Quasi un mese fa le dimissioni dell’assessora Vantaggiato: la sindaca ancora tace e si rifugia nella… “macumba”

Quasi un mese fa le dimissioni dell’assessora Vantaggiato: la sindaca ancora tace e si rifugia nella… “macumba”

22 Febbraio 2023 Off Di Pantaleo Gianfreda
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È trascorso ormai quasi un mese da quando, il 30 gennaio, Eliana Vantaggiato ha presentato le sue dimissioni da assessora con un ampio e significativo documento in cui ne elencava le motivazioni e, al contempo, sottoponeva all’attenzione della maggioranza significativi punti politici e programmatici per un possibile confronto (cliccare su Documento dimissioni).

Il giorno successivo la sindaca rispondeva vagamente con un secco e stizzoso comunicato su facebook in cui, tra l’altro, scriveva: “Ritengo doveroso rinviare nelle opportune sedi ogni valutazione e discussione in merito”, aggiungendo che “sia compito di ogni buon amministratore tutelare e tenere fuori il cittadino dalle complessità delle varie dinamiche politiche”.

Un’affermazione, quest’ultima, che ha lasciato allibiti tanti cittadini, ma che è emblematica del modo di pensare ed operare del soggetto.

Il problema è che in questo lungo lasso di tempo non sono state nemmeno adite le “opportune sedi” per “ogni valutazione e discussione in merito”: nessun incontro chiarificatore, nessun “tavolo” politico promosso da una sindaca che dimostra totale sprezzo verso altre forze politiche che non sia la sua, mancanza di rispetto e persino di “buona educazione” verso una forza politica e una consigliera, seconda degli eletti nella maggioranza, che hanno contribuito in modo significativo e forse determinante alla sua elezione.

Laura Manta e (sotto) Eliana Vantaggiato

Laura Manta e (sotto) Eliana Vantaggiato

Appare poi persino incredibile che un’insuperabile FaceEgoBook come lei, persona di raro narcisismo digitale, non abbia sentito il dovere di difendersi pubblicamente almeno da alcuni pesanti addebiti mossigli dall’ex assessora.

La social sindaca tace su vicende di estrema importanza, mentre imperversa ogni momento su facebook con febbrile compulsione non solo per propagandare le sue vere o presunte “magnifiche sorti” politiche o decantare vere o presunte “virtudi” amministrative, ma anche per ogni sciocchezzuola privata e pubblica, per redarguire aspramente qualche critico, “invadendo” persino altri profili facebook come una qualsiasi “comare” sull’uscio di casa altrui, o per qualsiasi pretesto che le permetta di raggiungere a fine giornata i “mille e mille” catulliani “mi piace”, che – ahinoi! – rappresentano per lei il vero termometro del suo consenso, e persino per lanciare messaggi provocatori. Cosa significano, ad esempio, certe lampanti provocazioni, in cui “d’ufficio” la consigliera Vantaggiato viene virtualmente e clamorosamente “espulsa” ed “espunta” dalla sindaca dalla “Sacra Famiglia Facebook” della maggioranza?!?

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È veramente penoso e basso il livello politico, amministrativo, umano e culturale di questa covata mal riuscita di “paperine e paperini” che ormai amministrano Collepasso da quasi 17 mesi, ma non crescono e non imparano mai.

È ormai fuor di dubbio che questa sindaca preferisca il monologo al dialogo ed abbia terrore del confronto al di fuori della ristretta cerchia di yesmen e yeswomen che l’attorniano. Questo dimostra che la Vantaggiato ha posto problemi reali di fronte ai quali l’imbarazzata Manta non risponde e “fugge”.

Mentre, però, la sindaca ritiene che i cittadini vadano “tutelati” (…come fossero dei “minorati”!) e “tenuti fuori” dalla “varie dinamiche politiche” (…come fossero “corpi estranei” e non i veri “soggetti” della politica!), l’ex assessora ha tenuto il 10 febbraio un “incontro con i cittadini” presso l’Auditorium scolastico, in cui con grande emozione, fermezza, fierezza e passione ha esposto le sue ragioni e fatto le sue proposte.

All’incontro erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili e il consigliere comunale di Lecce Arturo Baglivo. Erano assenti, invece, sindaca, assessori e consiglieri di maggioranza (presenti, invece, quelli di minoranza), che, sebbene invitati, hanno vistosamente boicottato l’iniziativa, fuggendo da ogni confronto. Con loro somma delusione vi hanno, invece, partecipato molti cittadini che hanno seguito con attenzione e anche una certa emozione l’intervento dell’assessora dimissionaria, della quale ancora una volta hanno avuto modo di apprezzare le qualità di donna capace e preparata, forse l’unica tra gli attuali amministratori dotata di empatia, visione e capacità di dialogo con tutti.

