non sarà chiuso”, dichiarò: “Domani solleciterò una relazione in tal senso”, senza poi onorare tale impegno. Se l’avesse fatto, si sarebbero prevenuti gli ulteriori e più gravi “lavori in difformità”, il completamento di un scempio che hanno fatto gridare allo scandalo tutti i cittadini e il successivo intervento della Regione, che costrinse poi Menozzi ad ordinare un sopralluogo all’Ufficio Tecnico, che appurò la totale fondatezza delle nostre denunce.

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Oggi questo Sindaco e questa Amministrazione hanno perso ogni credibilità.

Nella penosa riunione del Consiglio comunale di lunedì 16 settembre, abbiamo chiesto che il sindaco dimostrasse un minimo di dignità e si dimettesse.

Gli rinnoviamo l’invito, anche a nome della stragrande maggioranza dei cittadini di Collepasso.

I Consiglieri comunali

Pantaleo Gianfreda e Vito Perrone

Golpista te Culupazzu

Golpista te Culupazzu


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Pantaleo Gianfreda