I “prati verdi” di Collepasso e la “sorpresa Tari” per il 2019 (costerà 50 euro in più a famiglia)

4 Aprile 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il “prato verde” antistante l’attuale sede della Scuola materna

C’è un grande prato verde dove nascono speranze…”, canta dal lontano 1967 Gianni Morandi.

A Collepasso ci sono dappertutto “prati verdi” (le “speranze”, per la verità, sono ormai morte da un pezzo!). Sono quasi in ogni strada e angolo, lungo e sui marciapiedi, nei giardini delle scuole, al centro e in periferia.

Dove meno te l’aspetti c’è un “prato verde” con erbe di ogni specie… zzanguni, cicureddhre, cardisanti, cavolacci, spruscini, pastanache (o ‘nfilabrufichi), caruzzitule, marve e tante altre varietà in fiore, che in questo periodo sembrano un Grasso tripudio di verde e colori al sindaco e alla sua dama all’Ambiente, che dimostrano così tanta sensibilità e rispetto per la natura da non osare toccare nemmeno una margheritina!

Se poi in quei “prati verdi” si annidano sporcizia, mozziconi, cartacce, plastiche, animali e loro deiezioni, rifiuti di ogni genere, ecc. ecc.… suvvia… qualche “piccolo sacrificio” bisogna pur farlo!

Se poi la tassa sui rifiuti (Tari) costerà quest’anno 110mila euro in più (circa € 50 per famiglia) rispetto all’anno precedente (il gettito era già di € 971.950) per volontà di “zzanguni” e “pastanache” vari… che importa!… il piacere di così tanto verde vale pure “un’altro sacrificio”, come scrive con un apostrofo di troppo il prof. Menozzi… perché, non dimentichiamolo, c’è sempre “un apostrofo rosa tra le parole t’amo”… e il nostro sindaco e la sua Rosa ci “amano” tanto da permetterci di godere di “queste belle d’erbe famiglie (e d’animali)” che non devono nemmeno essere scalfite da spazzatrici meccaniche.

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Eh, sì… perché i due “spazzamenti meccanizzati” per le periferie e uno per il centro previsti ogni settimana (e mai fatti) dal “nuovo” servizio partito il 21 gennaio scorso, potrebbero arrecare danno ai “prati verdi”!!! Non sia mai che disturbino o persino osino sradicare qualche zzangone o cicureddhra o cardisantu o ‘nfilabrufichi e caruzzitule varie!

Alcuni cittadini mi sollecitano da tempo a denunciare questa situazione “infestante” e il più generale stato di sporcizia del paese, nonostante il “nuovo servizio”, esprimendo delusione e rabbia. Le foto che pubblico danno solo una pallida ed emblematica idea dell’attuale stato, considerato che tanti zelanti cittadini provvedono in proprio a ripulire gli spazi antistanti le proprie abitazioni dalle erbe infestanti. Personalmente non mi indigno ormai più di tanto per questi “beati” amministratori… pareddhri, iddhi ssu’ tuttu!… meglio (sor)ridere! Chissà che, come dicevano gli antichi romani, “ridendo castigat mores”… che più o meno significa che i (cattivi) costumi si correggono (e si reprimono) (sor)ridendo e mettendo alla berlina i responsabili.

Capiranno?!? Provvedano al più presto a ripulire il paese da erbacce e sporcizia varie e facciano rispettare il nuovo contratto Rsu, che non prevede solo la raccolta differenziata spinta, ma anche interventi settimanali di “spazzamento meccanizzato” delle periferie e del centro del paese, oltre a quello per il mercato settimanale (cliccare e leggere relazione Rsu).

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I cittadini stanno dimostrando egregiamente e responsabilmente di saper “fare la differenziata”, che dovrebbe comportare una riduzione dei costi e meno tasse… i nostri amati amministratori, invece, non solo aumentano la Tari, costringendo ogni famiglia a pagare mediamente quest’anno circa 50 euro in più, ma continuano imperterriti a lasciare sporco il paese e rimanere gli ultimi, imperturbabili e indifferenti “indifferenziati”!!!

Pantaleo Gianfreda

Post scriptum

Chissà se dopo la conferenza dei Carabinieri dell’altra sera presso l’Auditorium scolastico, in cui il cap. Errico, Comandante della Compagnia di Casarano, ha sollecitato il sindaco ad installare “fototrappole” per combattere il dilagante fenomeno di abbandono dei rifiuti nelle campagne (così come ho proposto in un precedente articolo), Menozzi si decide finalmente a dar credito almeno all’ottimo Ufficiale dei Carabinieri invece di emanare ridicole ordinanze, che prevedono per gli “sporcaccioni” improbabili ammende, che, conoscendo “l’andazzo” della corte “paolina”, si sa come vanno a finire!


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Pantaleo Gianfreda