Lunedì 23 giugno

24 Giugno 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Giornata molto intensa, soprattutto per un’importante scadenza politica del pomeriggio, l'elezione del nuovo segretario provinciale PD.

Mattinata di routine presso il Comune. Molti incontri, uno particolarmente gradito, e telefonate. Con i rappresentanti dell’Anspi vengono affrontati alcuni problemi relativi al prossimo “campo scuola” presso il Parco Bosco. Si programma l’organizzazione della permanenza dei ragazzi del Musical nazionale, di cui fanno parte anche i nostri Riccardo e Nathalie, che dovrebbero esibirsi a Collepasso il prossimo 18 luglio.

Nel pomeriggio, a Lecce, con Monica (passiamo a prendere anche Antonella da Casarano) all’assemblea provinciale del Partito Democratico per l’elezione del nuovo segretario provinciale, dopo le dimissioni di Sergio Blasi. Ho sempre pensato che Salvatore Capone fosse il più adatto, per le sue caratteristiche personali e la sua esperienza politica ed amministrativa, a ricoprire questa carica. Viene dall’associazionismo cattolico, successivamente iscritto al Pds/Ds, giovanissimo sindaco di San Cesario, ottimo assessore di Lorenzo Ria prima e di Giovanni Pellegrino oggi. Politicamente incarna la sintesi e l’essenza del nuovo partito. E’ stata sempre una persona “a modo”, misurato, equilibrato. Buon rapporto con il territorio. Potrebbe essere l’uomo giusto. Ho imparato ad apprezzarlo 10 anni fa, quando egli era ancora sindaco di San Cesario ed io curavo per il Cisi i progetti "Lpu giovani" e i rapporti con le Amministrazioni comunali. Da tempo, insieme a tanti altri, sollecitavo Salvatore a candidarsi. Nei giorni scorsi, mi son sentito spesso con lui e anch’io ho svolto il mio “piccolo” ruolo di sostegno e supporto. Nonostante tutto (“tutto” quello che i miei avversari dicono), mi accorgo di aver ancora qualche estimatore sparso per la provincia.

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Il dibattito, iniziato verso le 16.30 per completare gli interventi già programmati dal precedente lunedì, termina verso le 18.30. Qua e là un po’ di tensione, prontamente domata dalla ferma direzione del presidente dell’Assemblea Dario Stefàno.

Segue l’esposizione programmatica dei quattro candidati alla segreteria provinciale: Carlo Salvemini, Fritz Massa, Flavio Fasano e Salvatore Capone. Quattro belle candidature, obiettivamente. Se si potessero "impastare" tutti e quattro “uscirebbe” un segretario quasi perfetto. Flavio mi ha chiamato in questi giorni. Siamo amici da sempre. Gli ho voluto spiegare personalmente perché non ritenevo, in questa fase e per questo ruolo, la sua la migliore candidatura. Nel corso dell’intervento, Fritz (intelligenza vivace, verve e preparazione da buon avvocato, al quale talora, come in questo periodo, mi rivolgo anch'io) ritira la sua candidatura. Gli avevo… suggerito uno slogan vincente: “per un partito fritzante e di massa”. Era, però, troppo teso per coglierne l'efficacia e, soprattutto, la rilassante ironia.

Alle ore 19.30 inizia il voto a scrutinio segreto. Si vota sino alle 21.30. Su 357 (mi pare, o giù di lì) membri dell’assemblea, i partecipanti al voto sono 277. Capone ottiene 122 voti, Fasano 81 e Salvemini 72, 1 scheda bianca e 1 nulla. Nessuno raggiunge il quorum previsto e, pertanto, si va al ballottaggio tra Salvatore e Flavio. Si vota dalle ore 22.00 alle ore 23.30. Nonostante l’ora tarda e la stanchezza, sono ben 257 i votanti. Risultati finali: Salvatore Capone 148 voti, Falvio Fasano 109 voti, 3 le schede bianche. Salvatore è il nuovo segretario. Un abbraccio con Flavio. Un abbraccio con il segretario regionale Michele Emiliano. Un intervento di ringraziamento breve e misurato. E, poi, oltre la mezzanotte, il ritorno a casa, dopo gli auguri e gli abbracci a Salvatore da parte di ognuno di noi.

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Mi sento soddisfatto sia per l’elezione di Salvatore sia perché, finalmente, questo partito incomincia a diventare “democratico”. E, come si sa, l’espressione massima della democrazia è proprio il voto. Nonostante alcuni fisiologici momenti di tensione, il confronto è stato aperto e corretto, il voto regolare e tranquillo, la soddisfazione finale (pur con le evidenti delusioni di qualcuno) comune. Un partito che vota, che coinvolge concretamente il suo massimo organismo, che partecipa in maniera così massiccia, è un partito che può avere buone speranze in provincia di Lecce per il futuro.

Speriamo bene!

 


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Pantaleo Gianfreda