Indennità: menzogne e demagogia dell’opposizione

1 Giugno 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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I vecchi amministratori, in circa 7 anni, hanno preso 270.000 €. L’ex sindaco  anche € 16.938,80 come “buonuscita”. Tre ex assessori hanno preteso nel 2006 ulteriori € 18.513,53, oltre le indennità già incassate durante il loro mandato

Gli attuali amministratori percepiscono un'indennità inferiore del 10% rispetto ai loro predecessori e nessun aumento delle indennità è stato deciso e approvato dal Consiglio comunale. La Giunta, il 13 maggio scorso, ha solo deliberato di "confermare l'indennità di funzione mensile agli amministratori comunali", compresa la decurtazione del 10%

Sono prive di fondamento, pertanto, le menzogne e la squallida demagogia dell’opposizione.

Le attuali indennità sono state stabilite dalla vecchia amministrazione, con deliberazione  n. 185 del 12 ottobre 2004, su decisione dell’ex sindaco Salvatore Perrone, dell’allora vicesindaco e assessore al Bilancio Paolo Menozzi, degli attuali consiglieri di opposizione ed ex assessori Maria Rosa Grasso e Ivan Mazzotta e degli altri assessori di centro-destra. La legge stabilisce che agli amministratori che sono anche lavoratori dipendenti spetti un'indennità dimezzata. Chi non è lavoratore dipendente, invece, percepisce l’indennità regolare, senza alcun dimezzamento.

Nell’ultima amministrazione di centro-destra (quella “rimaneggiata”, prima della rovinosa caduta del settembre 2005, e durata solo dieci mesi) erano tre gli assessori a non rivestire la qualifica di lavoratori dipendenti: Carlo Marra, Giovanni Montagna, Vito Antonio Costa. Costoro, nel corso del loro limitato mandato assessorile (circa 9 mesi), avevano percepito l’indennità dimezzata. Una volta decaduti dalla loro carica, però, i tre ex assessori non hanno avuto alcuna remora a chiedere la liquidazione della differenza tra l'indennità già percepita e quella prevista per legge. E l’Amministrazione è stata costretta a pagare. Con determinazione dirigenziale n. 872 del 29 dicembre 2006, infatti, ai tre ex assessori sono stati liquidati ulteriori € 18.513,53 (oltre 1.573,65 per Irap), così suddivisi: € 6.925,72 a Carlo Marra (dal 10.11.2004 al 31.8.2005 e dal 14.9.05 al 20.9.2005); € 6.232,99 a Giovanni Montagna (dal 10.11.2004 al 31.8.2005 e dal 14.9.05 al 20.9.2005); € 5.354,82 a Vitantonio Costa.

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Salvatore Perrone, inoltre, ha percepito, nel periodo 1999-2005, ben 70.000 euro circa per la sua funzione di sindaco e il doppio/triplo da consigliere provinciale (su questo saremo precisissimi prossimamente). Oltre, naturalmente, lo stipendio dell’Ospedale, dove, dati i suoi numerosi “impegni” amministrativi per il Comune, la Provincia e… l’Euro(pa), era quasi sempre assente. Ebbene, l’ex sindaco, non pago dei già notevoli e lauti guadagni incassati per la sua attività politico-amministrativa, ha voluto prendere anche la “buonuscita”, pari ad una indennità mensile per ogni anno da sindaco. Egli, infatti, con determinazione dirigenziale n. 378 del 13.6.2006, ha incassato ulteriori € 16.938,80 come liquidazione di fine mandato, per il periodo dal 21.8.99 (data di entrata in vigore della legge) al 23.9.2005 (data di scioglimento del Consiglio). C’è un piccolo dettaglio, però: tali somme sono state calcolate non sull’indennità dimezzata o su quella effettivamente percepita nel corso del mandato, ma sull'intero valore dell'indennità, pari a € 2.784,46 al mese (somma moltiplicata per 6 anni e 1 mese)!

Per un doveroso confronto e per una giusta informazione, si riportano, comunque, le ultime due delibere di Giunta delle due diverse amministrazioni: l’ultima delibera (n. 185 del 12.10.2004) della Giunta di Salvatore Perrone aveva fissato le seguenti indennità (lorde): € 1.394,23 al Sindaco; € 697,22 al Vicesindaco; € 627,50 agli Assessori; l’ultima delibera dell’attuale Amministrazione (n. 80 del 13.5.2008) ha determinato, invece, le seguenti indennità (lorde): € 1.255,00 al Sindaco; € 627,50 al Vicesindaco; € 564,75 agli Assessori. C’è bisogno di commenti?!? Sono evidenti le menzogne dell’opposizione.

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Gli attuali amministratori hanno indennità inferiori a quelli precedenti! Risultano difficilmente credibili i Salvatore Perrone, i Paolo Menozzi e gli altri livorosi consiglieri di opposizione quando chiedono agli attuali amministratori di rinunciare alle loro indennità: loro non hanno mai rinunciato nemmeno ad un centesimo! Costoro, nel corso del loro fallimentare mandato amministrativo (precisamente nel periodo 1999-2005), hanno incassato la bellezza di € 270.000 (oltre mezzo miliardo delle vecchie lire), senza avere realizzato niente di positivo e serio per la comunità collepassese. Perché non iniziano loro a restituire alle casse comunali queste somme?!? Nel Consiglio comunale del 28 maggio scorso, ho fatto loro questa proposta. A tutt’oggi, nessuno ha ancora restituito un centesimo!

Certe sterili e demagogiche polemiche sono basate, pertanto, solo su manipolazioni e falsità, su un’infinita ipocrisia, su una stratosferica incoerenza e su un’immorale sfacciataggine, considerato che le indennità agli amministratori sono dovute per legge e che loro stessi, da amministratori, le hanno sempre incassate senza batter ciglio.


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Pantaleo Gianfreda