Due “assenze” e una doverosa risposta a un “bonacciu” con il vezzo di “pizzini” maldicenti

26 Maggio 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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L’intervento conclusivo del Prefetto Palomba nella giornata di intitolazione della Sala consiliare a Falcone e Borsellino

30-40 anni fa, giovane segretario sezionale PCI e studente universitario, “rapito” (come tutti noi giovani comunisti in quell’epoca) dal “mito” della classe operaia e dal dovere di noi giovani militanti “acculturati” di aiutare i “nostri” operai ad “elevarsi” a classe dirigente, regalai un vocabolario della lingua italiana ad un operaio comunista, che aveva “qualche” problema con la lingua di Dante. Ero convinto che esprimersi in un italiano corretto fosse indispensabile per un dirigente comunista, anche per evitare, come succedeva spesso a quell’operaio, di essere “preso in giro” o deriso per la goffaggine del suo linguaggio. Non so quanto sia servito quel dono… ben poco, per la verità! D’altronde, al di là della propria condizione sociale… “unu se ne nasce tundu… nnu po’ murire quadru”…

Non so se l’estensore “seriale” di sgrammaticati “pizzini” gradirebbe identico regalo. Glielo farei ben volentieri. Non credo, però, che gli tornerebbe utile, data anche la non più giovane età. Il soggetto, oltre tutto, è fatto così… limitato, ma buono… astioso, ma te core … riempie i suoi “vuoti” con una generosità enorme, sebbene vagamente “freudiana”… “si butta” dappertutto… insomma, un “bravo ragazzo”, un “bonaccione” (se volete) o, come canterebbe Mino De Santis, “nu bonacciu” (“Ieu su’ natu bonacciu e picca nci capiscu… nu ghe pe’ cattiveRia ma proprio nu me rRia…”!)… se lo sai prendere, “lo porti” dove vuoi… come fa attualmente qualche “sinistra trimurti”, approfittando della “bontà” del soggetto, che “assorbe” e prende per buone tutte le cattiverie che gli vengono propinate e che lui elabora o rielabora passivamente… lui è sincero… è “scriba” e scribacchino, ma non “fariseo”, come chi lo “usa”… gli altri lo “pompano” e lui “spompa”…

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Di tanto in tanto mi segnalano suoi “pizzini” su facebook, pieni di acredine e “fantasticherie” contro di me… non ci faccio caso né rispondo… “a che pro”?!? Non vorrei rischiare di “elevarmi”, come direbbe qualcuno, “al suo livello” o “competere” con così “alto ingegno”! E poi il “confronto” su facebook raramente è tale, è un d’emblée che scade sempre più nell’orgia logorroica di tanti che “se le cantano e se le suonano di santa ragione” senza alcun costrutto. Anche nella polemica preferisco l’intervento ragionato e riflessivo e non il “botta-e-risposta” da “sangue e arena” che spesso leggiamo sui social.

Nu bonacciu”, come qualsiasi persona, anche quando esce fuori dalle righe o “sclera”, va sempre rispettato, soprattutto quando il destinatario delle “fantasticherie” capisce che il pover’uomo è solo istigato e manovrato da altri furbacchioni che non osano “metterci la faccia” … il Nostro, invece, “ci mette la faccia”… per cui, anche quando scrive qualche cattive-ria con relative sgrammatiche-rie o dà l’impressione di un “cane rabbioso” (non è un’offesa per chi, come lui, ha sempre detto di rispettare più i cani che gli uomini), va compreso, compatito, rispettato e persino amato.

Lui, ormai, è diventato il “ventriloquo” ufficiale del PD collepassese (o di quello che resta, compresi i familiari, “tesserati” per “far numero”). Dalle sue goffe esternazioni è facile intuire quel che passa nelle “menti” dei “vertici” locali… perché lui, benché “bonacciu” o forse proprio per questo, ha “l’onore” di essere ai “vertici”… solo che, così “sano” e sincero, non sa trattenersi dall’esternare l’altrui pensiero, che lui immediatamente metabolizza e rilancia pubblicamente (soprattutto quando è contro di me).

