Palazzetto dello Sport: una “velina” informativa
20 Aprile 2011Spread the love
Le solite manipolazioni diffuse dai soliti bugiardi e manipolatori di professione
Leggendo in queste ore alcuni siti locali di informazione si rimane quantomeno sbalorditi dall’incredibile faccia tosta di qualcuno nel diffondere notizie incredibili, tendenziose, manipolatrici, se non addirittura false.
Circa l’odierna cerimonia della posa della prima pietra del Palazzetto dello Sport, leggiamo una delle “veline” direttamente o indirettamente diffuse dai soliti manipolatori di professione (come il noto ex sindaco, e ormai, grazie a Dio!, quasi ex consigliere comunale Salvatore Perrone, attualmente “improduttivo” assessore provinciale), che, con la solita faccia tosta, cercano di assegnarsi persino il merito della realizzazione dell’opera.
Nell’odierna “velina” si legge, tra l’altro: “Si avvia così la costruzione di un nuovo impianto sportivo (cofinanziato dalla Provincia di Lecce), con oltre 400 posti a sedere, polifunzionale per basket e pallavolo, che servirà il sud Salento. L’opera è stata voluta sin dal 2004 dall’allora sindaco di Collepasso e consigliere provinciale Salvatore Perrone, oggi assessore alle Attività Produttive della Provincia di Lecce, che sarà presente alla cerimonia insieme al presidente Antonio Gabellone. Nel 2010 l’Amministrazione Gabellone ha confermato la volontà di collaborare alla sua realizzazione con 150mila euro di cofinanziamento, con mutuo restante a carico del Comune di Collepasso (600mila euro)”.
Per la cronaca, al momento basta solo ricordare che nel Consiglio comunale del 1° luglio 2009, che approvò il progetto preliminare del Palazzetto dello Sport in variante al Programma di Fabbricazione, integrando il programma triennale delle Opere Pubbliche 2009/2011, votarono a favore solo i consiglieri di maggioranza e un solo consigliere di opposizione (Felline), mentre tutti gli altri consiglieri di opposizione si astennero (meglio “furono costretti” ad astenersi, date la valenza dell’opera e la presenza di tanti cittadini), dopo aver inutilmente cercato di far saltare il Consiglio comunale e aver posto, in sede di discussione consiliare, tanti sofismi, pretesti interdittivi e questioni formali per rinviare la discussione dell’argomento…
Che faccia tosta!
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