Don Celestino e Nico: la sofferenza della vita e il dolore della morte in una triste sera d’estate

18 Agosto 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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d.-Cel. e NicoQuest’articolo doveva essere interamente dedicato al commosso saluto di don Celestino Tedesco alla sua comunità, dopo 51 anni di permanenza a Collepasso, nella serata di domenica 17 agosto, nel corso della S. Messa da lui celebrata nella Chiesa Madre… rievocare il suo oltre mezzo secolo di attività pastorale e il suo contributo umano, sociale e culturale, oltre che religioso… il suo rapporto con le innumerevoli generazioni di giovani “pupilla dei suoi occhi”, la particolarità e l’originalità del

Don Celestino nel corso della celebrazione eucaristica

Don Celestino nel corso della celebrazione eucaristica

suo apostolato e della sua umanità, il suo amore per la nostra comunità (“Vi ho amato e vi amo con il cuore”, ha sussurrato con fermezza e delicatezza al suo popolo)… raccontare il viso sofferente di don Celestino, segnato dalla “batosta”, come prima ha pudicamente definito il male che lo ha colpito, poi disvelato con coraggio al suo popolo (“Mi aveva aggredito un carcinoma maligno alla prostata. Grazie a Dio siamo riusciti ad afferrarlo in tempo con i medici…”), rivelando anche gli effetti collaterali di una “depressione” che lo sta particolarmente prostrando… invece, quando il coraggioso, indimenticabile e indomito don Celestino ha finito la sua celebrazione, salutato autorità e fedeli e la Chiesa si è svuotata… il tempo di tornare ognuno nelle sue case o avviarsi nelle passeggiate agostane… la tragica notizia!

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Ancora una volta, come tante altre nel corso di questi ultimi anni, una giovane vita strappata in una calda serata di agosto… la lugubre signora con il mantello nero che continua a “falciare” crudele e “a vanvera” spighe ancora verdi, giovani virgulti di una comunità così provata da tanti (troppi, ormai!) “furti di giovani vite” … un elenco ormai troppo lungo!

Don Stefano, il giovane e amato collaboratore di don Celestino in questi ultimi anni, tornava verso la sua Galatina dopo la S. Messa concelebrata con il suo ormai ex parroco… Uno dei primi, all’altezza del rondò, a vedere il corpo martoriato dell’amico Nico… e con angoscia ricordava i momenti della celebrazione del matrimonio di Nico con Dajana e, solo lo scorso 30 giugno, il battesimo del loro frutto d’amore, la piccola Jennifer…

Nico Perrini

Nico Perrini

Scrivo queste note con particolare sofferenza per l’antica amicizia che mi lega al padre, Silvano, compagno di scuola e di vita per tanti anni… alla madre Rita… alla sorella Oriana… ricordo Nico sin da bambino e mi assale una tristezza infinita… un’angoscia senza fine… padre e nonno come Silvano, mi immedesimo, come tutta la comunità collepassese, nel suo dolore immenso, in quello di Rita, della giovane moglie e di tutti i familiari; provo immenso affetto verso la piccola, innocente e ignara Jennifer, che non avrà più suo padre accanto a sé… A tutti voi la nostra vicinanza e il nostro affetto… E’ ingiusto e terribile morire a 27 anni! Forse, è ancora più terribile sopravvivere ad un figlio, ad un marito, ad un padre morto a 27 anni!!! Tutta la comunità di Collepasso si stringe attorno a voi in questo terribile momento!

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Certo, c’è qualcosa che unisce i due eventi di una triste e calda sera d’estate collepassese… la sofferenza della vita e il dolore della morte… la sofferenza e il calvario di don Celestino sull’altare ai piedi di una Croce… il dolore di un’intera comunità per una morte giovane, Croce di un calvario infinito per i familiari… Sono questi momenti in cui tutti abbiamo il dovere di fermarci e riflettere… ognuno nell’intimità dei suoi sentimenti!


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Pantaleo Gianfreda