Ho sorvolato sui precedenti “pizzini” (sebbene li terrò prossimamente in debita considerazione) perché “non era il caso” di “confrontarmi” – me tapino! – con così “alto ingegno”.

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Non posso, invece, esentarmi questa volta, per dignità personale ed etica informativa, dal rispondere a chi, “copiando” la mia definizione di un suo caro amico che oggi tanto gli “manca”, in un post pubblicato (ieri o l’altro) mi definisce “misterfrottole” per un mio articolo sulla cerimonia di intitolazione della Sala consiliare a Falcone e Borsellino (che strani questi “compagni” che pensano a polemizzare con me e non con il centrodestra!).

Intanto, mi fa piacere che lui e i suoi amici seguano i miei scritti. Li ringrazio di tanta “grazia”! Però, caro “pizzino”, i veri “misterfrottole” sono altri, come tu ben sai, essendone anche vittima incolpevole.

Il tuo “pizzino”, che pubblico con annessi e connessi, polemizza sul fatto che io abbia rilevato, come era mio dovere informativo, che i due consiglieri Vito Perrone e Tonino Gianfreda non fossero presenti alla cerimonia di intitolazione della Sala consiliare. Loro non hanno smentito. Qualcun altro si è sentito in dovere di intervenire e polemizzare in vece loro.

Confermo quanto ho scritto. Con una marginale rettifica. Vito Perrone è stato sempre assente. Tonino Gianfreda è stato presente all’inizio – giusto il tempo di essere ripreso da TeleRama e deliberare la decisone consiliare dell’intitolazione – e poi è andato via. Quando io sono arrivato, stava intervenendo il sindaco Menozzi. Tonino non c’era. Poi è intervenuto il prof. Tondi Della Mura. E Tonino non c’era. Poi è intervenuto il giudice Scardia. E Tonino non c’era. Come non c’era quando è intervenuto il Prefetto Palomba. Al tuo “personale fotografo” devi dire, “pizzino” caro, che se la mia digitale avesse “inquadrato” i consiglieri a destra e a sinistra mentre parlava il Prefetto, avrebbe semplicemente “certificato” l’assenza di Tonino, come tutti i numerosi presenti hanno rilevato.

E’ normale che in una manifestazione così importante e qualificante il centrosinistra non abbia garantito la sua presenza nel corso di tutta la cerimonia almeno con un suo rappresentante?!? … ma si sa, “quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito e non la luna”!

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Tra l’altro, sono convinto che se avessi pubblicato una notizia non vera, Tonino (almeno il Tonino di una volta!) mi avrebbe chiamato o inviato una garbata smentita, chiedendomi di rettificare la notizia (e l’avrei fatto ben volentieri). Se non l’ha fatto, ci sarà un motivo. Se il “ria-ttoso” estensore del “pizzino” fosse stato presente, avrebbe verificato quanto ho scritto e probabilmente non avrebbe commesso questa gaffe!

Dopo un po’ dal mio arrivo, avendo notato l’assenza di entrambi i consiglieri di centrosinistra, ho chiesto al funzionario comunale che mi era accanto i motivi dell’assenza. Mi ha detto pari pari quello che ho scritto. La cerimonia è durata un’ora e mezzo. Vito sempre assente. Tonino presente solo i 10-15 minuti iniziali del Consiglio. Poi sempre assente.

Vedi, “pizzino” caro, la mia non voleva essere una polemica. Voleva semplicemente esprimere il rammarico di un uomo di sinistra per l’assenza di una parte politica che, sino ad un passato non molto “passato”, ha fatto della legalità uno dei suoi impegni prioritari. Io, da semplice cittadino, al di là dell’invito recapitatomi e mettendo da parte altri impegni, ho sentito il dovere di essere presente. Non ho visto te né altri del PD (salvo una fugace “comparsa” di un soggetto). Di questo mi rammarico. Il resto sono polemiche astiose e senza costrutto e non promettono nulla di buono per la sinistra (o quel che ne resta) a Collepasso … “Parce, Domine, parce populo tuo: ne in aeternum irascaris nobis…”.

Per me finisce qui ogni polemica.

Ti voglio bene! Pax tecum!

Pantaleo Gianfreda


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