Consiglio comunale del 4 aprile: il mancato “golpe” e i danni di Menozzi e della sua “armata brancaleone”

9 Aprile 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Armata BrancaleoneMoltissimi sono gli episodi e le circostanze che hanno caratterizzato il tumultuoso Consiglio comunale di giovedì 4 aprile u.s., convocato alle ore 15.00 per discutere ben undici punti, alcuni dei quali – come l’Imu (ex Ici), il Piano delle Opere pubbliche, la Tares (ex Tarsu), il bilancio di previsione e lo “scempio” dei lavori della Masseria Grande – di fondamentale importanza per l’attività amministrativa del Comune.

E’ indubbio, però, che l’episodio che ha condizionato lo svolgimento dei lavori è stato l’ignobile tentativo della maggioranza, guidata da Menozzi (sindaco) e Sabato (presidente del Consiglio comunale), di realizzare un vero e proprio golpe istituzionale all’inizio del Consiglio.

GolpePremetto che qualche onest’uomo mi aveva preavvisato in tempo circa la “parola d’ordine” diffusa dai “generali golpisti” tra i consiglieri di maggioranza: “Essere puntuali alle tre, iniziare subito il Consiglio e approvare tutti i punti all’ordine del giorno prima che arrivino quelli dell’opposizione!!!”… Una presa di posizione che “la dice lunga” sul concetto di democrazia e di confronto che ha questa maggioranza, che,  evidentemente con la “coscienza sporca”, avverte un “terrore” per la presenza e gli interventi in Consiglio – a quanto pare non graditi – “di Vito e Pantaleo”… Poverini!!!

Di norma, il Consiglio inizia dopo circa mezzora dall’orario ufficiale e, comunque, entro l’ora “di tolleranza” prevista dagli stessi regolamenti, soprattutto quando ritardatari sono i consiglieri di maggioranza. E’ buona prassi, comunque, che inizi sempre con la presenza di almeno un rappresentante della minoranza.

Il cons. Vito Perrone, alle ore 15.07 era già in Consiglio, ma…

Golpisti dell'Honduras

Golpisti dell’Honduras

…ma 6-7 “golpisti” della maggioranza avevano già provveduto, in fretta e furia, ad approvare i primi due punti dell’ordine del giorno: l’odiosa IMU per il 2013 e il Piano delle opere pubbliche per il triennio 2013-2015, che, tra l’altro, “rimanda” ancora al 2015 (l’anno scorso era stata “rimandata” al 2014!) la costruzione del Palazzetto dello Sport e ripropone “pari pari” – clamorosa e chiara dimostrazione dei fallimenti di questa amministrazione! – solo i progetti presentati dalla precedente amministrazione di Vito Perrone.

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A questo punto, alle ore 15.07, “scoppia” giustamente e naturalmente la reazione da parte del cons. Perrone al tentato golpe. Vito protesta per i meschini comportamenti della maggioranza. Io sopraggiungo poco dopo. Sorvolo sulle ridicole giustificazioni dell’indegno presidente del Consiglio, “colto con le mani nella marmellata”. Giustificate l’indignazione e la rabbia della minoranza per certi scorretti e ignobili comportamenti della maggioranza, come naturali sono il disgusto e il disprezzo per simili “mezzucci”.

Golpista della Guinea

Golpista della Guinea

Propongo alla maggioranza di anticipare al terzo punto la discussione dell’ultimo punto, da noi richiesto, per discutere sullo scempio provocato dai lavori presso la Masseria Grande, impegnandoci ad abbandonare subito dopo il Consiglio e lasciare la maggioranza sola di fronte al suo inutile golpe e alle sue “malefatte”. La maggioranza sembra accettare, ma, dopo l’intervento di un’insopportabile “macchietta” (qual è ormai diventato il cons. Mastria), la seduta prosegue… per sei ore! Un tempo in cui succede di tutto, date l’indignazione e l’esasperazione in cui questa maggioranza ha portato la vita politica collepassese…

Il clima politico creato da questa “armata brancaleone” e da questa “corte dei miracoli” che “sgoverna” Collepasso è uno dei peggiori di questi ultimi trenta anni ed è sintomatico del grave stato di degrado e di squallore in cui costoro stanno portando le Istituzioni e l’intera comunità.

