Sospensione tributi Consorzio Bonifica, in Consiglio regionale manca il numero legale. Casili (M5S): “Ennesimo spettacolo desolante. Continua la battaglia di civiltà e giustizia sociale”

Sospensione tributi Consorzio Bonifica, in Consiglio regionale manca il numero legale. Casili (M5S): “Ennesimo spettacolo desolante. Continua la battaglia di civiltà e giustizia sociale”

16 Aprile 2025 Off Di Pantaleo Gianfreda

Si è svolto ieri il Consiglio regionale nel corso del quale il consigliere Cristian Casili aveva presentato un emendamento ad una legge in discussione per chiedere la sospensione del pagamento del tributo 630 del Consorzio Unico di Bonifica. Al momento della discussione la maggioranza ha fatto mancare il numero legale e l’argomento è stato rinviato ad altra seduta.

Sulla vicenda ricevo e pubblico comunicato stampa con nota del consigliere Cristian Casili, diffusa ieri dopo il Consiglio regionale.

Dispiace aver offerto oggi in Consiglio l’ennesimo spettacolo desolante.

Oggi avremmo dovuto discutere dell’emendamento per la sospensione del pagamento del tributo 630 al Consorzio Unico di Bonifica, invece il numero legale è caduto dopo aver approvato un solo provvedimento, peraltro fortemente annacquato rispetto alla formulazione originaria.

Sia chiaro che chi sostiene che la sospensione del tributo sia inammissibile dice il falso perché già in passato la nostra Regione ha previsto la sua applicazione. La Giunta ha facoltà di ritenere inopportuno questo percorso, ma è prerogativa del Consiglio votare l’emendamento per la sua approvazione. Emendamento firmato in maniera trasversale dai consiglieri regionali.

Ritengo che votare l’emendamento rafforzi alcune questioni legate all’approvazione del piano generale di bonifica e del nuovo piano di classifica, cui leghiamo la tempistica della sospensione dei pagamenti e dei fermi amministrativi. Chiediamo anche l’effettiva esecuzione dei lavori di manutenzione e degli interventi di bonifica di competenza regionale.

Pertanto questa linea è assolutamente da percorrere e pacifica i conflitti sul territorio di migliaia di cittadini vessati da un tributo ritenuto più volte illegittimo da diverse sentenze della Corte Costituzionale.

A chi dice che questa sia una battaglia demagogica e populista, noi rispondiamo che è una battaglia di civiltà e giustizia sociale nel perimetro del diritto della nostra Costituzione.

Quotidiano, 16.4.2025

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