La “foto del giorno”: i “dimessi” del “virus” e la “corona” del “mai dimesso”

22 Gennaio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Non è una foto vera e propria… è solo uno screenshot che mi ha inviato un amico su whathsapp, riprodotto dalla pagina personale di un “SiSc”, un noto “sindaco in scadenza”.

Il soggetto, ben noto per i suoi proverbiali “menozzismi”, ha puntualmente postato, come è solito fare da alcune settimane, le “sue personali” notizie sulla “situazione covid” a Collepasso dopo quelle ufficiali diffuse dall’Asl Lecce nel suo settimanale report, che rileva al 22 gennaio ben 23 “positivi” nel nostro Comune.

Il “Sisc”, invece, persistendo irresponsabilmente da settimane nel suo patetico e minimalista “controcanto” ai dati ufficiali Asl, scrive su facebook (riporto integralmente, compresa qualche “naturale” – per il soggetto – sgrammaticatura): “Il bollettino ufficiale, notificatoci oggi dalla Prefettura di Lecce, aggiornato al ventuno gennaio, rileva un numero di n. 16 persone che risultano positive al covid19,  (+ 2 rispetto all’ultimo aggiornamento) e obbligate all’isolamento. Risultano dimesse 7 persone,  e  altre in quarantena” (notare la “leziosità” di quel “… aggiornato al ventuno gennaio”!). Sotto la “comunicazione” una signora ha postato copia del report Asl che certifica i 23 “positivi”. Quasi immediata la risposta del “SiSc”: “Il bollettino non tiene conto dei dimessi”.

Un amico, piuttosto costernato per la risposta “menozziana”, mi manda subito lo screenshot e commenta: “Forse voleva dire dei ricoverati… ma è de……te?” (“censuro” misericordiosamente quest’ultima “aggettivazione”, che, comunque, corrisponde all’equivalente e ormai diffuso aggettivo “menozzi”).

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… ben vengano, se ci sono, i “dimessi” da Menozzi… ma lui quando viene “dimesso” e “guarisce” finalmente dalle sue ipocrisie, millanterie, manipolazioni, inazioni e “controcanti” stonati?!?

Questa sera, inoltre, mi imbatto per caso su facebook nel post di una signora seria e coscienziosa, che scrive, preoccupata, semplicemente: “Positivi 23…..” e pubblica lo screenshot della pagina del report di oggi dell’Asl in cui sono riportati i dati ufficiali. Seguono un breve commento di un follower (“Ancora non stiamo a niente”) e la lapidaria risposta della signora: “… purtroppo io ne sono consapevole …. chi dovrebbe prendere consapevolezza invece sembra voler sdrammatizzare… non ne usciremo mai così”.

Potrei fermarmi qui.

La lapidaria e fulminante risposta della donna sarebbe sufficiente per capire “in che mani” sta Collepasso.

Mi è doverosa, però, una considerazione.

Cosa c’è da aspettarsi dal “SiSc” Menozzi, capo di un’Amministrazione fascio-leghista e “diviso” tra il suo (indegno) ruolo istituzionale di sindaco, che lo obbligano ad un minimo di “contegno”, e la sua appartenenza ad un partito postfascista, populista, trumpiano e di estrema destra che annovera nel suo seno tanti negazionisti, antimask, antivax, “untori” vari e “compagnia cantando”?!?

… come si dice… “’na botta alla utte…’n’addhra allu tampagnu”: una alla sua “utte” di prebende e indennità che lo “ingrassano”, ma talora “lu ‘mbrillane”… e l’altra “allu tampagnu” che, “battendo” sui social, gli permette di creare confusione, “buttare fumo” e “coprire” e nascondere la verità… cercando, al contempo, di assopire, sdrammatizzare, ridimensionare, minimizzare l’ormai drammatico fenomeno della pandemia anche a Collepasso.

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Per la cronaca: nella prima fase della pandemia (marzo-settembre) il nostro Comune ha avuto solo 3-4 casi di “covid-positivi”; in questa seconda fase (da ottobre ad oggi), invece, decine e decine, tanto da raggiungere al 22 gennaio la ragguardevole cifra totale di ben 74 cittadine e cittadini infettati dal virus, di cui 23 solo questa settimana.

Un dato preoccupante, di cui proprio il “primo cittadino-menozzi chiamatime” sembra non accorgersi!

Mi viene un dubbio… che “sotto sotto” il soggetto sia un “negazionista”, vista anche l’inerzia e la passività della sua azione amministrativa per contrastare il diffondersi del virus nel Comune di cui è sindaco?!?

Il dubbio è legittimo… anche perché per lui la parola “coronavirus” ha un “doppio” e “distinto” significato… la “corona” per sé… il “virus” per gli altri!


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Pantaleo Gianfreda