L’interminabile “ultimo miglio” del rondò della masseria Grande: ancora chiuso il tratto Collepasso-Maglie

10 Giugno 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Forse con eccessivo ottimismo abbiamo tutti esultato per l’imminente fine dei lavori della rotatoria della masseria Grande e la possibile e conseguente riapertura anche del tratto Collepasso-Maglie, dopo quello Casarano-Maglie.

L’”esaltazione” proveniva, per la verità, da due elementi oggettivi: la prevista e inderogabile chiusura dei lavori entro il 4 giugno e, soprattutto, l’intensità dell’impegno della ditta appaltatrice, che aveva lavorato persino in giorni festivi e quasi completamente sistemato il tratto Collepasso-Maglie. Sembrava questione di ore per realizzare il classico “ultimo miglio”… invece… da quasi dieci giorni l’”ultimo miglio” (una locuzione che nelle telecomunicazioni indica quella breve tratta di cavo che connette le centrali telefoniche agli utenti finali) è diventato un miraggio, un’attesa “messianica”, un’imprevista appendice di questa lunga telenovela.

Non se ne conoscono i motivi. L’Amministrazione tace. L’opposizione dorme. I cittadini sono sbalorditi.

Al di là di prevedibili “illazioni” verso questa ulteriore (speriamo ultima) “gabellonata”, mi viene in mente una massima latina … “In cauda venenum” (“Il veleno è nella coda”) … una locuzione che, nata con riferimento allo scorpione (in sé poco pericoloso, ma con una coda altamente velenosa… e di “scorpioni” ne abbiamo visto tanti in questi anni…), è usata per significare che “il brutto viene all’ultimo momento”, che qualche “amara sorpresa” può venire proprio quando un discorso o una vicenda stanno per concludersi. Speriamo che non sia così!

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Naturalmente ci auguriamo che lunedì riprendano i lavori (per riaprire il tratto Collepasso-Maglie basterebbe un solo giorno di lavoro, al massimo due), anche perché nel frattempo molti automobilisti hanno iniziato ad usare ugualmente e pericolosamente quel tratto, bypassando e, al contempo, danneggiando l’esiguo marciapiede laterale costruito per delimitare la carreggiata.

Mi permetto, anche a nome di tanti cittadini che mi sollecitano in tal senso, un pubblico appello a Sindaco e Amministrazione: intervenite, “fatevi sentire” dalla Provincia, date assicurazioni ai cittadini!

Chiudo riportando un ironico commento-proposta (per certi versi, premonitore) di un lettore, postato su questo sito il 30 maggio scorso: “Quando e “se” i lavori della rotonda si concluderanno, dopo tutte le rocambolesche vicende e “telenovelle” susseguitesi nel tempo, dopo tutti i disagi causati ai cittadini di tutti quei paesi limitrofi che in silenzio hanno inghiottito amaro e detto parole a denti stretti, dopo tutti i danni economici e d’immagine a tutte quelle aziende che chiedevano aiuto affinché i lavori fossero terminati, dopo tutto questo vorrei proporre un giorno per ricordare. Un giorno di festa comunale con uffici e scuole chiuse. Una festa con tanto di luminarie. Vorrei proporre “La Sagra della Rotonda” o meglio la festa di “Santa Rotonda” con pellegrinaggio a piedi verso quest’opera di così grande valore che tanti e tanti e tanti anni son voluti per realizzarla. Che ne pensate?”. Ottima proposta.

Suggestiva immagine del rondò dall’alto nel corso dei recenti lavori


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Pantaleo Gianfreda
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