“Vicenda rondò”: nuovo “giallo”, nuova ditta e nuovo appalto per € 205.666,07. Previsti altri quattro mesi di lavori

27 Febbraio 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il “rondò infinito” si arricchisce di un nuovo ed inquietante capitolo. Un vero e proprio “giallo”.

I lavori, secondo quanto comunicato alla Prefettura dalla stessa Provincia, si sarebbero dovuti concludere entro febbraio. Febbraio è “agli sgoccioli”. Ed anche il carnevale… ma le “carnevalate” continuano!

Per avere indizi su questo nuovo “giallo”, che fa sprofondare la Provincia nel “rosso” della vergogna, bisogna iniziare con l’“indagare” all’interno dell’area dei lavori. Addossato alle pareti dello scavo, c’è un cartello seminascosto, mimetizzato tra plastica, substrati di roccia e di terra rossa e ciuffi d’erba. Forse per essere invisibile ad occhi indiscreti. Certamente non visibile né leggibile da alcuno.

Si tratta di un “cartello di cantiere”, la cui visione lascia basiti. Si legge:

Oggetto: Lavori di manutenzione lungo l’itinerario Maglie-Gallipoli

Notifica preliminare: in data 16 febbraio 2017, prot. n° 8170

Importo contratto: € 173.894,30

Oneri per la sicurezza: € 3.210,00

Costo della manodopera: € 28.561,77

Impresa esecutrice: SME Strade s.r.l. Copertino

Totale dei nuovi lavori appaltati: € 205.666,07.

Ancora altri soldi pubblici – mi sono chiesto incredulo nel leggere il cartello – … o sarà uno scherzo di Carnevale?!?”. Che fine hanno fatto i precedenti € 722.443,30 aggiudicati nel 2011?!? Mistero fitto!

Con questi altri 200mila euro, si arriva ormai al milione netto per uno schifo (perché, a detta di tutti, tale appare il tracciato che si sta realizzando) di rotatoria, che ha provocato e provoca disagi, proteste e incidenti, oltre gli incalcolabili danni economici per le aziende. Senza dimenticare € 30/40.000 già spesi in più per realizzare lo scempio dell’abbattimento e arretramento dello storico portale e del muro della masseria!

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Piuttosto incredulo, riesco a scovare, dopo alcune ricerche web, congrua documentazione per la soluzione del “giallo”. Vengo così a conoscenza che il 25 agosto 2015 la Provincia ha indetto un “Bando di incanto pubblico” per l’appalto di “Lavori di manutenzione lungo l’itinerario Maglie-Gallipoli … per un importo complessivo di € 293.755,47” (poi appaltati per € 205.666,07), “in attuazione della Determina Dirigenziale n. 1293 del 24.07.2015”.

Mi assale la sensazione che si voglia nascondere qualcosa. Un’impressione rafforzata da quel “cartello di cantiere” occultato illegittimamente all’interno dell’area dei lavori, mentre per legge deve essere esposto all’esterno, e carente di elementi essenziali previsti da una circolare ministeriale (LL.PP. n. 1729/UL del 1990). Questa impone che il “cartello” deve essere collocato (nelle dimensioni minime di m. 2×1) in sito ben visibile e che, quando il cantiere ha “rilevante sviluppo dimensionale” (come nel nostro caso), devono essere installati più cartelli. Impone, inoltre, che debba riportare la “data contrattuale di inizio e termine dell’opera”, che manca nel cartello. Come mai?!? Basta leggere il bando per capire l’imbarazzo della Provincia: “I lavori avranno una durata di 120 (centoventi) giorni…”.

Pertanto, la Provincia ha preso ancora tre/quattro mesi per la fine dei lavori (oltretutto, dopo il 4 giugno 2017 non sarà più possibile alcuna proroga), ma nessuno ha mai informato di questo i cittadini (i sindaci dei Comuni di Collepasso e Casarano ne erano a conoscenza?!?).

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L’imbarazzo, poi, addirittura “tracima” dalla lettura della Determina Dirigenziale n. 133 del 24.05.2015, che giustifica l’intervento tipizzandolo come “lavori di manutenzione” (leggi D.D. 133_24.7.15)!!!

Dopo aver esaurito le notevoli risorse finanziarie del progetto (€ 722.443,30), il Dirigente del Servizio Viabilità – in quel periodo ancora il “noto” Zampino -, nel cercare di giustificare l’approvazione di risorse aggiuntive e la necessità di un nuovo bando, scrive: “alcuni tratti dell’arteria interessata hanno bisogno di una adeguata manutenzione del piano viabile…; l’intervento in oggetto riguarda, in linea generale, la manutenzione della Strada Provinciale n° 361 “di Parabita” e dell’itinerario Maglie-Gallipoli”, aggiungendo, altresì, che “i lavori riguardano esclusivamente la sede stradale esistente e costituiscono manutenzione di tipo non strutturale della rete viaria provinciale” (notate la “leziosità” della formale “strutturazione” dell’atto dirigenziale). In altre parole: le strade prima “si manutengono” e poi si costruiscono… oppure, come nel nostro caso, si fa stendere il primo strato di asfalto ad un’azienda, poi il secondo ad un’altra e si fa passare quest’ultimo intervento come “manutenzione”! Una “geniale” trovata per giustificare un altro incredibile spreco di risorse pubbliche, per cui (naturalmente) non pagherà mai nessuno.

Comunque, fate quello che volete… tanto le finte opposizioni sono occupate in tutt’altro e la Magistratura ha cose “molto più serie” cui pensare… ma, per favore, finite presto ‘sti maledetti lavori!

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Pantaleo Gianfreda


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