Emergenza rifiuti: intervista all’Assessore regionale

5 Gennaio 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Losappio: Entro giugno saranno pronti gli impianti. “Non spetta a noi far intervenire l’esercito”. L’assessore regionale all’Ecologia non prende nemmeno in considerazione il ricorso alla forza per sbloccare la discarica di Ugento. Ma allo stesso tempo critica il doppio volto del centrodestra

“Nel Salento vi è un’emergenza autoprodotta. Nel senso, cioé, che è costruita sulla base delle contraddizioni esistenti nel territorio salentino tra le diverse realtà. Ben diversa, invece, la situazione campana perché lì non c’erano impiantiutilizzabili mentre qui ve ne sono tre: Nardò, Ugento e Cavallino. Tutti possono essere utilizzati almeno per un periodo transitorio, sufficiente per consentire l’apertura dei nuovi impianti. Ma i rifiuti sono per strada perché c’è il contrasto tra gli Ato e i Comuni e tra Comuni. In particolare quello diUgento contro Nardò e aree limitrofe”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale all’Ecologia, Michele Losappio, in merito all’emergenza rifiuti che sta  seguendo passo, passo. 

Lei accusa il comportamento schizofrenico del centrodestra: repressivo verso chi protesta e blocca le discariche in Campania, soffia invece sul fuoco della rivolta in Puglia. Ma secondo lei, il ricorso alla forza è inevitabile? 

“Ci mancherebbe altro. Non tocca a noi. L’ordinanza commissariale è stata trasmessa a tutte le autorità competenti: Prefettura, Provincia, Ato, società che gestisce l’impianto. Ognuno è tenuto a osservarla per la parte che gli compete. Non dobbiamo dare nessuno input. Per quanto riguarda, invece, la raffica di comunicati e di dichiarazioni del centrodestra, dalla Poli Bortone a Palese con cui rovesciano la propria simpatia sui cittadini che bloccano la discarica di Ugento e sulle decisioni del sindaco Ozza e la presenza attiva dello stesso sindaco ed ex parlamentare di An al blocco fanno pensare a una scelta politica di strumentalizzazione della protesta e di sostegno pur di far danni, danni che in questo caso si ritorcerebbero in primo luogo, se non esclusivamente, sui salentini di quei comuni. Eppoi stupisce che esponenti così qualificati dello schieramento di governo nazionale siano pronti a guidare l'insurrezione contro lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti di Gallipoli, Maglie, Nardò mentre Berlusconi chiede alla Puglia di ospitare 40mila tonnellate di rifiuti campani e fa rimuovere i blocchi dai siti campani dall'Esercito e dalle Forze dell'Ordine. Non si capisce da che parte stia il Pdl se con chi fa i blocchi o da quella che li rimuove? O si tratta di geometrie variabili aseconda della convenienza politica”. 

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Secondo lei, dunque, sono sufficienti le leggi nazionali in vigore e che spetta agli organi preposti farle rispettare? 

“Esattamente, non tocca a noi”. 

Il sindaco di Melpignano, Sergio Blasi in un’intervista a “Paese Nuovo” sostiene che le forze dell’ordine devono far rimuovere il blocco della discarica di Ugento. E inoltre, che non è ammissibile un’ordinanza come quella del sindaco sindaco Ozza che impedisce il transito dei rifiuti. 

“Giuridicamente è così. L’ordinanza del commissario Vendola è sovraordinata a quella del sindaco di Ugento, è assorbente. Quella del sindaco, cioé, non ha la stessa forza rispetto a quella del commissario. Questo dal punto di vista formale e legale. Da un punto di vista sostanziale ognuno decide come meglio crede. Noi ci apprestiamo ad andare il 7 gennaio in prefettura per trovare un punto di accordo”. 

I ritardi nella realizzazione delle opere: c’è chi chiede sempre più esplicitamente l’intervento della magistratura. 

“La magistratura reprime i reati. Qui, invece, è un problema politico e amministrativo e dev’essere risolto nelle sedi istituzionali: Prefettura, Provincia, Ato, sindaci. Il problema non è commettere reati, bensì di evitare, avendo a disposizione alcune discariche, che i rifiuti finiscano per strada e far funzionare gli impianti. A Cavallino, ad esempio, sono già attivi. Bisogna lavorare affinché anche nelle altre realtà accada la stessa cosa”. 

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A proposito di ritardi. Di recente il presidente Vendola, si è lamentato che è solo Lecce ad avere creato i maggiori problemi. Come mai? 

“E’ vero, ma perché abbiamo dovuto modificare in corso d’opera diversi progetti. Ad esempio quello di Corigliano d’Otranto con un ritardo di un anno sulla tabella di marcia. Questo di Ugento nuovo, siamo in attesa della perizia di variante, dopo avere rimosso 2mila e 600 tonnellate di rifiuti speciali e tre tonnellate di amianto. Da solo quest’ultimo intervento ci è costato quattro mesi di ritardo”.  

Secondo le informazioni in suo possesso che tempi occorrono per completare gli impianti nel Salento e tornare all’ordinaria amministrazione?

“Da quanto mi risulta per giugno prossimo dovremmo farcela”.


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Pantaleo Gianfreda