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Tra pochi giorni, il 17 febbraio “Mercoledì delle Ceneri”, termina il Carnevale.
Siamo in pieno periodo carnevalesco, ma nessuno se ne accorge, nessuno festeggia, nessuna maschera carnevalesca si vede in giro… al più, tante “mascarine ianche, o a cchiù culori, nù pe’ fare festa e allicria, ma pe’ scanzare ’a trista “malatia…. Gghé Carnivale spurriu, senza presciu… te ggiurnu a ggiurnu va te male an pesciu! Speriamu primu e urtimu t’à storia!”.
Ancora una volta il nostro “aedo” popolare ins. Giuseppe Marzano, cantore della Collepasso di ieri e di oggi, ci delizia e “appaga” piacevolmente e, al contempo, ci “istruisce” e fa riflettere con la sua tradizionale e professionale arte di vissuto pedagogista.
“Carnevale, oggi e ieri. Mascarine e Mascariate” è il titolo che l’ins. Marzano ha voluto dare al suo nuovo poema dialettale in questo “fiaccu, scumpijatu Carnivale” 2021. Una composizione che spazia nel tempo, tra la triste cronaca odierna e i “bei tempi che furono”, in linea, oserei dire, con la tipica tradizione popolare dei “cantastorie” meridionali, vere “enciclopedie viventi”, come lo è l’amico Pippi, di certa etnoantropologia poetica e musicale del nostro Sud e, nello specifico, della nostra Collepasso.
In questa composizione, infatti, c’è il triste presente… ma ci sono, anche e soprattutto, i ricordi dei felici tempi carnevaleschi passati… “A llù Quaranta, a llù Cinquanta… e puru cchiui te lu seculu passatu” quando “a stù paese, se facìa ’u Carnivale ’ntrà llè case, cu “festini” e… “crammofunu”, alla bbona, …senza spese!”… e poi, il ricordo di quella strana banda… “nnà Bbanda scuncertata, cu note ’nturtijate, nnanzirretu, te maestru Giacuminu, cumandata… Era… ’u Giacuminu “Mandurinu”, crande artista, te mosse, te muìne, te bbacchetta, “cciafferra” te Ton Carlu, ’u “signurinu”!”.
… e poi i ricordi di antichi Carnevali scolastici, quando l’ins. Marzano, giovane e attivo coordinatore della locale Scuola elementare, coinvolgeva insegnanti, ragazzi, famiglie, associazioni, amministratori e cittadini e organizzava quelle indimenticabili manifestazioni carnevalesche con ““sfilate” à menzu ’a via pe’ dare a tutti, propriu a tutti, l’allicrìa!”…
Sopra e sotto: Febbraio-Marzo 2000, Carnevale Collepassese, Centro Turistico Giovanile “Ragazzi in scatola” (le foto sono state gentilmente concesse dall’ins. Marzano). N.B.: Cliccare sulle foto per vedere bene
… ma mi fermo qui per non togliervi il piacere intenso di gustare questo nuovo componimento, che rappresenta anche un “pezzo di storia” della nostra comunità, uno “spaccato” del nostro paese in anni lontani della seconda metà del secolo scorso rievocati e “cantati” da un apprezzato e stimato poeta vernacolare, così attivo ed entusiasta, che rappresenta una preziosa “enciclopedia vivente” per la nostra comunità.
L’amico Pippi mi perdonerà se mi permetto di riportare significativi stralci di una sua nota personale inviatami “ad accompagnamento” della nuova poesia.
“Caro Pantaleo, a ciò che scrivo adesso, con più assiduità, sto avendo la voglia di rivedere il mio modesto archivio di scritti e poesie che, nel tempo, ho avuto modo di realizzare. Sarebbe, forse, opportuno che nel tuo nuovo sito inserissi anche l’angolo dei “Proverbi” (anche dialettali) che io conosco e dei “vocaboli desueti”, a volte molto belli e densi di significato, oltre che piacevoli all’orecchio. A me piacciono molto. Che belli! Es. “spicuddhru”, “’zzamparu”, “cazzapuddhrina”, “purfitiusu”, “…ssamija a quiddhre te Lecce”… etc. Mi entusiasmo!”.
Febbraio 1990, piazza Dante, 5° Carnevale Collepassese organizzato dal Circolo Cacciatori (foto archivio ins. Marzano). Sotto: un Carnevale dei primi anni ’70 con il sindaco Pippi Errico e l’ins. Marzano, vestito da Zorro (foto da archivio Armenia Cadura)
…ecco… in quel “mi entusiasmo!” c’è tutta la vitalità e la forza di un “fanciullo” con gli occhi incantati e prossimo agli 87 anni, innamorato della vita, della cultura, della sua comunità, del suo dialetto, dei suoi concittadini… un esempio e un prezioso “scrigno” di ricordi e di cultura per tutti noi!
Pantaleo Gianfreda
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Giuseppe Marzano
22.01.2021
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