La scomparsa di Nino Costa

21 Ottobre 2008 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Venerdì 17 ottobre è scomparso, all’età di 88 anni, Vincenzo (detto “Nino”) Costa. Partigiano, aveva scritto “E uscì a riveder le stelle”, il suo libro autobiografico. Ieri, all’età di 98 anni, è scomparso Vittorio Foa, maestro della moderna sinistra italiana. Grandi (in senso reale) vecchi che se vanno, lasciando in noi la scia dei loro insegnamenti e l’esempio della loro vita.

Anni fa era stato pubblicato, a cura dei figli, un manoscritto autobiografico di Nino “E uscì a riveder le stelle”, presentato solo nel gennaio 2006 a Collepasso alla presenza del presidente della Provincia sen. Giovanni Pellegrino. Mi ricordo l'attenzione con la quale Giovanni Pellegrino, così come egli stesso mi disse, aveva letto quel libro e la testimonianza non formale, lui uomo di cultura e scrittore, del suo intervento. Per Nino, che aveva partecipato alla guerra partigiana, il libro era “un messaggio di speranza e di pace per coloro che odiano la guerra. Per gli altri un invito a riflettere…”. Ricordo ancora il suo ultimo (volle intervenire ad ogni costo: forse prevedeva la fine?!?) ed appassionato intervento in occasione del 25 aprile scorso, il suo estremo messaggio ai giovani a non dimenticare l’esperienza ed i valori della Resistenza.

Ho saputo solo ieri della scomparsa di Nino (ero fuori Collepasso per impegni amministrativi) e, seppur in ritardo, sento il dovere di dedicare alla sua memoria queste poche note, perché il ricordo delle sue esperienze e i suoi messaggi di pace e fraternità continuino ad essere presenti tra noi.

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Riporto di seguito un breve articolo di quattro anni fa di presentazione del suo libro sul mio giornale: 

Vincenzo ("Nino") Costa è uomo garbato, affabile, discreto e riservato. Pudico. Lo conosco dai lontani anni in cui ho frequentato i figli Annalinda e Fabio. Abbiamo tante volte parlato e discusso. Mai del passato. Mentre dialogavamo, mi chiedevo sempre, lui pur così trasparente, cosa fosse nascosto al fondo di quegli occhi… C’era qualcosa in Nino che mi sfuggiva…

Solo ora ho capito. Dopo aver letto, d’un fiato, “E uscì fuori a riveder le stelle”, memorie e testimonianze autobiografiche scritte da Nino. Manoscritti riposti furtivamente nel “comò” della sua memoria e del suo cuore… e furtivamente “sottratti”, nel 1999, dai suoi figli per trasformarli in un testo-regalo di poche copie… un testo, invece, da stampare, mi auguro, in mille e mille copie, per depositarlo sul “comò” della memoria e del cuore di tutti, soprattutto dei giovani.

Quelli occhi avevano visto, e conservato, l’epica tragedia di un giovane (Nino è del ’20) e di tutta una generazione sbattuta sui fronti delle assurde guerre fasciste… dalle conquiste coloniali sino alle immense tragedie del XX secolo, la II guerra mondiale, le barbarie naziste e fasciste. Ripercorrono, dopo brevi note sulla sua fanciullezza, il tragico periodo che va dal 1940 al 1945, vissuto da protagonista sui diversi fronti… dall’Albania alla Grecia e ai campi di concentramento nazisti, dalla fuga alla lotta partigiana in Piemonte con i gloriosi partigiani del Corpo Volontari della Libertà, sino alla fine della guerra e alla Liberazione, quando egli – e tutto il popolo italiano -, dopo anni di tragedie collettive, “uscì fuori a riveder le stelle”…


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Pantaleo Gianfreda
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