Dalla Regione 100 mln di incentivi all’assunzione e mobilità per i cassintegrati

19 Dicembre 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La strenna di Vendola ai pugliesi in cerca o senza lavoro   

Da Vendola la “strenna di Natale” per i pugliesi che hanno perso il lavoro e per quanti ancora lo cercano. Per quelle famiglie – ha detto il Presidente della Giunta regionale – che stanno crepando in corpo”.

Stanziati 100 milioni di euro: 43,2 milioni saranno dati ai cassintegrati che non percepiscono la mobilità in deroga da 5 anni. Mensilità da estendere anche agli Enti di formazione professionale e agli agricoltori.

Altri 56 milioni di euro sono per il ‘Welfare to work’ (Sociale al lavoro).

Il provvedimento, approvato meno di una settimana fa dalla Giunta, prevede un bonus da 14mila euro per le imprese che assumono cassintegrati e a tempo indeterminato. Un altro di 25 mila euro (in due anni) per l’autoimpiego degli stessi e soprattutto il finanziamento di corsi di formazione professionale per disoccupati. Ogni partecipante riceverà 400 euro come indennità e cento per rimborso spese. I corsi saranno da uno a sei mesi e prevedono la riqualificazione dei lavoratori.

Gli effetti della crisi in Puglia sono nei numeri: circa 45mila licenziati, 24 milioni di ore di cassa integrazione, oltre 7mila indennità in deroga, 250mila lavoratori precari. È aumentato numero dei disoccupati (11,2%), il tasso di inattività femminile è tra i più alti d’Europa (64,5%), i giovani sono costretti ancora a emigrare (20mila nel 2007, il 30% di questi con laurea), i salari rispetto al 1999 hanno registrato una perdita del potere d’acquisto del 5,9.

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Uno scenario che spinge alla disperazione ed espone al ricatto del lavoro nero, irregolare, insicuro. Una ‘piaga’ che, nella nostra regione, riguarda il 20% dei lavoratori. La crisi non ha risparmiato le più grandi aziende industriali: Ilva, Fiat, Alenia, Getrag, Bosch, che hanno fatto un massiccio ricorso alla cassa integrazione, con pesanti ricadute sui lavoratori con contratti a termine e sull’indotto. E non sono stati risparmiati settori quali il calzaturiero, il tessile e abbigliamento, il mobile imbottito, strategici nell’economia pugliese.

Di seguito una sintesi dell’intervento di Vendola e dell’assessore al Lavoro Losappio.

“Sono misure – ha detto Vendola – per l’incremento della domanda interna e quindi contro la crisi. Le famiglie vivono una crisi nera. Eppure c’è discrasia tra quello che si vede in tv con quello che accade nella realtà. Purtroppo non se ne parla. La povertà sta distruggendo il capitale sociale del nostro ceto medio oggi massacrato. Mi domando: che fine ha fatto il governo? Cosa dice la Finanziaria? E i Par-Fas che fine hanno fatto? Non ci sono risposte, soltanto la strafottenza del governo alle richieste delle Regioni, come la Puglia, che mettono in campo sforzi per salvare il salvabile”.

“La Regione – ha aggiunto Losappio – non solo dà. Toglie se non vede i frutti del suo impegno. Abbiamo, per esempio, revocato i finanziamenti al gruppo Omega-Agile-Eutelia. E’ finito il tempo in cui le imprese venivano finanziate e come ringraziamento fuggivano con il denaro licenziando i lavoratori. C’è una bella notizia: la Formazione professionale ha superato l’obiettivo di spesa dei fondi Ue 2007-2013 con 76,2 milioni di euro. Viene quindi non solo evitato ogni rischio di disimpegno nell’uso di risorse ma anche confermata la qualità e l’efficacia delle iniziative assunte dall’Assessorato nel 2008. Ora dobbiamo proseguire per dare ristoro ai lavoratori in difficoltà e ai ricercatori attraverso i bandi già in fase di esecuzione”.


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Pantaleo Gianfreda
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