Risorgeremo!!! … Buona Pasqua di Resurrezione a tutti/e!

12 Aprile 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ha scritto un sacerdote: “Per favore… non dite: ‘Niente Settimana Santa… niente Pasqua quest’anno’. Non ditelo! Perché il dramma della Passione non è certo quasi mai stato così reale e autentico e la nostra stessa vita non è mai stata così in attesa e piena di speranza nella Resurrezione!”.

… è proprio così! Forse mai, dal Dopoguerra ad oggi, in questi drammatici tempi di coronavirus, l’uomo ha vissuto in modo “così reale e autentico” e, soprattutto, “universale”, “il dramma della Passione” e la “speranza della Resurrezione”.

Solo una parte, pur importante, del mondo – quella che si riconosce nella religione cattolica – festeggia oggi la Resurrezione di Gesù. Mai, però, come oggi l’attesa della “Resurrezione” è stata così “cattolica”, cioè “universale” (dal greco “καθολικός, katholikòs”, “universale”).

Mai come oggi c’è attesa e speranza di Resurrezione nel mondo!

Per i cristiani la Resurrezione di Gesù rappresenta la vittoria della Vita sulla Morte, la salvezza dell’umanità, la certezza dell’eternità, seppur in un’altra vita.

Eppure, se guardiamo alle grandi culture e religioni che si sono “radicate” nella storia dell’uomo (almeno di questi ultimi 4-5mila anni, di cui abbiamo fonti), la “resurrezione” (o categorie ad essa analoghe) è sempre presente ed esprime ancestralmente il mai sopito desiderio di immortalità, di vita eterna “oltre” la morte.

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La fede nella “Resurrezione”, pur con accenti diversi, è comune alle grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo, islamismo), ma si ritrova, pur in modi differenti, in altre culture e religioni (quali la reincarnazione nel buddismo ed in altre). Il Taoismo, ad esempio, fonda la sua essenza e le sue pratiche fisiche, spirituali e religiose nella ricerca e nel raggiungimento dell’immortalità.

L’uomo si è sempre posto il problema della vita e della morte. Ed in questo particolare e tragico momento storico, il senso della morte ci tocca maggiormente tutti e ci fa riflettere intensamente sull’oggi e sul domani dell’uomo.

Ma, al di là, di fedi, culture, concezioni e speculazioni filosofiche, nella storia millenaria dell’umanità l’uomo ha sempre saputo “risorgere”. La storia dell’umanità è costellata da cataclismi, guerre ed epidemie… eppure l’uomo ce l’ha sempre fatta… è sempre “risorto” dalle macerie, spesso da lui stesso provocate.

Ce la faremo anche questa volta… Risorgeremo!

Spero e mi auguro più consci dei nostri limiti, dei nostri errori e dell’inderogabile necessità di sentirci più umani, solidali, affratellati. Perché (per noi cristiani, ma anche per ebrei e musulmani) siamo tutti figli di un unico Dio, che ci offre sì la certezza della Resurrezione, ma anche la scelta del nostro destino eterno in relazione al modo di essere su questa terra. Se abbiamo vissuto una vita buona e giusta vivremo nella beatitudine eterna. Se abbiamo vissuto una vita cattiva ed ingiusta, se abbiamo odiato o sopraffatto un nostro simile, se abbiamo vissuto per il denaro e contro l’altro… ci toccherà la geenna eterna!

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Ecco perché, al di là della fede, di “riti e miti”, di “buoni ed occasionali” sentimenti, di anacronistiche contrapposizioni culturali e religiose, ci tocca capire (credenti e non credenti) che “questa” è la vita che dobbiamo vivere, arricchire di fraternità, generosità, solidarietà, comprensione e tolleranza, amore per il prossimo (splendidi i tanti casi di “umanità” che vediamo scorrere dolenti e solidali in questo tempo di coronavirus!)… se vogliamo il “premio” della Resurrezione nella beatitudine divina dell’eternità o anche, per chi non crede, solo nella gratitudine “dell’altro”… di chi ci sta accanto, di chi, uomo/donna come ognuno di noi, ha diritto di vivere una vita felice.

“Resurrezione” significa oggi far “risorgere” in ognuno di noi il senso dell’umanità e dell’umanesimo.

Lentamente e con sacrificio stiamo uscendo da questa difficile situazione. Il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella per questa Pasqua ci rasserena e ci ispira fiducia, anche nella solitudine in cui egli stesso trascorrerà, come ha detto, questa giornata.

Passerà anche questo brutto momento.

Risorgeremo!!!

Buona Pasqua di Resurrezione a tutti/e!

Pantaleo Gianfreda

Post scriptum

Per sorridere un po’, pubblico questa breve e simpatica poesia in vernacolo gallipolino del mio caro amico Gino Barba.

CAREMMA SPENTURATA

Ogni annu te Pasca

all’angulu te la strata stavi mpisa,

ma osci pe stu curona virus

si rrimasta stisa.

Spattavene te tumenaca alla menzatìa

cu tanta gioia e allecrìa,

mò nde rrimasta sulu la fantasia.

Caremma spenturata

puru te t’ane sparpajata!!!

Gino Barba


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Pantaleo Gianfreda
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