Proteste per somme retroattive oneri di urbanizzazione richieste dal Comune

Proteste per somme retroattive oneri di urbanizzazione richieste dal Comune

24 Aprile 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Stanno creando un certo “subbuglio” nel paese le raccomandate inviate dall’Ufficio Tecnico comunale a molti cittadini (oltre un centinaio, a quanto pare) avente all’oggetto: “Recupero somme non versate a titolo di oneri di urbanizzazione relative al permesso di costruire ….” riguardanti il 2010 e anni precedenti.

Sulla vicenda è stato diffuso un volantino, “Cittadini fate attenzione! Non pagate… è una truffa”, da parte del Gruppo consiliare di opposizione “Collepasso popolare”, che si riporta a fine articolo.

Un cittadino, che ritiene ingiusta e infondata la richiesta pervenuta anche a lui, ha scritto e inviato a questo blog una dettagliata nota, corredata da documentazione normativa e giurisdizionale, secondi cui le somme richieste non sarebbero dovute, in quanto prescritte, essendo già trascorsi dieci anni.

Riporto di seguito la nota.

Caro Pantaleo, con la presente vorrei portare alla tua conoscenza e, per mezzo del tuo servizio pubblico, a tutti coloro che hanno subito lo stesso inconveniente quanto di seguito esposto affinché non vengano tratti in inganno.

Giorni fa mi veniva recapitata una raccomandata, a mezzo della quale l’Ufficio Tecnico del Comune di Collepasso mi intimava il versamento di una cifra “X” quale ricalcolo degli Oneri del costo di costruzione a seguito del rilascio di un permesso di costruzione avvenuto nel 2009.

Ciò, giustificato dagli scriventi, in quanto la Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Puglia, aveva contestato al Comune di Collepasso il mancato aggiornamento delle aliquote relative agli importi dovuti a titolo di contributo di costruzione.

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Pertanto, l’Ufficio Tecnico ha proceduto al ricalcolo del costo di costruzione, applicando in aggiunta la percentuale del +10,7845%.

Di contro, il Comune di Collepasso, senza entrare nel merito, ha pensato bene di stilare una lettera “standard”, aggiungendo a penna solo il destinatario, il numero del permesso di costruzione, la data di rilascio e l’importo da recuperare, inviando il tutto all’ignaro destinatario, senza tener conto dell’anno in cui il permesso è stato rilasciato.

Con la richiesta di pagamento, tra l’altro, viene intimato che, se non si ottempera al versamento di quanto richiesto nel termine di 30 gg. dalla ricezione, si provvederà al recupero, anche in via coattiva, degli importi dovuti. La stessa reca la sottoscrizione di due professionisti dell’Ufficio Tecnico del Comune di Collepasso, ossia quella del Responsabile del Sevizio Urbanistica e quella del Dirigente dell’U.T.C..

Alla luce di quanto sopra, voglio porre in evidenza che l’Ufficio Tecnico di Collepasso è affidato a due “Architetti” iscritti all’Ordine degli Architetti di Lecce e si presume che gli stessi siano a conoscenza delle più elementari norme generali stabilite dal Codice Civile.

Non è ammissibile che i predetti non fossero a conoscenza dell’art. 2946 del Codice Civile, che recita: “Salvi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni.”

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Dunque, in materia di prescrizione degli oneri di urbanizzazione e dei contributi commisurati al costo di costruzione, in assenza di diversa disposizione normativa, il termine prescrizionale è quello ordinario decennale.

La giurisprudenza amministrativa ha ribadito in diverse sentenze che il fatto costitutivo dell’obbligo giuridico del titolare della concessione edilizia di versare il contributo previsto sia rappresentato dal rilascio della concessione medesima (sentenza del Consiglio di Stato Sez. IV del 6 giugno 2008, n. 2686 e nr. 4123 del 5 luglio 2018).

Alla luce di quanto esposto, si può supporre che si sia trattato:

  • di una disattenzione dell’anno di riferimento della concessione?
  • o che il recupero del Danno Erariale cagionato possa ricadere sul Dirigente preposto?  

    Copia della raccomandata

    Volantino del cons. Perrone (Salento Popolare)


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Pantaleo Gianfreda