“Casa di appuntamenti” a Collepasso: rimpatriate due spagnole, proprietario denunciato per “favoreggiamento della prostituzione”
30 Novembre 2018Il “fatto” era noto da tempo. Se ne parlava in piazza, nei bar, nei circoli, persino nelle case. Nei piccoli centri niente sfugge agli occhi e alle orecchie attente di chi vuole vedere e vuole sentire. Tempo fa su un gruppo facebook locale era stata persino pubblicata ironicamente un’inserzione-hot tratta da un quotidiano provinciale. Quello che meraviglia è che la “casa di appuntamenti” fosse proprio ad un “tiro di schioppo” dalla Caserma dei Carabinieri.
E puntualmente, come era prevedibile, i Carabinieri della Stazione di Collepasso, guidati dal Luog.te Giovanni De Siato, sono andati a “bussare” alla porta di quella casa “calda”, ma molto chiacchierata.
Lo avevano già fatto nel luglio scorso, in seguito alle ricorrenti voci su strani “ingorghi” di auto in quella strada periferica in certe ore serali e notturne, quando la Caserma è chiusa. Nell’occasione non erano stati, però, riscontrati elementi determinanti per procedere a norma di legge.
Nonostante la visita estiva delle Forze dell’Ordine, il mercimonio era continuato senza remore. Ieri, però, il “colpo di grazia”.
Dopo aver proseguito nelle indagini e negli appostamenti, i Carabinieri di Collepasso hanno aspettato “il momento giusto” e hanno bussato alla porta “a colpo sicuro”.
La casa era “allestita” per l’esercizio dell’attività di prostituzione, arredata “alla bisogna” con camere a luce soffusa, lettini e tutti gli “strumenti” necessari all’attività “produttiva”. Le due straniere presenti, di nazionalità spagnola, non hanno saputo giustificare adeguatamente la loro presenza né quella di arredamenti e strumenti “di lavoro” un po’ particolari.
Le due spagnole sono state identificate, deferite alla Procura della Repubblica e rimpatriate nella loro terra “caliente”.
Le Forze dell’Ordine hanno poi proceduto all’identificazione del proprietario, un 56enne di Collepasso, che lavora in paese, ma abita a Gallipoli e aveva “messo a disposizione” la comoda casa nella periferia collinare per l’esercizio (ben remunerato) del “mestiere più vecchio del mondo”.
Prosegue, intanto, l’attività dei Carabinieri di Collepasso e della Compagnia di Casarano in altre importanti azioni sul territorio per contrastare e smascherare attività illegali e criminose.
Congratulazioni a De Siato e ai suoi uomini e buon lavoro!
Pantaleo Gianfreda
Ke vergogna ancora 2018 c è sto squallore di gente….mamma mia…..
Sulla strada per Maglie sotto gli occhi di tutti nessuno fa niente in una casa privata è un reato. Mhaaa viva l’Italia.
È un mestiere vecchio come il mondo, inutile nasconderlo, per evitare l’illegalità e tutto ciò che ne consegue bisognerebbe cominciare a pensare ad una forma di regolarizzazione
https://m.youtube.com/watch?v=WcQ074Ivw2s&t=96s