“Menozzi Lamp”, azienda pubblico-privata per realizzare marciapiedi e soddisfare senza problemi ogni esigenza

25 Agosto 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Casa Menozzi-Filieri all’angolo tra via De André e via C. Alberti

Avete bisogno di sistemare il marciapiede antistante la vostra abitazione subito e senza problemi?!?

Avete bisogno senza problemi di sradicare un antipatico alberello che vi “rovina” la visuale o vi crea problemi alla casa o piantare uno per goderne l’ombra?!?

Volete persino ripulire senza problemi il vostro tratto di strada da fastidiose erbacce infestanti?!?

Volete la “luna nel pozzetto” subito e senza problemi?!?

Non c’è problema… per qualsiasi problema rivolgetevi ora a “Menozzi Lamp”, azienda pubblico-privata che senza problemi soddisferà ogni vostro problema in men che non si dica!

E, soprattutto, senza fastidiose procedure burocratiche.

Perché la “Menozzi Lamp”, azienda affidabile e superveloce, risolve tutto in un attimo. Senza problemi e senza necessità di perdere tempo in trafile burocratiche.

Rivolgetevi al titolare – tal Paolo Menozzi te Culupazzu – e lui vi risolve tutto in un “Lamp”, come ha voluto significativamente chiamare la sua azienda, anche senza bisogno di autorizzazione del Comune.

Perché il Comune è “Lui”. Lui la “Trinità”, l’“uno e trino”, che come “Figlio” chiede l’autorizzazione, come “Padre” concede a se stesso-Figlio e come “Spirito Santo”, infine, realizza direttamente l’“operetta” senza bisogno di “carta” alcuna.

Non è un caso che l’azienda, che ha sede nell’immobile posto tra via Fabrizio De André e via Conte Alberti, abbia come “logo” proprio la “Santissima Trinità”, la cui bella e (dis)sacrata rappresentazione è stata devotamente collocata in un’edicola votiva proprio in alto, all’angolo della casa, che, tra “sacro e profano”, si prevede sarà meta di pellegrinaggi di tanti devoti postulanti.

L’edicola dedicata alla SS. Trinità all’esterno dell’abitazione

Sono convinto che anche il Responsabile dell’Ufficio Tecnico e il Maresciallo dei Carabinieri sentiranno il dovere di “recarsi in pellegrinaggio” a venerare con devozione e azione la Santissima Trinità posta all’esterno della nuova magione (una delle tante acquistate in questi anni da Menozzi e famiglia), inginocchiandosi piamente su quel nuovo e lucido marciapiede (pubblico) che Paolo ha voluto “ricostruire” (senza autorizzazione) per permettere a tutti di omaggiare la SS. Trinità e, giacché, rendere più accogliente e seducente la sua “magione” (privata).

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“Voglio, posso, faccio”… “voglio” perché sono il proprietario, “posso” perché sono il sindaco, “faccio” perché “posso e voglio”… anche senza autorizzazione (ho invano cercato sull’Albo pretorio on line un qualche “indizio” di autorizzazione da parte dell’Ufficio Tecnico).

Il “fiammante” e lindo marciapiede realizzato senza autorizzazione

“Voglio, posso e faccio” anche perché con un’opposizione “cabaret” da una parte e “ritardata” (nel senso che arriva sempre in ritardo… se mai arriva!) dall’altra, la “Menozzi Lamp” e il suo titolare pubblico-privato possono “dormire sonni tranquilli”.

Assolviamo “a prescindere” – perché hanno tanto, ma proprio tanto, da fare! – Ufficio Tecnico, Vigili e Carabinieri.

È ormai da qualche anno che quella casa, il cui progetto di ristrutturazione è stato affidato – guarda caso! – al fido assessore e geometra Giuseppe Perrone, è diventata “pietra dello scandalo”.

“The mayor’s Withe House” by night

Con soldi pubblici Menozzi ha addobbato la strada di accattivanti luminarie e riasfaltato la strada con “tetro” gusto; senza autorizzazione ha rialzato la pavimentazione (pubblica) in pietra lungo la casa (privata) su via De André; senza autorizzazione ha sfrattato la targa stradale “via de André”, “esiliandola” al lato opposto su un palo della segnaletica stradale (con sollievo, per la verità, del povero De André); “fa e disfà” come meglio gli aggrada… tanto, se qualche ufficio amministrativo o giudiziario dovesse – “caso mai”! – “svegliarsi” o indagare, a rimetterci non sarebbe lui, ma la povera moglie, alla quale è intestata la casa… un vero “gioiellino”, per la verità… una piccola “Casa Bianca” che l’incommensurabile Paolo ha voluto per sé e la famiglia… non si sa mai cosa gli riserva il futuro!

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Un Paolo così “paolo” (dal latino “paulus”, che significa “piccolo, poco”) non si era ancora visto in giro. Forse “per rivalsa” o smentire nome e indole si ritiene e agisce da “incommensurabile” (cioè “infinitamente grande, immenso” nel vocabolario), tanto da permettersi di fare quello che gli pare e piace… tra il silenzio delle opposizioni e degli uffici comunali… ma anche la rabbia repressa e le proteste dei cittadini onesti.

Pantaleo Gianfreda


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