Giuseppe Lagna, di Collepasso, eletto vicepresidente del Comitato regionale della Federazione ciclistica

1 Novembre 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Giuseppe Lagna, al centro, con Felice Gimondi e la figlia

Prima da corridore e poi da dirigente, Giuseppe Lagna ha tatuato sulla pelle i colori della Ciclistica Collepassese. E proprio nell’anno in cui la storica associazione ha compiuto 45 anni dal suo primo vagito, il classe ‘47 di Collepasso è stato eletto vicepresidente del Comitato regionale Puglia della Federazione ciclistica italiana.

Il riconoscimento è arrivato durante l’Assemblea elettiva straordinaria regionale che si è celebrata nei giorni scorsi a Bari, indetta per il rinnovo delle cariche per il quadriennio 2017-2020 a seguito delle dimissioni del presidente uscente Oronzo Simeone.

Il nuovo presidente è Giuseppe Calabrese, mentre Lagna vestirà i panni del vice insieme a Gaetano Nesta. Il Consiglio è stato completato da Mario Masi e Antonio Massari in qualità di consiglieri.

“Ringrazio gli elettori che hanno creduto in me – commenta Giuseppe Lagna. – Si tratta di una carica della durata di un anno e mi impegnerò al massimo per ripagare la fiducia che mi è stata data. Purtroppo stiamo affrontando da tempo una crisi vocazionale. Facciamo fatica ad avvicinare le nuove generazioni al mondo del ciclismo. I genitori di tanti bambini lo considerano uno sport pericoloso per via delle nostre strade”.

“Inoltre – prosegue Lagna – a causa della penuria di risorse, quei pochi ciclisti che provengono dalle nostre scuole sono costretti a trasferirsi in Toscana o in altre regioni del nord per completare il percorso di crescita. In questi anni, però, sta crescendo tanto il movimento della mountain bike e quello cicloamatoriale”.

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Lagna si è soffermato anche sul rifacimento dell’impianto del Velodromo degli Ulivi: “La pista è stata completata già da qualche mese, ma intorno a essa vanno ultimati i lavori che riguardano la struttura dal punto di vista logistico”.

“Il velodromo è senz’altro il punto da cui ripartire per il futuro del ciclismo salentino. Perché correre in pista aiuta il corridore ad acquisire le doti di scatto e di equilibrio che su strada svilupperà molto difficilmente. Noi tutti ci auguriamo che il velodromo torni a essere il fiore all’occhiello del ciclismo pugliese”.

Fonte: Paolo Conte, piazzasalento.it


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Pantaleo Gianfreda