… solo due “geni” come Menozzi e Felline potevano “asfaltare” via De André!

19 Luglio 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Via De André come si presenta oggi (in primo piano l’immobile di proprietà del sindaco)

Il titolo e la relativa foto sarebbero forse sufficienti a spiegare lo sconcerto provocato tra tanti cittadini da quella nera “striscia di asfalto” con cui è stata ricoperta oggi la “stradina dell’Orologio” dedicata al grande cantautore italiano.

Un vero “pugno nell’occhio”!

Solo due “geni” come il sindaco Menozzi e l’assessore ai Lavori Pubblici Felline potevano, infatti, pensare di asfaltare (invece di risistemare come era prima) via Fabrizio De André.

Se fosse ancora vivo, non so con quali parole o canzoni (meglio, canzonature) il grande cantautore “asfalterebbe” i due in(s)ani soggetti…

Da quando il “ricco epulone” Menozzi (o chi per lui in famiglia) ha acquistato anche (tra i vari immobili degli ultimi anni) una vecchia abitazione su via De André (ang. via C. Alberti) e sta realizzando da tempo infiniti lavori di ristrutturazione… quella povera stradina non ha più pace.

Il “binario” dell’autunno scorso

Tutti ricordano il “binario” d’asfalto realizzato nello scorso autunno a seguito di lavori commissionati dall’Amministrazione (l’adeguamento della linea elettrica e l’installazione di nuovi lampioni pare sia costato 9.000 euro), forse per il “belvedere” e il “benvenuto” al nuovo proprietario. Tutti eravamo, però, convinti che la stradina sarebbe stata ripristinata nel caratteristico stato precedente. Ci sbagliavamo. Ed oggi abbiamo quest’altra “schifezza” partorita da amministratori, che otto anni fa, dall’opposizione, contestarono duramente (e puerilmente) la decisione di intitolare quella strada al grande Faber.

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Nel 2010, infatti, l’Amministrazione di cui ero parte accolse con favore una petizione firmata da tanti cittadini (promotore Faber Santommo; tra i firmatari anche don Celestino) di dedicare una strada a De André. La scelta cadde sulla “stradina dell’Orologio”, la più adatta ad un simile personaggio e accessibile solo ai pedoni, che venne “ridisegnata” e “antichizzata”.

Domenica 1° agosto 2010 ci fu l’inaugurazione. Dori Ghezzi, vedova del cantautore, mandò un bel messaggio e la serata si concluse con un bellissimo concerto dei “Papaveri Rossi”, una De André cover band, con grande emozione e coinvolgimento di pubblico.

Pochi, però, ricordano che due giorni prima di quella data i consiglieri comunali di opposizione Luigi Felline e Paolo Menozzi (insieme a Salvatore Perrone e Marta Sindaco) avevano presentato un’interrogazione “a tutto il mondo” per contestare la decisione di cambiare denominazione a quella via (si chiamava III Novembre) e intitolarla a De André. Tra le tante sciocchezze, arrivarono persino a scrivere che “la ridenominazione di tale strada potrebbe essere considerata come un’offesa ai collepassesi caduti …” (!!!) … come se non ci fossero già una via IV Novembre e tante altre denominazioni stradali sufficienti a ricordarci le stragi della Prima Guerra mondiale in cui perirono tanti innocenti giovani e non fosse, invece, necessario educare oggi i giovani alla Pace e alla condanna di ogni guerra, come ci insegna De André.

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Insomma… per farla breve… hanno violato e deturpato una caratteristica stradina di Collepasso per una postuma vendetta politica… con il loro insano atto stanno cercando di smantellare (ma lo fanno già da tempo) senza pudore né ritegno i profondi valori di umanità e pace che rappresentano Fabrizio De André, le sue poesie, le sue canzoni… tra non molto cercheranno forse di cambiare persino il nome della strada!

In previsione di quest’ultimo “(in)fausto” evento propongo già sin d’ora di dedicare la strada ai viventi ed illustri concittadini Paolo Menozzi e Luigi Felline (un lato all’uno, un lato all’altro) “geni di Collepasso”.

Pantaleo Gianfreda


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