Cristian Casili, Eliana Vantaggiato e Arturo Baglivo nell'”incontro con i cittadini” del 10 febbraio.
Sotto: la partecipazione dei cittadini

Di fronte a tutto ciò la sindaca ha scelto il silenzio. Tace.

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Cosa dire? Da osservatore attento e anche sperimentato nelle “cose della politica”, il mio giudizio dovrebbe essere molto duro, ma preferisco “andare sul leggero”.

Chi tace acconsente”, recita il proverbio. Le puntuali motivazioni, osservazioni, critiche e proposte contenute nel lungo documento di dimissioni non sono state, infatti, sinora in alcun modo smentite dalla Manta, chiusasi in un imbarazzato “silenzio-assenso” sulla vicenda, preferendo andare avanti come se nulla sia successo e crogiolare la sua personale e virtuale realtà nel narcisismo del deformante specchio di facebook.

Ho il dovere, però, di aggiungere alcune brevi “note di costume” (o, meglio, di “malcostume”) che “la dicono lunga” sul “percorso verso l’abisso” cui questa sindaca sta trascinando il paese, compromettendo il futuro della comunità – in particolare, delle nuove generazioni – con iniziative estemporanee e apparentemente scintillanti, come dimostrano gli obbrobri urbanistici voluti da questa Amministrazione fatua e superficiale, sintomatici di quella mancanza di “visione” e “condivisione” rilevata nel documento dall’assessora dimissionaria.

La sindaca, infatti, sembra ormai preda – e probabile protagonista – di “riti” che nulla hanno a che fare con la politica, ma piuttosto con fenomeni primordiali e irrazionali, quali la macumba,

Invece di “affrontare di petto” un confronto/dialogo aperto e chiarire i nodi delle questioni che hanno portato alle dimissioni di un’assessora da tutti riconosciuta come “persona in gamba”, si attivano i riti della macumba. Cioè, quei diabolici metodi da “magia nera” che, applicati nelle vicende di certa insana politica, permettono di attivare e costruire artificiose e deformanti “visioni” di una “realtà altra”, costruita ad hoc e fatta di fantasie, maldicenze, insinuazioni, demonizzazioni, volgari pettegolezzi.

Come leggere e definire, infatti, le affannose azioni e i puerili deliri che corrono sulle onde “lunghe” di cellulari, messaggi e chat whatsapp? Come definire le sciocche azioni di chi preferisce “sguazzare nel torbido” invece che nella trasparenza delle azioni politiche, agire nelle tenebre invece che alla luce del sole, “gettare fango”, spargere “peste e corna”, prefigurare apocalittici scenari, manipolare, invece di guardare la realtà “nuda e cruda” e confrontarsi?!?

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Se si persegue la “politica della macumba” e si evocano gli “spiriti” più mostruosi per pensare di superare e “vincere” confronti politici che devono essere “giocati” solo sul terreno proprio della politica, si va inevitabilmente incontro a delusioni cocenti.

L’immagine dell’“apprendista stregone” dovrebbe essere di monito! Nel lessico letterario, l’apprendista stregone è una persona irresponsabile che applica metodi o tecniche che non è in grado di padroneggiare, con il rischio di provocare danni irreversibili per tutta la collettività. È ciò che da un po’ di tempo succede a Collepasso, dove la politica e l’Amministrazione sembrano ormai inflazionate da “apprendisti stregoni” di ogni risma.

Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di porre fine a questa “politica della macumba” che, da una parte, rischia di riportare davvero il paese alla mercé di vecchi e veri “spiriti maligni” e, dall’altra, di far ripiombare la comunità in tempi oscuri e amari. Nessuno si illuda che la rappresentazione virtuale di un’ipotetica “realtà rose e fiori” possa mai prevalere o vincere sulla “realtà reale”, che non è certamente “rose e fiori”.

È un caso se oggi, nel “vuoto” assoluto di risposte concrete e iniziative politiche, si alimentano “voci” circa un chiacchierato e logoro personaggio politico, coinvolto pochi anni fa anche in gravi vicende giudiziarie, che pretenderebbe di prendere il posto della dimissionaria assessora? È un caso se certe arroganze e follie politiche stanno permettendo a tanti “lazzari” dell’antica politica di risorgere dalle loro “tombe” politiche? È un caso se persino certi clamorosi e strombazzati “vittimismi” provocati da vecchi “brocchi” politici e attivati dall’imperizia e dal protagonismo di “paperine” politiche rischiano di trasformarsi in clamorose “papere” e in un boomerang dagli esiti imprevedibili?

Ripeto… qualcuno dovrebbe avere il coraggio e il buon senso di fermare questa “politica della macumba” e riportare tutti alla realtà di una politica che, pur nelle fasi di maggiore tensione, è soprattutto confronto, dialogo, mediazione.

Intelligenti pauca”… locuzione latina che potrebbe essere tradotta nel nostro “A buon intenditor poche parole”!

… e chi vuole intendere, intenda oggi… e non si lamenti domani!

Pantaleo Gianfreda


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