Guida pratica al decreto “#iorestoacasa”: vietata ogni forma di assembramento anche all’aperto ed evitare ogni spostamento

11 Marzo 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In questi tragici “tempi di coronavirus”, la stragrande maggioranza dei cittadini ha capito la gravità del momento ed adegua i suoi comportamenti alle prescrizioni del Governo, frutto dei consigli del Comitato tecnico-scientifico insediato presso la Presidenza del Consiglio, di medici, scienziati e ricercatori.

Pare, però, che i soliti “splendidi” stupidi e qualche ciarlatano “piazzaiolo”, divenuti improvvisamente scienziati e medici, non lo abbiano ancora capito, si comportano come se nulla fosse e propalano “ricette” e stupidaggini varie, che mettono in pericolo la propria incolumità e quella degli altri.

Come mi sollecita qualche cittadino coscienzioso, ho il dovere di denunciare pubblicamente i comportamenti di questi ciarlatani irresponsabili (alcuni dei quali continuano, persino sulla pubblica piazza, in assembramenti vietati) ed invitare le Forze dell’Ordine e l’Amministrazione comunale a reprimere, come loro dovere, comportamenti anomali e disfattisti, con interventi sanzionatori e repressivi, previsti dai decreti per fermare il virus.

In questi momenti così gravi e rischiosi per la salute di ognuno di noi non deve essere possibile diffondere o ascoltare certe cialtronerie di improvvisati ed improbabili “scienziati e medici” … o dobbiamo fare come la Cina, che per fermare il virus, come sta avvenendo, ha messo in atto misure autoritarie e repressive inimmaginabili in un Paese democratico?!?

Atteniamoci tutti con responsabilità e serietà a quanto suggeriscono medici e scienziati di grande valore e credibilità nazionale e internazionale.

Di seguito una guida pratica e schematica (che riprendo da huffingtonpost.it) al nuovo decreto del Presidente del Consiglio che estende a tutto il territorio nazionale le forti limitazioni che l’8 marzo erano state introdotte per la Lombardia e 14 province del Nord Italia.

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Bisogna, intanto, “evitare ogni spostamento” ed “è vietata ogni forma di assembramento” anche all’aperto: con queste due norme l’Italia, dal 10 marzo al 3 aprile, diventa “zona protetta”.

Lo “stare a casa” è imperativo.

Si fermano così cinema, teatri, palestre, matrimoni, funerali e nel weekend anche i centri commerciali. Garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie: si può uscire da casa per fare la spesa. I bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18. Chi ha più di 37,5 di febbre deve stare a casa.

LAVORO E NECESSITÀ – I cittadini su tutto il territorio nazionale possono muoversi solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute”. Non si ferma la circolazione delle merci né il trasporto pubblico. È possibile andare a fare la spesa. Chi si sposta sul territorio può autocertificare le ragioni per cui lo fa ma per chi trasgredisce o dichiara il falso sono previste sanzioni che vanno fino all’arresto.

STOP ASSEMBRAMENTI – È la novità annunciata da Conte, non prevista fino a ieri neanche nelle zone “arancioni”: basta feste e raduni, sono vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

FEBBRE E QUARANTENA – Chi abbia sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, è “fortemente raccomandato” di restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi è “assoluto” per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus.

FERMO IL CAMPIONATO, NON LE COPPE – Si fermano tutti gli sport, incluso il campionato di calcio, ma possono tenersi a porte chiuse competizioni internazionali. Gli atleti professionisti e olimpici possono allenarsi.

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PALESTRE NO, PARCHI SÌ – Sono chiuse le palestre, ma si può fare sport all’aria aperta rispettando la distanza di un metro.

Chiuse piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali e ricreativi.

CHIUSI GLI IMPIANTI DA SCI – Piste chiuse in tutta Italia.

FERIE E CONGEDI – Si “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione di ferie e congedi. Sono invece sospesi i congedi dei medici. È applicabile il lavoro agile anche in assenza di accordi aziendali.

STOP SVAGHISospese tutte le manifestazioni e gli eventi: fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici.

BAR E NEGOZIBar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione dell’attività. La regola della distanza vale per tutti i negozi che possono stare aperti ma se sono all’interno dei centri commerciali chiudono nei weekend. Nessun fermo per alimentari, farmacie e parafarmacie.

FERME SCUOLE E ESAMI PATENTEScuole e università restano chiuse fino al 3 aprile. Stop a tutti i concorsi, tranne quelli per titoli o per via telematica, si fermano anche gli esami per la patente. Unica eccezione i concorsi per i medici.

LE CHIESE – I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali.

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Salvo che per “motivi indifferibili”, non ci si potrà più muovere dal proprio Comune di residenza.

Gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di lavoro, di salute, ma comprovati da certificato medico o per “stato di necessità”. Come dover acquistare farmaci o alimenti introvabili nel proprio Comune. In tutti questi casi servirà mostrare una autocertificazione scaricabile dal sito del Viminale

Dichiarare il falso farà scattare le sanzioni penali previste per la “dichiarazione non veritiere”. Nessun blocco dei trasporti, aerei, su ferro o gomma. Supermercati e centri commerciali resteranno chiusi nei week end per evitare assembramenti.

Scatta il divieto di assembramenti all’aperto in locali rivolti al pubblico. E, comunque, obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza di un metro, pena la chiusura. Cinema, discoteca e pub, tutti chiusi. Cosi teatri e musei, sale da ballo, sale giochi

Se si infrangono le regole si rischia l’arresto fino a tre mesi e una multa fino a 206 euro.

Informo, inoltre, che il sindaco Paolo Menozzi ha emanato ieri l’Ordinanza n. 15 con la quale si limitano dal 10 marzo al 3 aprile gli accessi agli Uffici comunali, si ricordano le disposizioni igienico-sanitarie da rispettare e si riportano i numeri telefonici da contattare in caso di necessità (cliccare su Ordinanza).

Anche nel nostro piccolo Comune dobbiamo essere tutti uniti, vigili e attenti per prevenire contagi, combattere e vincere il virus!

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda