Martedì 26 gennaio, ore 9.00, Casarano, Aula Magna I.I.S. “Meucci”, Giornata dell’Eccellenza e della Memoria

25 Gennaio 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

MeucciMartedì 26 gennaio, alle ore 9.00, a Casarano, presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Meucci” (sede di via Pendino), “Giornata dell’Eccellenza e della Memoria-Testimoniare la dignità, testimoniare la vita”.
Il programma della giornata prevede il saluto della Dirigente scolastica prof.ssa Concetta Amanti, gli interventi del dott. Giuseppe Lagna, del prof. Pati Luceri, del prof. Luca Isernia e la testimonianza del sig. Giuseppe “Pippi” Marzano (deportato in un campo di prigionia nazista in Albania).
Coordina i lavori e modera gli interventi la prof.ssa Luisa Crusi.
“Oltre agli interventi dei relatori – si legge in un comunicato diffuso dall’Istituto scolastico -, che si soffermeranno su alcuni aspetti relativi alle deportazioni di civili e militari italiani all’interno dei lager nazi-fascisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e sul destino di molti ebrei scampati alla Shoah, il programma prevede la premiazione degli studenti del “Meucci” che si sono distinti nel corso del precedente anno scolastico.
L’Istituto d’Istruzione “A. Meucci” di Casarano, intende in tal modo rimarcare il nesso inscindibile esistente tra la crescita educativa/professionale e quella “umana”: la scuola, infatti, è officina non solo di talenti e nuove professionalità, ma anche laboratorio culturale nel quale si formano le coscienze degli uomini e delle donne di domani.
Eccellere significa “distinguersi”, rigettando l’idea di appiattimento e di omologazione che era alla base dell’ideologia nazi-fascista, come oggi è alla base di quel “pensiero dominante” che vuole imporre ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze uno stile di vita fondato sul disimpegno educativo e sull’indifferenza civile e culturale.
Eccellere – conclude il comunicato – significa anche la continua ricerca del superamento dei propri limiti e la promozione di un più alto livello di civiltà umana, in ogni circostanza della propria vita: in tal senso, i valori e l’esperienza di chi, come ad esempio i nostri soldati italiani, è finito nei campi di concentramento tedeschi per essersi rifiutato di continuare la guerra al fianco dei nazisti, rivivono idealmente in quei ragazzi che hanno la forza e la passione per distinguersi nei comportamenti e nel rendimento scolastico, accettando le sfide della vita”.


Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  1° Festival della Taranta