Continua il “Viaggio Mediterraneo” di Gino e Maria: dopo Conversano, Polignano e Martina, il 27 giugno a Collepasso (ore 19.30, Largo Municipio)
26 Giugno 2022Continua il “Viaggio Mediterraneo” di Gino Locaputo e Maria Sportelli per città e borghi pugliesi.
Dopo l’esordio al “Salone Internazionale del Libro 2022” di Torino (19-23 maggio), il lavoro di Gino e Maria è stato presentato con successo il 28 maggio a Conversano, città natale dei due autori, Polignano a Mare il 17 giugno e il giorno dopo a Martina Franca. Tanti gli appuntamenti già programmati per l’estate.
Il “Viaggio Mediterraneo” fa ora tappa a Collepasso, da sette anni nuova “Itaca” di Gino, dove il libro verrà presentato, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, lunedì 27 giugno, alle ore 19.30, in piazza Dante-Largo Municipio, con la presenza dei due autori, con i quali “dialogherò” nel corso della manifestazione, i saluti della sindaca Laura Manta e dell’assessora alla Cultura Eliana Vantaggiato (ringraziamo ambedue per la disponibilità e l’impegno), l’intervento di Angela De Leo (autrice della postfazione del libro), le letture di Vita Ria, Isaia Malorgio e Maria Grazia Napoli, le musiche di Gianni Rotondo e la partecipazione straordinaria delle bambine e dei bambini della Scuola dell’Infanzia Statale, che, diretti dalle loro insegnanti, omaggeranno autori e pubblico con la presentazione del loro lavoro musicale di fine anno, avente come tema proprio il Mediterraneo.
Ho avuto modo, nel mio personale “viaggio” con Gino e Assunta lungo le strade, i caratteristici borghi e la stupenda natura della nostra Regione, di cogliere ed apprezzare (anche con un certo orgoglio) la grande rete di amicizie, i profondi legami con il territorio, gli immensi attestati di stima e considerazione in cui è tenuto il “Gigante buono”, l’“Arabo di Puglia” oggi naturalizzato collepassese.
Ho già scritto del “viaggio” a Conversano del 28 maggio (cliccare su “Grande successo a Conversano per la presentazione del libro di Gino Locaputo e Maria Sportelli “Viaggio mediterraneo”).
Il “viaggio” è poi continuato, il 18 giugno, lungo l’incantevole via della Valle d’Itria da Ostuni a Martina Franca, dove Gino e Maria hanno presentato il libro, per poi proseguire sugli stessi tratti incantevoli della Valle d’Itria in una piccola e preziosa tenuta collinare agricola dal nome caratteristico (“Monte Folle”), ad un chilometro da Villa Castelli, “incastonata” tra gli ulivi nella Valle da cui si ammira in lontananza il Mar Piccolo di Taranto. Lì ci ha accolto l’antico amico di Gino, Pietro, un umano di grande umanità, un “solitario mai solo”, in un angolo di “paradiso terrestre” che ci ha deliziato di ogni “nettare” (reale e virtuale) in compagnia di Francesco (toh… un “matinese” trasferitosi nella Valle d’Itria!) e Franca, di Peter e Nannah, due bravi giovani commediografi tedeschi, attore/regista l’uno e coreografa l’altra, ammaliati dalla Puglia e saliti in pellegrinaggio al “Monte Folle” dell’amico Pietro per incontrare Gino e parlare con lui di cultura, arte, idee, progetti comuni.
Martina… stupenda! Nell’incontro avuto nel chiostro di Villaggio Sant’Agostino (un antico monastero, oggi sede di attività multiculturali) per la presentazione del libro (e la successiva degustazione dei deliziosi prodotti martinesi preparati dal grande Antonio) ho avuto modo di conoscere ed apprezzare nuovi “generatori e diffusori di cultura”.
Cito per tutti i due relatori Francesco Lenoci, “genius loci” di Martina Franca e docente presso l’Università Cattolica di Milano, e Angelo Iacovazzi, Generale dell’Aeronautica (in congedo) e Giornalista, che, in quel di Martina Franca, sede di un importante Comando A.M., ebbe tra i suoi militari proprio il giovane aviere Gino Locaputo (“Si, nonostante il barbone bianco, è proprio quel Gino Locaputo di Conversano: lo riconosco, ti riconosco. Tu sei quel ragazzo che mi fu affidato da tua madre quel giorno particolare che non dimenticherò mai nella mia vita. Come non dimenticherò mai i fraterni richiami in servizio al soccorso aereo…”, ha detto con un “buffetto” il Generale, rivolgendosi a Gino, attorniato nell’occasione anche da suoi antichi colleghi dell’Aeronautica).
Mi piace citare un significativo passo, che mi ha particolarmente colpito, dell’intervento del Gen. Iacovazzi.
“Il grande poeta serbo Dragan Mraovic – ha detto il Generale -, parlando di Gino Locaputo ha scritto: Gino Locaputo è una delle perle della cultura e della poesia pugliese insieme a Raffaele Nigro, Daniele Giancane, Vittorino Curci, Pino Casolaro, Anna Santoliquido, Donato Altomare e Vito Signorile, straordinari rappresentanti della cultura della nostra terra”.
Capite il livello culturale del personaggio che oggi onora Collepasso della sua presenza?!?
Ecco perché invito tutti ad essere presenti, lunedì 27 giugno (ore 19.30, Largo Municipio) alla presentazione del libro di Gino Locaputo e Maria Sportelli “Viaggio Mediterraneo”.
… un “viaggio” di pace e per la pace… la pace interiore dell’anima e la pace tra i popoli!
Tutti i popoli sono stati e sono portatori di cultura. I loro “semina” sono stati e sono sparsi dal vento in ogni parte dell’umanità e generano, tuttora e sempre, conoscenza e pace. Perché la Cultura, anche nei momenti più drammatici della vita dell’umanità, è la “Grande Madre” che abbraccia e unisce i popoli di ogni razza e religione.
Chiudo citando due stupendi e significativi “pezzi” finali del libro (per gli altri, rimando all’incontro).
Scrive Gino: “…la vita è un viaggio che continua sempre oltre noi… il mio remo mi ha trasportato sempre e comunque sulle sponde del Mediterraneo, del mare che fu di Ulisse, lo stesso mare che bagna oggi i miei occhi in un’altra Itaca, l’Italia del Salento che tanti orizzonti abbraccia e ogni alba ogni giorno è sempre nuovo. Cominciò così il mio lento ritorno a casa anche se non so dov’è la mia casa, non l’ho mai saputo, per questo continuo a cercarla. E sono convinto che questo viaggio porta in un infinito mai finito, dove anche i petali hanno la voce per raccontare sempre e comunque la poesia” (“Arrivederci”, pagg. 89-90)…
… e ancora: “Dai deserti al ritorno nella mia adorata Puglia, continuo sempre a cercare quel filo d’erba che si muove al vento, continuo ancora a pregare davanti a quel filo d’erba. Continuo sempre a sognare davanti a quel filo d’erba su un monte più piccolo ma sempre grande; Sant’Eleuterio, in un paesino del Salento che si chiama Collepasso dove tutto intorno alita il soffio del vento che porta ancora la salsedine del Mediterraneo, qui dove mi avvolge una pioggia di serenità, una pioggia di amore, una pioggia di affetto che finalmente ho incontrato. Tutto questo ha un solo nome: Assuntina, donna, madre, compagna di quello che resta della mia vita” (“Il lento ritorno”, pag. 93).
Vi aspettiamo alla presentazione del libro “Viaggio Mediterraneo” di Gino Locaputo e Maria Sportelli!
Pantaleo Gianfreda