Verso le Amministrative: spazio a nuovi protagonisti. Rinuncino a candidarsi amministratori di maggioranza e minoranza

20 Febbraio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Si parla ormai da tempo delle possibili nuove candidature a sindaco in vista delle elezioni amministrative della primavera (salvo rinvii di qualche mese causa covid), dopo la chiusura dell’“era Menozzi”, non più ricandidabile.

È pur vero che quasi sempre “chi entra papa, esce cardinale”, ma qualcuno pensa veramente che i tanti nomi che corrono “di bocca in bocca” siano in grado di “riportare luce” a Collepasso e rilanciare il paese?!?

Sono stato per un quarantennio impegnato attivamente in politica, nel Consiglio e nell’Amministrazione comunali. Oggi vivo la mia “terza giovinezza” lontano dal Palazzo, seppur agendo sempre da “cittadino attivo”, come dimostra la cura di questo sito. Mi fa un certo effetto, pertanto, sentire nomi e velleità di presunti aspiranti sindaci, miei antichi “compagni di viaggio” e avversari (tutti eredi della defunta Democrazia Cristiana), catalogabili ormai nell’“archeologia politica” di Collepasso più che tra le sue “nuove” risorse!

Certe notizie, vere o presunte, fanno venire l’orticaria e ottengono l’effetto di un lugubre revival, tipo “famiglia Addams”.

È pur vero che la “ggente” ha la “memoria corta”… ma con quale faccia, dopo la gestione Menozzi (anche lui “erede della defunta” Dc) e i disastri delle loro stesse precedenti amministrazioni, questi novelli “Lazaro” cercano di “resuscitare” ed aspirare persino a diventare o ri-diventare sindaco?!? Alcuni di questi personaggi hanno persino favorito e sono stati succubi della criminalità nei “bui anni ’80”!

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Nessuno dei presunti e presuntuosi “papabili” ha sinora sentito il dovere di smentire le voci… per cui… “vox populi, vox Dei”… pare che “la canneddhra è trasuta teveru an capu loru”!

Vogliono forse trasformare Collepasso, Comune di recenti origini, in “Parco archeologico”?!?

In verità, esiste già un “Parco archeologico di Collepasso”. È vicino Taranto, dove nel 1987 sono stati messi in luce i resti delle mura dell’antica città greca di Taras (Taranto) e di una necropoli del V e IV secolo a.C.

Collepasso ha già cominciato a “spegnersi” in questi ultimi dieci anni… qualcuno pensa forse di trasformarla definitivamente in “necropoli” (termine di origine greca, che significa “città dei morti”)?!? Dio ce ne scampi e liberi!

Occorrono, invece, energie nuove e giovani cui affidare il Comune, forze non compromesse né coinvolte in passate Amministrazioni di ogni colore, capaci di far “ripartire, ricostruire, rinascere…” Collepasso!

Mi permetto, pertanto, di lanciare una proposta e un appello a tutti coloro che sono stati già impegnati in questi decenni nell’amministrazione comunale, in maggioranza o all’opposizione. Nessuno si ricandidi più! Lasciate/lasciamo a nuovi protagonisti la possibilità di misurarsi nel governo del Comune.

Per quanto mi riguarda, nonostante le numerose sollecitazioni che mi vengono fatte, ho deciso da tempo di dare il “buon esempio”. Ho già detto e ripeto che non ho alcuna intenzione di candidarmi. Per favorire il necessario “cambio e ricambio” nella vita politico-amministrativa e dare la possibilità a nuovi protagonisti di dare il loro contributo.

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Mi auguro che lo facciano anche tutti gli altri!

Si rischia, altrimenti, di cadere nel ridicolo di un patetico “scontro tra dinosauri” e dimostrare solo di essere pervicacemente e ambiziosamente aggrappati a poltrone, prebende e manie di protagonismo.

Certo, la situazione del nostro Comune non è delle migliori.

Gli ultimi cinque anni non hanno prodotto novità né dato stimoli alla partecipazione e all’impegno politico e amministrativo e si è assistito ad un generale decadimento etico e morale nella conduzione della Cosa pubblica.

Sindaco e maggioranza uscenti si sono dedicati soprattutto a spargere “cloroformio” per addormentare e/o tacitare le coscienze dei cittadini. Le opposizioni si sono dimostrate inconsistenti, marginali, talora addirittura inesistenti e subalterne, prive di un progetto alternativo, lontane dai cittadini.

È vero, altresì, che nel profondo delle coscienze stanno emergendo da qualche tempo un anelito al cambiamento, il desiderio di risvegliarsi (come è naturale che sia: quando si dorme troppo, è “nelle cose” che prima o poi ci si debba svegliare), una voglia di “primavera” dopo il decadente “autunno” e il cupo “inverno” che hanno caratterizzato prima l’iniziale e poi il secondo quinquennio amministrativo.

Politici attenti e intelligenti dovrebbero “cogliere” queste sensazioni diffuse tra i cittadini e saperle incanalare nel giusto verso, promuovendo aggregazioni sane e innovative di donne e uomini “nuovi” che si dedichino al buon governo del paese… o dobbiamo attendere il “miracolo” di un “papa straniero” capace di portare “aria nuova”, sviluppo, progresso e anche serenità a Collepasso, come quel Francesco, che sta rivoluzionando la Chiesa?!?

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Sarebbe opportuno che tutti i gruppi sociali e gli schieramenti politici riflettessero seriamente sul futuro della nostra comunità e si impegnassero perché le prossime amministrative non siano stanchi e lugubri revival tra “soliti noti”, ma diventino vera occasione “por el cambio”, come direbbe il Papa venuto “dall’altro capo del mondo”.

Pantaleo Gianfreda


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