“Il Contestatore”, nuovo periodico collepassese diretto da Lucio Russo

28 Ottobre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda

È stato diffuso in data odierna (domenica 28 ottobre) il primo numero di un nuovo periodico locale dal titolo “il Contestatore”, edito, diretto e scritto da Lucio Russo, “delizia e croce” di tanti collepassesi (soprattutto giovani), che si propone di smuovere un po’ le acque dello stanco scenario politico-amministrativo del nostro Comune.

In questo primo numero Lucio pubblica e riprende in gran parte fatti e foto già riportati da questo sito (la “vicenda Giustizieri”, il recente incendio dell’auto di un poliziotto, le assenze della consigliera Rigliaco, la situazione di alcune opere pubbliche e di alcune strutture comunali, l’emergenza inquinamento, ecc. ecc.).

Lucio in piazza con il suo giornale

Interessante l’editoriale di presentazione. Lucio promette “un giornale di inchieste, di cronaca, di politica e di informazioni militari” (!!!) e prosegue: “A Collepasso alcuni politici si stanno affannando a descrivere un paese che non c’è, descrivendo una situazione sociale, politica, economica e della sicurezza pubblica in maniera distorta. Nel nostro paese ci sono molti problemi, che la classe politica è incapace a risolvere…. Eppure personaggi come Gino Mastria, assessore, Menozzi, sindaco, Felline, assessore, e compagnia bella, raccontano e presentano il paese come se si abitasse nel Paese di Alice delle Meraviglie, la realtà è molto diversa…”. Lancia poi una “stoccata” alle minoranze,  chiedendosi “dov’è finita la minoranza o opposizione a Collepasso”, che, a suo parere (e a parere di tanti), “sembra sparita oppure convivente o complice di questa maggioranza che stà mal governando il paese. Eppure argomenti non mancano per chi vuole opporsi al malgoverno e alla mal politica”. Conclude, infine, promettendo: “Parleremo nei prossimi numeri, di chi davvero detiene e gestisce il potere nel nostro paese, denunciando con inchieste i poteri occulti e gli affari sporchi che si compiono ai danni dei cittadini Collepassesi”.

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Al di là della provenienza politica o ideologica (e quella di Lucio è mille miglia lontana dalla mia), va indubbiamente apprezzato e incoraggiato ogni tentativo volto a smuovere le acque “chete e limacciose” in cui il nostro Comune sembra inesorabilmente destinato ad affondare in questa retriva, molle e inconcludente “era menozziana”.

Un consiglio finale al neodirettore Russo: curi meglio la lingua italiana e la grammatica e nel prossimo numero ci fornisca anche alcune “primizie”… per il resto, “in bocca al lupo”, Lucio!

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