Golpisti del Mali

Golpisti del Mali

Sorvolo sulle tante meschinità, ipocrisie, arroganze, furbizie “da quattro soldi”, menzogne e vergogne dei vari Menozzi, Sabato, Mastria, Felline & C. Il falso e ipocrita Menozzi ha avuto persino la “faccia tosta” di rivendicare per sé e i suoi “golpisti” un rispetto istituzionale che non merita e che non ha mai avuto nei precedenti cinque anni verso l’Amministrazione di Vito Perrone. E’ diffusa la disistima (e il disprezzo) che l’opinione pubblica avverte verso chi non sa svolgere degnamente il ruolo di primo cittadino ed ha dimostrato tutta la sua inettitudine a governare e a guidare una comunità.

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Cosa altro pensare e dire, d’altronde, di un sindaco e di una maggioranza che privilegiano i “dispettucci”, i “mezzucci”, le rivalse, le vendette, le provocazioni e gli scontri al confronto e alla democrazia?!?

Sono nervosi e hanno perso “il lume della ragione” perché, in soli due anni, hanno clamorosamente fallito.

Prova ulteriore è l’aumento del 40% della tassa per la spazzatura per il 2013, da loro deliberato, con l’approvazione del regolamento della Tares (la nuova tassa che sostituisce la vecchia Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani) pasticciato e punitivo nei confronti dei cittadini.

Golpista te Culupazzu

Golpista te Culupazzu

Prova ne è l’approvazione di un bilancio di previsione per il 2013 che sfora ancora una volta il Patto di stabilità con gravissime conseguenze per il Comune (blocco di tutte le attività, minori entrate statali e ulteriore multa da parte del Ministero dell’Interno), da loro approvato con il parere contrario della Ragioneria comunale e del Revisore dei Conti. Eppure avevo proposto loro di far incamerare alle casse comunali parte degli introiti – sui circa 350 mila euro complessivi – rivenienti dall’affidamento ad una ditta privata della concessione ventennale  dei solai degli immobili scolastici per solarizzazione con impianti fotovoltaici. Proponevo di ridimensionare i lavori previsti per la sistemazione degli spazi interni ed esterni della Scuola elementare, limitandosi a rendere più presentabili e vivibili l’immobile scolastico con sistemazioni e pitturazioni e incamerare circa 200 mila euro al bilancio comunale per evitare lo sforamento del Patto di stabilità. Menozzi non ha avuto nemmeno il coraggio di rispondere e di giustificare il rifiuto ad una soluzione semplice e giudiziosa…

Certo fa pena vedere oggi silenti anche le “anime critiche” della maggioranza. Tutti tacciono, prima della “grande tempesta” o dell’improbabile “bonaccia” che investirà l’attuale maggioranza, in vista del rimpasto che Menozzi ha da tempo promesso, con la nomina del nuovo vicesindaco (dopo la revoca di Rocco Sindaco nell’ottobre scorso) e dei nuovi assessori, soprattutto dopo le “lontananze” (e i disastri) degli assessori Felline e Giustizieri e dopo che il patetico Mastria ha rimesso le sue deleghe consiliari nelle mani del sindaco. Pesanti sono le critiche, anche all’interno della maggioranza, verso gli attuali assessori – delegati una all’Inutilità, un altro all’Idiozia e l’altro ancora al Dissesto – senza comprendere che, al di là dei gravi ed evidenti limiti personali ed amministrativi degli assessori, il più grave limite di questa Amministrazione è rappresentato proprio da chi la dirige: un sindaco incapace, ormai inviso alla stragrande maggioranza dei cittadini. Un sindaco che non è stato capace nemmeno di opporsi e di impedire lo scempio presso la Masseria Grande… solo per “fare un dispetto” all’opposizione che ha sollevato il problema!!!

Un curioso e ridicolo "branca-golpista"

Un curioso e ridicolo “branca-golpista”

Che vergogna!!! A cci mani simu ccapati!!!

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Chiudo con una “chicca”, significativa dello stato e del “livello” dell’attuale maggioranza.

Dopo una lunga discussione su un punto dell’ordine del giorno (mi pare il quarto), all’atto del voto, l’assessore all’Inutilità Angelica Giustizieri ha alzato la sua “manina” per votare insieme all’opposizione (per convinzione o perché ignara di quello che si stava discutendo?!?) …  un attimo… e il vicino assessore al Dissesto Giovanni Montagna ha subito catapultato la sua “manona contadina” sull’innocente “manina birichina” per abbassarla – “ma cci faci?!?”, l’ha rimbrottata – e, successivamente, ricondurla nell’ovile della maggioranza… Io e Vito siamo scoppiati a ridere… Ma che combini, piccola, spaesata (ed inutile assessore) Angelica?!? Grazie, comunque, per averci fatto sorridere per un momento in quella “valle di lacrime”!


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Pantaleo Gianfreda