Vince Menozzi. E’ finita la “primavera”. Torna “l’autunno” a Collepasso

17 Maggio 2011 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In controtendenza con il dato nazionale, a Collepasso si impone il centrodestra con Paolo Menozzi sindaco, che ottiene solo 1.479 voti, pari al 34,01% dei voti validi espressi, inferiori ai 1.511 voti ottenuti nel 2006. Il sindaco uscente Vito Perrone arriva secondo e ottiene solo 1.159 voti, pari al 26,65% (precedenti amministrative 35,19% e 1.577 voti). Nello scontro Menozzi-Perrone vince chi perde di meno. Per gli altri candidati alla carica di sindaco, Carlo Marra si piazza al terzo posto e ottiene 943 voti (21,68%), mentre, al quarto e ultimo posto, Maria Rosa Grasso ottiene 768 voti (17,66%).
Risultati e preferenze Elezioni amministrative 15-16 maggio 2011

 
Paolo Menozzi è il nuovo sindaco di Collepasso, eletto con 1.479 voti, pari al 34,01% dei voti validi. Solo un terzo dell’elettorato. Meno dei voti ottenuti nelle precedenti amministrative del 2006, allorché, in quel primo scontro con Vito Perrone, Menozzi ottenne 1.511 voti.
E’ un dato che, in controtendenza rispetto ai risultati nazionali, vede il centro-destra collepassese battere la lista civica di centro-sinistra guidata da Vito Perrone.
In ogni modo, Paolo Menozzi è il nuovo sindaco. Auguri, Paolo, e buon lavoro!
Il sindaco uscente Vito Perrone arriva secondo e ottiene solo 1.159 voti, pari al 26,65%. Nelle precedenti Amministrative aveva ottenuto il 35,19% (più dell’attuale 34,01% di Menozzi) e 1.577 voti.  
Nel replay dello scontro Menozzi-Perrone, come si evince dai dati, vince chi perde di meno.
Per gli altri candidati alla carica di sindaco, Carlo Marra si piazza al terzo posto e ottiene 943 voti (21,68%), mentre, al quarto e ultimo posto, Maria Rosa Grasso ottiene 768 voti (17,66%).
Da queste elezioni amministrative emerge uno scenario socio-politico estremamente frammentato e ulteriormente “segmentato”, una società ancora smarrita e alla ricerca di identità.
Quel che è certo è che, con queste elezioni, Collepasso è tornata indietro. Così ha deciso l’altra parte minoritaria della comunità che ha determinato questa volta la vittoria del centro-destra.
E’ tornato il grande freddo a Collepasso. Non solo meteorologicamente. Sebbene gli attuali e reali tempi grigi e le nubi gonfie di pioggia siano paradigma della nuova realtà politico-amministrativa locale. Sembra finita la primavera. La delusione è tangibile sui volti di tanti cittadini e, soprattutto, di tanti giovani che avevano guardato con speranza alla “primavera” collepassese, rappresentata dalla parte migliore dell’Amministrazione di Vito Perrone.
Il nuovo Consiglio comunale, eletto il 15 e 16 maggio dagli elettori collepassesi, sarà composto, questa volta, da soli 12 componenti, oltre il sindaco, rispetto ai 16 del precedente.
La maggioranza – un’eterogenea rappresentanza di esponenti PDL, Azzurro popolare, La Puglia prima di tutto e FLI – è composta dal sindaco Paolo Menozzi e dai consiglieri Sindaco Rocco, il più suffragato in assoluto (285 voti di preferenza), Resta Rocco (175), Perrone Giuseppe (160), Felline Luigi (157), Sabato Massimo (131), Giustizieri Angelica (111), Montagna Giovanni (105), Mastria Gianfreda Giorgio (84).
Per la minoranza, alla lista “Unione per Collepasso” vanno due consiglieri: Vito Perrone e il vostro cronista, che ha ottenuto un lusinghiero risultato personale con 184 preferenze (ottimo il risultato del primo dei non eletti, Giuseppe Castellana, con 131 preferenze). Gli altri due consiglieri vanno alle altre due liste, nelle persone dei candidati sindaci Carlo Marra e Maria Rosa Grasso.
Alcune curiosità.
La lista di Menozzi ha vinto, ma ha ottenuto un minor numero di voti rispetto alle precedenti amministrative. “Roccuccio” Sindaco è il candidato che ha avuto i maggiori consensi personali con 285 preferenze, ma ne aveva ottenute 272 anche nelle precedenti elezioni ed ha, pertanto, sostanzialmente riconfermato il numero di “punture”… Rispetto alle precedenti amministrative, sono nettamente migliorati, invece, i consensi al dott. Rocco Resta, che passa da 69 a 175 preferenze (terzo in assoluto), al geom. Pino Perrone (da 114 a 160) e persino – incredibile a dirsi, ma è così! – a Luigi Felline, che passa da 83 a 157 preferenze. O tempora, o mores! “Perde”, invece, Giovanni Montagna, che prende solo 105 preferenze rispetto alle precedenti 125. Buona, anzi ottima, la prestazione elettorale di Angelica Giustizieri, che riceve ben 111 preferenze ed è la più giovane consigliera con i suoi 21 anni e quasi certo assessore in rappresentanza del FLI e nel rispetto delle “quote” per le pari opportunità.
