Don Antonio Tondi nominato Parroco della Chiesa Cristo Re dall’Arcivescovo P. Francesco Neri
1 Ottobre 2024Era la Festa di San Francesco di quattro anni fa, 4 ottobre 2020, quando un “ciclone gentile” si insediò ufficialmente come Amministratore parrocchiale (all’epoca scrissi impropriamente “Parroco”) della Chiesa “Cristo Re dell’Universo”: era Don Antonio Tondi, “giovane “pretino”, alto, minuto, dinamico e gentile” (cliccare su articolo).
Negli anni seguenti Don Antonio è stato riconfermato annualmente, secondo prassi canonica, nel suo ruolo di Amministratore parrocchiale, dimostrando tutta la sua capacità umana, religiosa e culturale nel riversare sulla nostra comunità la sua giovanile e positiva energia di “ciclone gentile”, che ha profondamente trasformato e reso dinamica e accogliente una Parrocchia che sembrava quasi destinata ad un irreversibile declino.
A quattro anni esatti da quella data, il 3 ottobre 2024, Don Antonio Tondi presterà ad Otranto la sua “Professione di fede e il giuramento di fedeltà” come Parroco della Chiesa “Cristo Re dell’Universo”, alla presenza dell’Arcivescovo Padre Francesco Neri.
Il suo insediamento ufficiale come Parroco – l’“Ingresso canonico”, secondo la definizione che ne dà la norma ecclesiastica – avverrà il 31 ottobre presso la Chiesa Cristo Re, alla presenza dell’Arcivescovo.
La “lieta novella” è stata data dallo stesso Don Antonio nel corso delle Messe domenicali di due giorni fa, il 29 settembre, Festività dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele.
Don Antonio Tondi, 35 anni, è, pertanto, ufficialmente il nuovo Parroco della Chiesa Cristo Re.
Succede in questo incarico a Don Celestino Tedesco, primo parroco della nuova Parrocchia, Don Oronzo Orlando e Don Antonio Russo e, a differenza dell’incarico di Amministratore parrocchiale rinnovabile di anno in anno, la nomina a parroco ha la durata di nove anni, rinnovabili alla scadenza, come prevede la norma ecclesiastica.
Una nomina meritatissima e anche da tempo attesa che premia l’intenso lavoro pastorale, sociale, culturale e comunitario svolto dal giovane e dinamico sacerdote a Collepasso in questi quattro anni: un “dono” alla comunità religiosa e civile del nostro paese che Padre Francesco Neri ha voluto confermare e, soprattutto, “stabilizzare” per i prossimi anni.
Una bellissima e, per certi versi, confortante e rasserenante notizia per la nostra comunità dopo lo “sconcerto” provocato quasi un mese fa dal trasferimento dell’altro “dono”, il giovane Amministratore parrocchiale della Chiesa Matrice Don Francesco Vincenti, da Collepasso a Castrignano dei Greci. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, infatti, la saggia decisione dell’Arcivescovo contribuirà sicuramente a rasserenare gli animi.
Come nella sua migliore tradizione, la Chiesa, che talora appare “matrigna”, si rivela nella sua più completa dimensione di “Madre” benigna, saggia e comprensiva, soprattutto quando è rappresentata da persone autorevoli e di grande cultura, come il nuovo Arcivescovo di Otranto.
L’intera comunità di Collepasso – non solo quella religiosa della Parrocchia Cristo Re – non può che essere grata per questa scelta a Padre Francesco Neri, l’Arcivescovo francescano e dotto che sin dal suo insediamento ha affascinato il mondo religioso, civile e culturale e dal quale i fedeli (e non solo) attendono scelte innovative e lungimiranti, ma anche (mi si permetta), in questi “tempi nuovi” e difficili che l’umanità attraversa e che si proiettano inevitabilmente sui “microcosmi” locali, più accentuato confronto e dialogo con le comunità locali.
Sacerdoti giovani e “al passo con i tempi”, dinamici, sensibili, innovativi e dialoganti come Don Antonio Tondi, che l’8 settembre era stato già confermato dall’Arcivescovo nel ruolo di Assistente diocesano dell’ACR – Azione Cattolica Ragazzi, sono risorse preziose non solo per le Parrocchie, ma per la più ampia comunità civile e religiosa.
Non ci resta che esprimere la grande soddisfazione dell’intera comunità di Collepasso, in primo luogo della Parrocchia Cristo Re, e augurare al giovane neo nominato Parroco di proseguire la sua attività con rinnovato impegno e maggiore responsabilità senza perdere mai la sua caratteristica di “ciclone gentile”.
Congratulazioni, Don Antonio, “Padre, Fratello e Figlio dilettissimo” della nostra comunità…
… e ad maiora semper!
Pantaleo Gianfreda