Il collepassese Grazio Pellegrino, “il poeta della penna verde”, nominato “Accademico di Sicilia per la letteratura”

3 Giugno 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Grazio Pellegrino, “il poeta della penna verde”

“Mi considero il poeta povero… per la mia povertà di scrittura fatta di parole che arrivano a tutti. La mente e l’anima. In questi due luoghi nasce la mia poesia, con una malinconia ispirata ai trascorsi della mia vita e alla nostalgia di persone, momenti e luoghi; rivolgendo lo sguardo al passato, alla mia terra contadina, amara, che poco ha donato a noi padri e poco dona ai suoi figli meritevoli costringendoli a percorrere anche loro la strada dell’emigrazione”: così parla di sé Grazio Pellegrino, conosciuto come “il poeta della penna verde”.

Grazio, nato a Collepasso il 2.1.1956, sottufficiale dell’Aeronautica militare in pensione, vive oggi ad Ispra (Va), ma non ha mai reciso le radici con il suo paese natio, cui continua a sentirsi profondamente legato e dove torna e dimora per molti periodi dell’anno.

Sabato 1° giugno, Grazio ha ricevuto a Palermo il titolo di “Accademico di Sicilia per la letteratura”, nel corso della XIII edizione del “Premio Internazionale Oscar del Mediterraneo” tenutasi in una bella serata di musica ed arte, che ha premiato e conferito prestigiosi riconoscimenti a personalità (tra cui il sindaco Leoluca Orlando), sia siciliane che nazionali, distintesi per il loro impegno culturale, sociale, politico, professionale e imprenditoriale.

Un riconoscimento che gratifica l’impegno artistico del nostro concittadino Grazio, il cui “approccio con la poesia è iniziato da adulto, spinto da un forte e sincero bisogno di comunicare la sua sofferenza e di interpretare se stesso”. Le avversità della vita gli hanno dato tanta amarezza e solitudine e a volte l’hanno portato a non essere se stesso. Ma la poesia ha fatto rinascere in lui sentimenti inespressi nascosti nel profondo della sua anima, “che nel bene e nel male stanno crescendo… anche, se in questa lotta, molte volte gli pare di essere un perdente”.

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Nella sua poesia Grazio Pellegrino “cerca di esprimere la coscienza delle cose, rielaborando visioni che gli restituiscono gli anni della disperazione e della speranza. Viva è la presenza della figura della Donna, Madre e Figlia, e del Padre che è stato l’accompagnatore dei suoi sogni, per arrivare a una realtà che gli appartiene e che tutti possono condividere”. 

Inserito nella collana “I Grandi classici della Poesia italiana” insieme ai più grandi autori del Novecento, ha pubblicato poesie su molte collane insieme ad altri autori e partecipato a incontri poetici in tutta Italia e nel Canton Ticino. Ha ricevuto vari riconoscimenti ed è prossima la pubblicazione del suo primo libro di poesie.

L’Accademia di Sicilia, che ha fondato il “Premio internazionale Oscar del Mediterraneo” in collaborazione con I.S.L.A.S. (Istituto Superiore di Lettere, Arti e Scienze del Mediterraneo) e F.I.J.E.T. (Federazione Internazionale tra Giornalisti e scrittori di Turismo), ha voluto quest’anno, nel corso di uno spettacolo musicale e di arte varia, nominare meritatamente suo “Accademico” anche il nostro compaesano Grazio (Orazio”) Pellegrino, al quale vanno le congratulazioni mie personali e dell’intera comunità collepassese, che lui “onora” con la sua poesia e con questo importante riconoscimento.

Auguri, Grazio, “poeta della penna verde”… e ad maiora!

Pantaleo Gianfreda

Di seguito una delle sue belle e significative poesie.

PADRE

…sono venuto a cercarti…

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dove il buio mi accompagna…

della tua paura……

e delle tue bestemmie…

solo il ricordo…

dove la fame…

non era solo per te…

terra rossa…

dove la maestosità…

degli ulivi…

portava lavoro…

di inverni freddi…

chino per terra…

in ginocchio…

come preghiera…

la raccolta delle olive…

nelle mie piccole mani…

il freddo di tramontana…

mi spaccava le labbra…

silenzio assordante…

di uliveti immensi…

dove ogni pensiero…

può volare…

e all’ombra…

di questi ricordi…

inarrestabile…

il mio cercarti…

e come da bambino…

nel mio danzare…

accompagnami…

nel mio…

ultimo inverno.

Grazio Pellegrino (Orazio), 2015


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Pantaleo Gianfreda