“Cara mamma….”: i 102 anni di Otilia Malerba, “nonna di Collepasso”

“Cara mamma….”: i 102 anni di Otilia Malerba, “nonna di Collepasso”

9 Maggio 2024 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Otilia Malerba

Dopo la recente scomparsa di Maria Guarini, ora è Otilia Malerba, che oggi compie 102 anni, la “nonna di Collepasso”. Nell’esprimere le congratulazioni per l’importante traguardo e gli auguri miei personali e di tutta la comunità a “nonna Otilia”, pubblico di seguito una bella e significativa lettera della figlia Rosalba Malerba, assistente sociale in pensione residente a Genova, alla mamma che viene spesso a trovare. (p.g.)

Cara mamma,

abbiamo preparato il tuo centesimo compleanno e poi il centunesimo. Ora ci apprestiamo ai cento e due anni in un fatidico 9 maggio, quando era solo il giorno della festa della mamma, poi il giorno del ritrovamento del corpo di un grande salentino, qual è stato Aldo Moro, dopo il tragico rapimento e la scia di sangue lasciata con l’uccisione della sua scorta… e poi i nuovi 9 maggio legati a strategie di guerra, anche se a te non ha neppure mai sfiorato alcuna consapevolezza al riguardo.

Ho fatto di tutto per farti stare nella casa dove ti ha portato papà, ma poi sei rimasta sola in quella casa. Nonostante la pandemia ci abbia insegnato quanto buoni servizi territoriali siano determinanti per assicurare il benessere di una comunità, gli organi politici hanno ignorato ogni indicazione della comunità scientifica e imperterriti sono rimasti ancorati a principi utilitaristici tra i più biechi degli anni ’80-‘90 del secolo scorso.

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Il clima solidaristico dell’organizzazione familiare del secolo scorso è stato soppiantato da comportamenti egoistici e individualistici di chi è sempre più connesso a strumenti di Intelligenze Artificiali che collegano il mondo intero e risolvono problemi, ma allontanano le persone, la loro umanità e bisogni reali di contatto e relazioni personali.

Ora tu con i tuoi 102 anni sei la persona più anziana di Collepasso, dove mantieni la tua residenza, e della Residenza Socio-Sanitaria “Santa Laura” di Seclì, dove da febbraio sei domiciliata.

A Collepasso potevi usufruire dell’assistenza domiciliare di una Operatrice Socio-Sanitaria per sole quattro ore settimanali, di un controllo mensile del medico curante e della Comunione che il primo venerdì del mese il sacerdote, che hai ritrovato al “Santa Laura”, veniva gentilmente a somministrarti.

Ho fatto tutto quello che potevo per ridarti la dignità di persona, anche se forse non era quello che ti rendeva più felice come la vicinanza dei tuoi cari che non ci sono più.

Collepasso, come ormai l’Italia intera, sta invecchiando precipitosamente e le persone anziane hanno bisogno di cure, accudimento e premurosa attenzione come e forse più dei minori. Infatti, al contrario dei bambini che sono curiosi e vogliono imparare, gli anziani hanno imparato tanto e pensano che il mondo debba continuare come loro lo hanno capito e difficilmente riescono ad adattarsi alle necessarie e inarrestabili evoluzioni della vita che gli stessi adulti intorno a loro non sono supportati a gestire.

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Un figlio è investito da una fatica emotiva immane il giorno in cui diventa il genitore dei suoi genitori. Poche o nulle le politiche di affiancamento degli adulti: figli di anziani, genitori di minori, lavoratori attivi che producono servizi in una società che mette a dura prova intere generazioni lasciate sole ad affrontare cambiamenti e innovazioni non governate e destabilizzanti.

È compito della Politica saper governare i cambiamenti affinché i cittadini ne possano trarre benefici e sviluppo senza essere abbandonati ad una giungla di interessi privati che danneggiano la collettività.

Cara mamma, quante badanti hai conosciuto in questi ultimi anni! Giovani donne moldave che un’agenzia si occupa di reclutare per assistere i nostri vecchi. Qui imparano velocemente la lingua, ma il loro impegno è, giustamente per loro, finalizzato a ricevere più soldi possibile da mandare al loro paese, dove lasciano mariti e figli. Lavorano in nero, non hanno preparazione e non possono essere messe in regola. Il loro viaggio dura tre giorni e non rimangono per più di tre mesi e, quando l’ultima che ha resistito per tempi più lunghi del previsto è andata via, ho iniziato a cercare una soluzione più stabile e sicura per te e gli anni che ti scivolano addosso come acqua di fonte.

Ora sei accudita, curata e coccolata da molti e stai vivendo una nuova fase della tua vita in salute e nella preghiera. Ti ho affidato a Santa Laura e a Roberto (dott. Fulgido), che nella Struttura ti è vicino come lo sarebbe stato tuo figlio, che da 10 anni manca da questa vita, come papà che coltivi nel tuo cuore come il fiore più bello e dove i tuoi cari nipoti, diramazione di tuo figlio Roberto, possono esserti ancora più vicini.

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Il mio augurio è che il Comune, insieme al promesso e gradito sostegno di integrazione della retta, possa individuare percorsi assistenziali per permettere il più possibile la permanenza nelle proprie abitazioni agli anziani e supportare nei loro bisogni gli adulti fragili e la comunità intera, creando e sostenendo attività favorevoli a far rimanere i giovani, gli adulti e gli anziani nelle loro case e nel loro territorio.

Auguri, mamma! Buona vita.

Rosalba


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