Stranamente, egual numero di preferenze (111) ricevono altri due candidati in liste diverse: Salvatore Moscara (lista di Vito Perrone), che alla sua prima esperienza elettorale ha conseguito un buon risultato personale piazzandosi al quarto posto della lista (a tre lunghezze dall’avv. Laura Manta, terza per preferenze), e Marta Sindaco (lista di Carlo Marra), che, dopo tre “legislature”, rimane fuori dal Consiglio e lascia “la famiglia” “orfana” di rappresentanza. Per la verità, il “ramo Palazze” della famiglia si è già “accodato” alla neomaggioranza e rappresenta un “buon auspicio” per il futuro amministrativo del sindaco Menozzi e del suo deus ex machina
La Marta, per la verità, sembra l’unica ad essersi avvantaggiata del “cambio di casacca”: nelle precedenti elezioni, in lista con Vito Perrone, aveva preso solo 87 preferenze. Oggi ne prende 111.
Gli altri “cambisti”, infatti, vengono penalizzati, alcuni anche severamente, dal voto popolare.
Nella lista di Maria Rosa Grasso (dove Alessandro Colì è la “sorpresa” ed ottiene il primo posto con 100 voti), Roberto Nuzzo “sprofonda” a 52 preferenze, dopo le 127 delle precedenti amministrative, allorché, da segretario dei D.S., si presentò in lista con Vito Perrone… Da allora, ne è “passata di acqua sotto i ponti”…
Nella lista di Carlo Marra, Antonio Ciccardi passa dalle precedenti 190 preferenze alle attuali 167. Tonino Gianfreda dalle 110 alle 77 preferenze. Maurizio Malorgio da 50 a 39. Pasquale De Simone “crolla” da 130 a 66. Tutti e quattro rimangono fuori dal Consiglio comunale.
Purtroppo (per loro), l’“amato” Pantaleo Gianfreda passa dalle 119 preferenze del 2006 alle attuali 184, in assoluto il secondo risultato personale migliore delle quattro liste, e va in Consiglio, seppur in minoranza, con Vito Perrone a rappresentare l’opposizione civica della parte migliore della comunità…
Costoro hanno cambiato “casacca” per motivi puramente personali o “familiari”, come qualcuno ha avuto l’ardire di dire anche pubblicamente, con il non recondito obiettivo di far perdere Vito Perrone… Sono riusciti nel loro intento e i cittadini, seppur con opposte motivazioni, sanno chi devono ringraziare. Chiedevano la mia “testa” e quella di Vito Perrone come condizione sine qua non per una lista unitaria… Il voto popolare ha “provveduto” alla loro di “testa” (seppur vuota di visione politica)… Rimangono tutti e quattro fuori dal Consiglio comunale. Qualcuno, personalmente e politicamente più serio e avveduto, dovrebbe riflettere su queste vicissitudini. Ma tant’è, ormai! C’è tempo per le riflessioni.
Ora ci attende una nuova e diversa “avventura”…
Nel ringraziare tutti gli elettori che hanno espresso il loro voto per la lista “Unione per Collepasso” e hanno voluto gratificarmi con la loro preferenza, vorrei esprimere alcuni brevi pensieri personali.
Mai come in questa campagna elettorale mi sono sentito tranquillo e sereno. Tranquillo e sereno per aver svolto, insieme ad altri, sino in fondo il mio dovere nell’interesse della comunità. Probabilmente non è stato compreso appieno il grande lavoro svolto. Certamente hanno pesato le divisioni e, in particolare, le ambigue vicende degli ultimi mesi.
Non è mio costume recriminare sugli esiti elettorali. In democrazia, i cittadini sono sovrani e, quando votano, piaccia o non piaccia, hanno sempre ragione. Sta all’intelligenza degli uomini e delle forze politiche capire i significati e le motivazioni profonde del voto. E’ quello che, mi auguro, faremo, perché abbiamo un dovere verso la comunità collepassese. Consegniamo, infatti, all’attuale Amministrazione un patrimonio inestimabile di idee, progetti, relazioni… Mi auguro che tutto ciò non vada disperso e che si prosegua sulla strada intrapresa… Ho i miei dubbi… Ma lanciamo ugualmente una sfida al confronto e alla collaborazione. Nell’interesse dell’intera comunità. E nell’interesse della comunità, saremo, al contempo, pronti a fare opposizione ferma e severa se la nuova maggioranza dovesse “deragliare” dai binari della correttezza, della trasparenza, della moralità, della buona Amministrazione.
Intanto, congratulazioni e auguri di buon lavoro al nuovo Sindaco e alla nuova Amministrazione!

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Pantaleo Gianfreda
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