Emergenza Covid: preoccupazione diffusa. Dovere di trasparenza e chiarezza nell’informazione comunale

21 Novembre 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Salento, il giorno più nero: 172 positivi. Mortalità più alta”: così il Nuovo Quotidiano di Puglia, nell’edizione di Lecce, titola oggi l’articolo sulla diffusione del Covid-19 nella nostra provincia, sino a pochi giorni la meno colpita dell’intera Puglia.

Anche Collepasso sta risentendo in modo preoccupante della diffusione del virus, che vede ad oggi 12 “positivi”, almeno secondo i dati ufficiali diffusi in tarda mattina dal sindaco, ma già noti tramite i giornali odierni.

Collepasso è ancora al di sotto della media provinciale nell’incidenza virale, che è di 2,6 ogni mille abitanti: la media del nostro Comune è 2,1 (a Taurisano, centro di un pesante focolaio, la media massima con 17,5).

Dati che ci devono, comunque, far preoccupare e riflettere, cercando di intensificare ancor di più il rispetto delle prescrizioni da parte di ognuno di noi e il controllo pubblico perché le regole vengano rispettate.

C’è, però, un aspetto particolare, che ho il dovere di rilevare, seppur con prudenza e rispetto, considerato che tra ieri e l’altro ieri alcuni cittadini mi hanno telefonato o incontrato per espormi alcune delicate situazioni ed esprimere la diffusa preoccupazione che si sta diffondendo nel paese dopo il contagio di un amministratore.

Non riporto certamente quello che mi viene riferito né farò nomi o “sparerò a zero”, nonostante alcune evidenti anomalie, in una situazione che dovrebbe vedere tutta la comunità unita nel fronteggiare un terribile virus, che solo idioti e pazzi continuano a negare.

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Io credo che per evitare il diffondersi di “voci” incontrollate, che rischiano di creare panico tra la popolazione, il sindaco abbia il dovere della chiarezza e della trasparenza nell’informazione, di far conoscere quali iniziative abbia intrapreso a tutela dei dipendenti (e degli stessi amministratori) e, indirettamente, a tutela di tutti cittadini, che per varie necessità sono obbligati a recarsi al Comune. Spiace che non lo abbia fatto e, nei limiti delle notizie fornitemi (e accertate), lo faccio in sua vece, nel rigoroso rispetto delle persone e della privacy.

Devo, intanto, esprimere un pubblico apprezzamento all’assessora Gabriella Marra, che ha sentito il dovere ed ha avuto il coraggio di smentire le “voci” che la riguardavano e diffuso una dichiarazione pubblica sul suo profilo facebook, in cui ha scritto: “Ci tengo a rassicurare tutti sul mio ottimo stato di salute nonché della negatività certificata da ben due tamponi eseguiti in laboratori differenti”.

Cosa aspettano gli altri amministratori a fare altrettanto o il sindaco a diramare un comunicato ufficiale in cui chiarisca come “stanno le cose”?!?

Anche perché, da notizie ufficiose assunte, sono stati fatti nei giorni scorsi ben trenta tamponi su dipendenti e amministratori (e saranno ripetuti nei prossimi giorni) e tutti, eccetto una dipendente, sono risultati “negativi” al virus.

Scrivo questo, da una parte, per tranquillizzare l’opinione pubblica e tentare di fermare le “voci” e, dall’altra, per invitare il sindaco al dovere della chiarezza e della trasparenza massime nell’informare sempre e correttamente i cittadini.

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Per evitare pettegolezzi e voci incontrollate il Comune ha il sacrosanto dovere, nella persona del suo massimo rappresentante, di dire sempre “le cose come stanno”, soprattutto quando le “voci” riguardano (a torto o a ragione) rappresentanti della Pubblica Amministrazione. Mi auguro che lo faccia e, al contempo, metta in atto ferme misure preventive e repressive per evitare o contenere il diffondersi del virus.

Auguro, al contempo, forza, coraggio, solidarietà e pronta guarigione a tutti coloro che sono stati “aggrediti” dal virus e ai loro familiari… e, mi raccomando… stiamo il più possibile a casa e, quando siamo fuori, “mascherina e distanziamento”!!!

Pantaleo Gianfreda


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