Domenica 21 maggio, ore 9.30, Mtb Collepasso organizza la 2ª edizione di Cronos Cup lungo le Serre salentine

20 Maggio 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Domenica 21 maggio, con partenza alle ore 9.30, 2ª edizione di Cronos Cup, organizzata dall’Asd Mtb Collepasso.

La Cronos Cup è una competizione in mountain bike, che nella prima edizione del 2016 ha visto la partecipazione di oltre 100 atleti.

E’ una innovativa crono a squadre, composte da 3 o 4 atleti appartenenti alla stessa società.

La Cronos Cup 2017 fa parte del circuito “Challenge bike Salento”, valevole ai fini del punteggio finale di campionato e si svolgerà sul medesimo tracciato dello scorso anno, un tracciato studiato nei particolari che si snoda in un bellissimo tratto delle Serre salentine e che ha soddisfatto tutti i partecipanti della prima edizione.

Partenza ed arrivo sono previsti, infatti, ai piedi delle Serre salentine, presso l’”Aviosuperficie Macrì”, agro di Supersano, annessa alla splendida e settecentesca “Masseria Macrì”, che si raggiunge attraverso una strada sterrata in buone condizioni lungo la S.P. 362 per Supersano (per gli amanti della storia e della natura, lungo la strada sterrata fa “mostra di sé” una splendida ed enorme quercia ultracentenaria, raro residuo delvecchio e millenario “Bosco di Belvedere” o “dei Paduli”, esteso nel passato per 5-6.000 ettari e distrutto nel ‘700/’800 per far posto in gran parte agli attuali oliveti).

Non poteva esserci location migliore per immergersi nella natura di quell’importante e significativo tratto delle Serre salentine, ricco di masserie e di storia. 

LEGGI ANCHE  La “foto del giorno”: il palo stradale “dorme” da un mese steso sul ciglio di una strada cittadina

Si pensi che sino alla metà dell’800 in quell’area era presente un’ampia distesa lacustre paludosa (da cui il nome della “masseria Padula”), chiamata “Lago Sombrino”. In verità, uno “stagno” immenso, esteso oltre 70 ettari, che raggiungeva i 240 ettari nei periodi di forte pioggia, provocando malattie e non pochi problemi. In quei tempi, infatti, con le sue esalazioni pestifere, il “lago” rischiava di compromettere l’espansione delle terre coltivabili perseguita dai proprietari terrieri e la stessa abitabilità e agibilità delle numerose masserie presenti in loco.

Il “lago” venne prosciugato, su incarico del proprietario dell’area Raffaele Garzya di Maglie, da un “pozzaro” di Soleto, Giuseppe Manni, che nel 1858-59 riuscì a prosciugare il “Lago Sombrino”,  scavando un pozzo assorbente ai piedi della serra e sfruttando la presenza di una voragine naturale presente nel calcare sottostante.

Scrive Cosimo De Giorgi che il “pozzaro” Giuseppe Manni, “solo, armato di piccone, cominciò a scavare da prima un pozzo verticale nel sabbione che ricopre le falde orientali della collina di Supersano, fino ai due terzi della sua altezza. E discese in tal modo per oltre 100 metri di profondità, fino a raggiungere gli strati molto inclinati all’orizzonte del calcare compatto. Proseguì il taglio anche in questo pel corso di tre anni, finché raggiunse una grotta sotterranea colle pareti coperte di bellissime stalattiti. Dai crepacci delle pareti e dal fondo di questa caverna sentì uscire un forte vento; egli avea quindi raggiunto il capovento, ossia il pozzo assorbente. Allora perforò due altri pozzi verticali allineati in direzione della palude, fino a raggiungere il livello della parte più depressa della medesima; ed a questo livello scavò una galleria orizzontale col piano inclinato verso la bocca del pozzo assorbente e della larghezza media di m. 1,50 per 2 di altezza, e m. 66,80 di lunghezza. Fece poi la canalizzazione esterna; e al Nord di questo scavò un secondo pozzo nel monte. Così tutto il fondo di quella palude fu ridonato all’agricoltura, e Supersano potè veder giustificato il suo nome, che fino a quel tempo era stato un’amara ironia!” (“Note sulla idrografia di Terra d’Otranto”, 1885).

LEGGI ANCHE  Medaglia di bronzo per Michele Malerba nella finale 100 dorso agli Assoluti italiani di Riccione

Per ulteriori informazioni sulla gara cliccare su Cronos Cup

Manifesto e programma della manifestazione


Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda