“Born in 1969” organizzano “50 sfumature vintage” nel giorno degli Innocenti (28 dicembre)

14 Dicembre 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Cinquantenni di Collepasso pronti/e a festeggiare il traguardo del mezzo secolo!

Fabio e Alessio, due “trentenni” che hanno compiuto nell’anno in corso i 50 anni di età, chiamano a raccolta tutti e tutte i/le loro coetanei/e in una serata di festa, musica e divertimento, che si terrà sabato 28 dicembre a Collepasso in un locale di via Roma (al n. 171), per magnificare le loro “50 sfumature vintage”, con l’ambizioso (molto “baldo” e un po’ “enigmatico”) slogan: “A mezzo secolo dal nostro ‘sbarco’ sempre più proiettati verso nuove conquiste”…

… e hanno pienamente ragione, perché, come dicono gli studiosi, “in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900” e i nostri (solo anagraficamente) cinquantenni continuano ad essere di fatto baldi “trentenni”.

Per informazioni e adesioni alla festa chiamare Fabio (377.1841627) o Alessio (329.3328832).

Bravi, ragazzi! … a me, però, che ho quasi 70 anni, viene un dubbio da “cinquantenne”: è solo casuale la scelta degli organizzatori di festeggiare il 28 dicembre, ricorrenza canonica della Festa degli Innocenti, che è la versione dell’odierno 1° aprile?!? … un caso la scelta del giorno, che richiama, comunque, “l’innocenza” degli anni dell’infanzia?!?

Perché vivano con maggiore intensità e partecipazione la “casuale” data del 28 dicembre, giorno della loro festa, ma anche delle “burle”, mi piace riportare succinti riferimenti storici a questa data.

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Tralasciando l’antico culto romano verso Saturno e le feste dei “Saturnalia” che ricorrevano e si festeggiavano nella seconda metà del mese di dicembre, in cui vi era anche l’usanza di “burlare”, bisogna sapere che in Spagna e in altri Paesi di lingua spagnola la ricorrenza del 28 dicembre è una giornata goliardica di divertimento e di burle (lo scherzo più comune è quello di appendere dietro la schiena del malcapitato un “inocentado” ovvero un pupazzo di carta bianca, ma ogni città ha celebrazioni proprie. Ad esempio, la festa dei Matti di Jalance, vicino Valencia, dove il sindaco dei Matti governa la località per 24 ore; la Danza dei Matti di Fuente Carreteros (a Cordova); il “Vescovino” che si celebra in città come Burgos, Palencia e Murcia, dove viene scelto un bambino che svolge per un giorno le funzioni del vescovo o la “Festa dels Enfarinats” di Ibi ad Alicante, dove si dà vita a “battaglie” di uova, farina e petardi.  

L’origine e la coincidenza di date è senz’altro da ricercare nel termine “innocente”, nei significati sia di “privo di colpa” che di “ingenuo, senza malizia”. Gli scherzi, infatti, vengono coronati dell’augurio ammonitore: “que la inocencia te valga” (“che l’innocenza ti sia di giovamento”).

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Tradizioni secolari di cui si ha memoria anche in Sicilia e nel Salento, che furono sotto la dominazione spagnola.

In “Superstizioni, Pregiudizi e Tradizioni in Terra d’ Otranto” del 1893, Giuseppe Gigli scriveva: “Il 28 dicembre d’ogni anno ricorre nella maggior parte dei comuni di Terra d’Otranto una festa popolare, nominata festa degli innocenti. In tal giorno usasi dal popolo formulare mille scherzi, consistenti specialmente nel far delle burle a danno dei più credenzoni. Si creano affari, che non esistono, per mandare una persona da un luogo all’altro, e farla rimaner con un palmo di naso; si inventano malattie per far correre i parenti al capezzale di malati, che godono invece la miglior salute del mondo, e così di seguito. Questa festa popolare ha qualche riscontro nel moderno 1° aprile”.

Furono poi i piemontesi, dopo l’annessione del Mezzogiorno e l’Unità d’Italia, a cancellare la festa del 28 dicembre e sostituirla con la loro del 1° aprile.

In un tempo non molto lontano era un’abitudine chiedere: “Siamo forse nel giorno degli Innocenti?” o “Mi pigli per un innocente?” quando si ascoltava una notizia inattesa o poco veritiera.

Sebbene vi sia ancora memoria delle burle che si facevano il 28 dicembre, oggi queste espressioni sono quasi del tutto scomparse e la festa degli Innocenti estinta anche nel Salento e soppiantata dalla più nazionale e nord-europea giornata del 1° aprile.

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… invece sarebbe bello, in un clima di gioia come il Natale, ridar vita a questa giornata goliardica, anche per concludere meglio l’anno che sta per finire.

Proprio come faranno il 28 dicembre a Collepasso i nostri e le nostre trenta-cinquantenni!

Auguri, “ragazze e ragazzi”!

Pantaleo Gianfreda


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