L’esemplare azione di due giovani collepassesi che ripuliscono da “cianfrusaglie” i fondali della Montagna Spaccata
31 Agosto 2019
Loro sono una giovane coppia di professionisti collepassesi, sposi da un anno. Sono “fuori” per lavoro, come tantissimi giovani.
Da giorni in vacanza, trascorrono parte del loro tempo, come è naturale, nel nostro bellissimo mare. Frequentano prevalentemente l’incantevole scenario del mare della Montagna Spaccata, il mio preferito.
Sono un po’ distanti da me e li vedo tuffarsi con pinne e maschera, nuotare, talora andare a fondo e poi riemergere.
Lei ha una busta in mano e quando lui riemerge le consegna qualcosa. La distanza non mi permette di capire cosa. “Forse sono ricci”, penso. E così per un po’ di tempo.
Sino a ché, spinto dalla curiosità, mi avvicino e mi accorgo che non sono ricci, ma “cianfrusaglie” varie, bottigliette di vetro e di plastica ed altri oggetti recuperati dal fondo marino.
Mi trovo nel momento in cui lei mette in busta una vecchia calza recuperata dal fondo marino.
Così scopro uno dei tanti “miracoli” di cui sono capaci i nostri generosi e sorprendenti ragazzi.
I due al mare utilizzano il loro “tempo libero” per compiere piccole (all’apparenza) e buone “pratiche” ambientali: ripulire il mare della “Montagna Spaccata” dalle innumerevoli “cianfrusaglie” che giacciono nel fondo marino.
Nonostante la loro “terra amara” non sia stata in grado di garantire un lavoro, costringendoli al Nord, si dedicano gioiosamente e generosamente alla “manutenzione” della terra e del mare natii con piccoli e significativi “atti d’amore”.
Uniscono il dilettevole all’utile… utile, soprattutto, per la sopravvivenza della nostra Terra. Eccessivo?!? No, perché ogni piccola e buona azione ecologica compiuta da ognuno di noi e da altri milioni di persone contribuisce alla salvezza della nostra disastrata Terra.
Bravissimi, Graziana e Domenico… mi auguro che moltissimi giovani (e non solo) seguano il vostro esempio!
Se vogliamo cambiare il mondo dobbiamo iniziare noi per primi…e quando dico iniziare non vuol dire solo “non sporcare”. È troppo semplice restare a guardare lo schifo che merde umane (perché definirli diversamente sarebbe un’offesa per le persone oneste) “dimenticano” per strada, al mare, sulle spiagge, sugli scogli. Oggi, nella situazione in cui versa la Terra, credo sia richiesto uno sforzo in più a tutti noi, lo sforzo di vedere la natura, gli spazi pubblici, come quello che realmente sono: casa nostra!
E allora mi chiedo: quando in casa nostra vediamo la carta del gelato per terra (che il nostro figlioletto monello ha lasciato cadere inavvertitamente), che facciamo? Restiamo a contemplarla o quanto meno la raccogliamo e la gettiamo nella pattumiera? (Poi magari cazziamo anche il bimbo cattivo!!)
Allo stesso modo, nel proprio piccolo ognuno di noi potrebbe farsi carico di raccogliere quel poco (anche poco è sempre più di zero!!) di immondizia che appesta questo mondo. Se tutti facessero questo piccolo sforzo, saremmo felici di arrivare in spiaggia e trovare un posto pulito come l’abbiamo lasciato il giorno prima.
…e che dire, come è profondo il mare!
Bravi ragazzi, continuate così, saremo sempre di più!
Bravissimi bravissimi: esemplari per tutti gli altri giovani e non!
❤️ fantastici ragazzi