Badanti e colf, via alla sanatoria.

22 Agosto 2009 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ogni famiglia che regolarizza una collaboratrice domestica deve pagare 500 euro per condonare il lavoro clandestino dal 1° aprile al 30 giugno. Lo Stato prevede di incassare fino a un miliardo e 600 milioni

Partita ieri la sanatoria per la regolarizzazione di colf e badanti. E al ministero degli Interni ci si attende il pienone: almeno 750mila domande per un incasso immediato di circa 450 milioni di euro. Che potrebbero salire fino a un miliardo e 600 milioni aggiungendo le tasse e i contributi versati da e per gli immigrati nel primo anno di lavoro.

UN FORFAIT DA 500 EURO – Ogni famiglia che regolarizza una colf deve pagare i 500 euro che sanano il lavoro clandestino dal 1° aprile al 30 giugno così come chiesto dalla legge 102 che converte il decreto legge 108 (la manovra anticrisi). Al forfait di 500 euro versato dal datore, che non sarà restituito se non si riesce a mettere in regola la colf, vanno aggiunti almeno 80 euro pagati dallo straniero per il rilascio del permesso di soggiorno. Infine la marca da bollo, per un totale di 600 euro a lavoratore.

TUTTI SUL WEB – La domanda di regolarizzazione per lavoratori extracomunitari dovrà essere presentata dal 1° al 30 settembre in via telematica attraverso il sito del ministero dell’Interno, mentre per quelli italiani o comunitari va presentata all’Inps. Non ci sono graduatorie a tempo né quote d’ingresso. La compilazione e l’invio del modulo on line sono gratuiti. La richiesta potrà essere fatta per un massimo di tre lavoratori (una colf e due badanti). I datori di lavoro delle colf dovranno avere un reddito non inferiore a 20.000 euro l’anno nel caso di famiglia composta da un solo soggetto che percepisce reddito, o 25.000 euro per i nuclei familiari con più soggetti che percepiscono reddito. Per le badanti, invece, è necessaria una certificazione sanitaria che attesti la non autosufficienza della persona da accudire. Dall’1 ottobre, lo Sportello unico per l’immigrazione riceverà le domande per colf e badanti extracomunitarie. Acquisito il parere della questura su eventuali motivi ostativi al rilascio del permesso di soggiorno, il datore di lavoro ed il lavoratore saranno convocati per la verifica delle dichiarazioni rese per via informatica nella domanda di emersione, l’acquisizione delle documentazioni reddituali o sanitarie necessarie e la verifica dell’avvenuto versamento del contributo di 500 euro. Successivamente si procederà alla stipula del contratto di soggiorno attraverso la sottoscrizione dell’apposito modello da parte del datore di lavoro e del lavoratore.

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INDISPENSABILI PER UNA FAMIGLIA SU DIECI – In Italia, secondo un rapporto del Censis, per una famiglia su dieci colf e badanti sono ormai indispensabili. Dal 2001 ad oggi il loro numero è aumentato del 37%: in totale sono circa 1 milione e mezzo, di cui il 71,6% è di origine immigrata. Lavorano in media 35 ore alla settimana e guadagnano circa 930 euro netti al mese. Il 35,6% vive stabilmente presso la famiglia per cui lavora, dove si occupa dell’organizzazione della vita quotidiana a 360 gradi: la gran parte (l'82,9%) si dedica alla pulizia della casa, il 54,3% prepara i pasti a pranzo e a cena, il 42,7% si occupa della spesa alimentare per la famiglia, il 49,5% accudisce gli anziani, il 32,4% assiste una persona non autosufficiente, il 28,8% fornisce specifica assistenza medica ad uno o più membri della famiglia.


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Pantaleo Gianfreda