L’“irrisolto nodo” del Parco Bosco. Anche quest’anno la sceneggiata “ecologica” degli amministratori

10 Maggio 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Nella mattinata di sabato 11 maggio si ripete presso il Parco Bosco la rituale e annuale “sceneggiata” degli amministratori con “falce” (…e il “martello” per le loro teste dure) per ripulire una tantum (che non significa “una volta ogni tanto”, ma semplicemente “per una volta soltanto”) il povero, negletto e martoriato bosco.

Dalla “Maratona ambientale ed ecologica” dello scorso anno alla “Giornata ecologica” di quest’anno… assisteremo alle solite passerelle di selfie, foto di gruppo e inverosimili scene bucoliche ad uso e consumo di facebook e chat whatsapp per sindaco, assessori e consiglieri.

Eh, sì… perché l’interesse degli amministratori per il nostro amato e malandato Parco Bosco dura giusto qualche ora nel corso dell’anno… poi “l’oblio”!

Ricordate la pretenziosa “Maratona ambientale ed ecologica” dello scorso anno? Dopo tanti slogan, sceneggiate, passerelle, selfie, foto che immortalavano i nostri “eroi” intenti a scopare, pulire e “posare”, cosa rimase dell’allora decantato “spirito del bosco” o cosa si fece poi, come pomposamente scrisse qualche amministratore, per “rendere ancora più bello e accogliente il “nostro” Parco Bosco”?!?

Nulla… anzi, mai come in questi dodici mesi il Bosco è rimasto in balia di se stesso, abbandonato, incustodito, sporco, con alberi sovrappeso e tronchi spezzati, vegetazione che ha invaso e sta rovinando tutti i viali, giochi “aerei” pomposamente reclamizzati e mai utilizzati perché “non vi sono le condizioni di sicurezza”, lampioni divelti e fili elettrici scoperti, muri di cinta cadenti e tondini di ferro sporgenti, cordoli delle aiuole eternamente divelti, vetri rotti e lordure varie sparsi qua e là. 

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Per i pochi viandanti amanti di quell’autentico tesoro ambientale diventa persino pericoloso passeggiare per i viali.

La smettessero una volta per tutte i nostri amministratori con queste periodiche ed autentiche buffonate e cercassero seriamente di dare al Parco Bosco una degna e definitiva sistemazione!

Si suppone che dopo la sabatica “scopatina” amministrativa il Bosco sarà finalmente riaperto al pubblico, ma non risulta che l’Amministrazione ne abbia ancora affidato la gestione, la custodia e la periodica pulizia a qualche associazione o società o persona fisica. Come si fa a riaprire e poi lasciare un bene così prezioso in balia di se stesso?!? 

Certo non c’è da meravigliarsi di amministratori che intendono l’ecologia solo come “eco” del niente che rimbomba nelle loro “zucche vuote”, considerato lo stato di sporcizia del paese, le erbacce, le cartacce e le porcherie varie che infestano tutto l’abitato, oltre i mancati e seri interventi per reprimere l’abbandono di rifiuti nelle campagne… e quest’anno hanno avuto persino l’ardire di invitare i ragazzi delle scuole! Come si giustificheranno Menozzi e i suoi  selfisti fascioleghisti con i ragazzi per lo sfacelo “ecologico” del Bosco e dell’intero  paese?!?

Quello, però, che fa più rabbia è la persistente scarsa considerazione non solo per il potenziale ambientale, culturale, educativo, ma anche economico che quel “tesoro” potrebbe rappresentare per la nostra comunità.

Chi impedisce all’Amministrazione di attingere, ad esempio, dai fondi comunitari dei Piani Operativi Regionali – così generosi e abbondanti di finanziamenti per l’ambiente, il turismo e la valorizzazione di parchi comunali – per un intervento serio e radicale teso alla definitiva sistemazione e all’ottimale fruizione del Parco Bosco? Chi impedisce, come da anni vado proponendo, di prevedere e progettare, tra gli altri interventi, un punto di enogastronomia con servizio di bevande e piatti tipici (e pizze), ampliando in giusta misura l’attuale e minuscolo locale, che dispone di un notevole spazio antistante?!?

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Immaginate se all’interno di quel meraviglioso Parco Bosco fosse in funzione un ristorante… quante persone sarebbero pronte a consumare un pasto o una pizza, soprattutto in primavera-estate, nella frescura del bosco… quanti turisti accorrerebbero per gustare delizie enogastronomiche nella tranquillità e nella fresca aria di quel verde prezioso… quante aziende sarebbero pronte ad assumerne la gestione, con introiti anche per il Comune e risolvendo al contempo l’annoso problema della cura e custodia della struttura?!?

È mai possibile che non si sfrutti adeguatamente una ricchezza che tutti ci invidiano e si lasci nell’abbandono e nell’oblio lo storico e residuale Bosco di Collepasso, che secondo un documento dell’aprile-maggio 1692 redatto dal Regio Tavolario Gennaro Sacco, era esteso “moja 88” (corrispondenti a 29 ettari), poi ridotti a 14 ettari ed oggi, grazie alla speculazione edilizia degli antenati e amici di Menozzi, solo a due?!? Che qualcuno stia pensando scientemente di mandare “alla malora” il Bosco per motivi reconditi e ignobili?!?

Se così non è, come mi auguro, l’Amministrazione ha in mano tutti gli strumenti e le potenzialità finanziarie per dare al Parco Bosco una definitiva sistemazione e un’ottimale fruizione… smettendola una volta per tutte con le annuali e inutili buffonate di “giornate ecologiche” che durano il tempo di un selfie!

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda
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