“Sblocchiamo La Masseria Grande”: una petizione al Prefetto su iniziativa dei commercianti di Casarano

5 Maggio 2015 Off Di Pantaleo Gianfreda
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MG2Petizione al Prefetto per sollecitare lo sblocco dei lavori della rotatoria della “Masseria Grande” su iniziativa di un gruppo di commercianti di Casarano, esasperati per la perdurante e scandalosa situazione del rondò, ripetutamente denunciata in questi anni da questo sito e dai consiglieri di opposizione di Collepasso. Mi auguro che la lodevole iniziativa contribuisca a rendere più forte la voce dei cittadini e di coloro che in questi anni si sono battuti per denunciare uno scandalo di proporzioni inaudite, chiedere la ripresa dei lavori e la salvaguardia del contesto paesaggistico.
E’ stata aperta anche una pagina su facebook “Sblocchiamo La Masseria Grande” per dare voce all’iniziativa e alle proteste dei cittadini.

Di seguito il testo integrale della petizione

A S.E. PREFETTO DI LECCE
e p.c. Presidente della Provincia
Procura della Repubblica – Lecce
Sono circa tre anni che la città di Casarano è isolata rispetto al resto della Provincia. La sospensione dei lavori relativi alla realizzazione della rotatoria in località “Masseria Grande”, alla convergenza delle SS.PP. Collepasso-Maglie e Casarano-Maglie, lungo l’importante arteria Gallipoli-Otranto, sta causando enormi disagi agli automobilisti e ai pendolari e costituisce un grave danno economico agli operatori economici della nostra città. Le stesse strade, inoltre, collegano la zona industriale di Casarano, una delle più importanti della regione, al capoluogo salentino e alla statale “Adriatica”, vitale arteria per la nostra economia.
Dal 6 aprile 2013, giorno del sequestro del cantiere da parte della Procura della Repubblica per il mancato rispetto dei vincoli paesaggistici, il collegamento tra Casarano e Maglie viene assicurato solo da una stradina completamente dissestata che congiunge la strada provinciale 361 alla zona industriale di Collepasso. Tale stradina è inadatta non solo alla circolazione delle automobili ma, a maggior ragione, anche ai mezzi che trasportano merci e che dovrebbero fornire le industrie, i laboratori artigiani e i commercianti, costretti a fare percorsi alternativi molto più lunghi con enorme dispendio economico che si riflette sugli operatori economici di Casarano.
L’abbandono del cantiere non fa altro che aumentare i pericoli, considerando che il tragitto alternativo a cui alcuni automobilisti fanno ricorso non è tra i più sicuri. La chiusura della strada statale, tra l’altro, ha anche causato diversi incidenti stradali, di cui uno mortale. La rimozione dei sigilli al cantiere, avvenuta il 29 settembre 2014, e le conseguenti dichiarazioni del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, avevano infondato la speranza sulla imminente ripresa dei lavori. Invece, in questi sette mesi non è stato fatto assolutamente nulla. Come se non bastasse, di recente la Provincia ha prorogato di due anni, fino al 4 giugno 2017, il termine dei lavori.
Fin dal 2013 sono state molteplici le richieste d’intervento all’ente Provincia e ad altri enti preposti da parte dei Comuni di Casarano e Collepasso, di associazioni e di automobilisti per mettere fine alle problematiche e completare l’opera. Finora tali richieste sono rimaste lettera morta.
E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA!
Una città come Casarano, quarto comune della provincia per popolazione e secondo polo industriale, non può aspettare ancora. La pazienza dei suoi cittadini si è esaurita.
Pertanto, noi sottoscritti cittadini
C H I E D I A M O
lo sblocco dei lavori per garantire la prosecuzione degli stessi e la sicurezza dell’area e permettere un tranquillo flusso degli autoveicoli, anche per l’imminente stagione turistica e le due contigue zone industriali di Casarano e Collepasso. Inoltre, chiediamo la possibilità di un intervento emergenziale provvisorio e reversibile sul tratto stradale esteso a poche decine di metri (collegamento S.P. 361 alla S.P. 69) in via straordinaria.
Casarano, 28 Aprile 2015


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Pantaleo Gianfreda
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