Amministrazione omissiva e latitante: un anno per (non) chiudere una pericolosa buca sull’uscio di casa di una cittadina

8 Gennaio 2016 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La "buca" aperta (e mai chiusa) da un anno

La “buca” aperta (e mai chiusa) da un anno

Mi capita spesso, com’è naturale, di essere fermato da cittadini che mi espongono le loro doglianze per torti – veri o presunti – subiti dall’Amministrazione comunale. Le doglianze riguardano parimenti amministratori e uffici: per i primi, Menozzi primeggia su tutti, dato il suo ruolo; per i secondi, l’Ufficio Tecnico comunale (e il suo Responsabile) conquista di gran lunga la non invidiabile posizione di “maglia nera”.
In questa Amministrazione i diritti dei cittadini sembrano non avere udienza e vengono sempre più ignorate le basilari norme riguardanti tali diritti, in particolare quelle previste dalla legge 241/90. Un piccolo esempio: le norme (legislative e regolamentari) impongono tempi precisi per ogni procedimento e atto amministrativo (dalla risposta ad una semplice lettera di un cittadino al sindaco o agli uffici sino al rilascio di un permesso di costruire, ecc., ecc.). Quanti ne rispetta l’Amministrazione di Collepasso?!? Pochi o nessuno!
L’attuale Amministrazione ha rappresentato, in questi cinque anni, una clamorosa (e scandalosa) regressione culturale e politica sul terreno della trasparenza degli atti e dei comportamenti amministrativi verso i cittadini. Per gli attuali amministratori, piuttosto digiuni di cultura amministrativa, non esiste il principio del “diritto” del cittadino, come sancisce la legge, ma quello del “favore” verso il cittadino, secondo antiche e deprecabili (oltre che illegali) consuetudini clientelari: se non si è “amico” o “amico degli amici”, bisogna “sudare” per ottenere i propri diritti.
Espongo un fatto emblematico riguardante una cittadina di Collepasso, che, incontrandomi casualmente, mi riferisce quanto capitatole. Da oltre un anno, sul ciglio stradale prospiciente e adiacente l’uscio della sua abitazione, si è formata una buca. Segnala il problema all’Amministrazione. Riceve assicurazioni. Puntualmente disattese. Viste inutili le segnalazioni orali, nello scorso aprile “mette nero su bianco” e inoltra una comunicazione scritta. Chiede la sistemazione della buca, che rappresenta un pericolo per sé e per gli altri. Nessuno si degna di rispondere, come prevede la legge. La signora, convinta dei suoi diritti e, di converso, del dovere dell’Amministrazione di intervenire, ritorna altre volte in Municipio per sollecitare l’intervento del Comune. Invano. Ogni volta riceve assicurazioni e risposte diverse. Anche ieri la signora ritorna in Municipio. Con il solito risultato. Solite parole e solite promesse. E’ amareggiata. Si sente presa in giro. E’ giustamente arrabbiata. Esasperata, decide di chiamare un fotografo per documentare la situazione e avviare un possibile contenzioso legale con l’Amministrazione. La mancata risposta alla sua lettera e il mancato intervento prefigurano chiare omissioni di atti di ufficio (ed altro).
E’ mai possibile che per sistemare (anzi, per non sistemare) una pericolsa buca ci voglia un anno?!?
E’ possibile che in un anno Menozzi non riesca ad acquistare due sacchetti di catrame per coprire la buca?!?
E’ mai possibile che con questi amministratori bisogna fare causa al Comune (tanto… mica pagano loro!!!) per ottenere persino il soddisfacimento di un proprio minimale diritto?!?
Vicende come questa sono “di casa” nell’”era Menozzi”. E sono tante.
Ho sentito il dovere di esporre questa vicenda, tra le tantissime, perché la ritengo emblematica del poco rispetto che l’Amministrazione nutre verso i cittadini! Ritengo aberrante che un sindaco approfitti platealmente, in questo caso, dell’oggettivo stato di debolezza della signora (sola e vedova) per calpestare i suoi diritti, sottovalutando la sua tenacia (e quella di tutte le donne), non avendo nemmeno il buon senso di capire che proprio quello stato avrebbe richiesto un minimo di sensibilità ed un immediato intervento!

La situazione all'incrocio di via Roma-via Dabormida

La situazione all’incrocio di via Roma-via Dabormida

Colgo l’occasione per segnalare pubblicamente anche un’altra (tra le tantissime) situazione. Nota a tutti. Eccetto agli amministratori. Questa è plateale perché si verifica proprio su via Roma, una delle strade più trafficate di Collepasso, all’incrocio con via Dabormida. Dopo il solito “lavoro da cani”, che nessuno mai controlla, permane da giorni sul tappeto stradale un’ampia “chiazza” bucherellata, mai coperta. In particolare, una pericolosa buca, posta proprio sul tragitto delle automobili, costringe gli automobilisti a fare lo slalom per evitarla ed evitare danni alla propria automobile. Con il rischio evidente di “scontrarsi” con chi proviene dal lato opposto e con grave pericolo per l’incolumità pubblica.
Riuscirà Menozzi a “svegliarsi” in questi suoi ultimi mesi amministrativi ed intervenire immediatamente?!?

Particolare della macroscopica buca sua via Roma

Particolare della macroscopica buca sua via Roma


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Pantaleo Gianfreda
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