Giovedì 14 dicembre, ore 18.00, Palazzo baronale, presentazione libro “I tabacchi orientali del Salento” di Salvatore Colazzo

12 Dicembre 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Giovedì 14 dicembre, alle ore 18.00, presso il Palazzo baronale, presentazione del libro “I tabacchi orientali del Salento, quattro storie e loro dintorni” di Salvatore Colazzo, Agronomo e titolare della “Salco Erbe”, piccola azienda che confeziona erbe aromatiche.

L’incontro è promosso da  Gruppo Trekking Collepasso, Comune di Collepasso e Provincia di Lecce.

Modera Antonio De Matteis, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

In apertura dei lavori saluti del sindaco Paolo Menozzi.

Il libro verrà presentato da Mario Toma, deputato PCI e membro della Commissione Agricoltura della Camera nella IX e X Legislatura (1983-1991), e Cesare Distante, Giudice Tributario, i quali dialogheranno con l’Autore.

Il libro affronta certamente le tematiche legate allo sviluppo e al declino di una coltura che è stata fondamentale per l’agricoltura e l’intera economia salentina in quasi tutto il secolo scorso. Nel Salento, a causa della scarsa disponibilità di acqua e delle sue caratteristiche pedoclimatiche, divenne prevalente la coltivazione delle tre varietà levantine (o orientali) Erzegovina, Perustitza, Xanty Yakà, che vide impegnate migliaia e migliaia di famiglie contadine, in particolare piccoli proprietari e coloni.

Collepasso fu uno dei maggiori e più importanti centri di produzione di tabacco della provincia. Per decenni questa coltura fu fondamentale e determinante per la vita e l’economia del paese. Nel corso dell’estate, tutte le strade di Collepasso erano “invase” dai “tiraletti” (telai) per l’essiccazione al sole delle “corde”, che contenevano le foglie di tabacco “infilzate” manualmente nello spago con le “cuceddhre” (solo verso gli anni ’70-’80 vennero introdotte piccole macchine meccaniche artigianali “infilzatrici”). Impegnati a “’nfilare tabaccu” (ma anche nella raccolta) erano tutti i componenti del nucleo familiare, dai più piccoli ai più anziani.

LEGGI ANCHE  Domenica 23 giugno, ore 20.00, piazza Dante, Grest 2013, Parco gonfiabili con calcio saponato e calcio balilla umano

Per decenni la trasformazione del prodotto venne curata da concessionari privati che operavano in regime di monopolio. La prima cooperativa per la coltivazione e lavorazione dei tabacchi levantini fu promossa a Tricase nel dicembre 1902 dall’on. Codacci-Pisanelli, denominata “Consorzio Agrario del Capo di Leuca” e poi A.C.A.I.T. (“Azienda Cooperativa Agricola Industriale di Tricase”). Negli anni ’60-’70 del ‘900, in seguito alla liberalizzazione della coltura da parte della Comunità europea, sorsero poi altre importanti cooperative. Tra le più significative, la U.Ta.S., La Contadina, Convegno, Constacotra (un consorzio di cooperative tabacchicole che aveva un magazzino di trasformazione anche a Collepasso) ed altre, travolte alla fine degli anni ’90 dalla crisi della tabacchicoltura. La Comunità europea decise, infatti, di eliminare progressivamente il sostegno alla produzione con una graduale eliminazione degli aiuti, decretando in tal modo l’estinzione della tabacchicoltura salentina e chiudendo un’importante fase della storia sociale ed economica del Salento (e, soprattutto, di Collepasso).

La storia del tabacco segna l’intero Novecento salentino (e collepassese) ed è storia di sudore e sangue, sacrifici e sfruttamenti, lotte sindacali, ribellioni, cultura e canzoni popolari (per tutte, la celebre “Fimmene fimmene ca sciati allu tabaccu…”). E’ anche storia di emancipazione sociale ed economica di intere generazioni di contadini e di tabacchine, che con la coltivazione e la trasformazione del tabacco hanno vissuto vite dignitose, maturato assistenze e pensioni, costruito case, istruito i figli.

LEGGI ANCHE  Report Asl: 3.485 casi in provincia (-992), 26 a Collepasso (+1)

Non ho letto il libro e non ne conosco i contenuti. Suppongo, però, che Salvatore abbia compiuto un buon lavoro di ricerca, considerato che, negli anni ’70-’80, la sua tesi di laurea in Agraria (Università di Bologna) verteva proprio sulla tabacchicoltura salentina. Penso, altresì, che la coltura (con tutti gli “annessi e connessi”) e la storia del tabacco siano parte integrante di Collepasso e debbano, pertanto, essere oggetto di ricerca, studio e attenzione, soprattutto da parte dei giovani.

Pantaleo Gianfreda


Spread the love
author avatar
Pantaleo Gianfreda