Lo scandalo e la “grande vergogna” del nuovo e moderno Centro diurno per Anziani costato 600mila euro, pronto da sei anni e mai aperto

23 Gennaio 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il Centro diurno anziani di via avv. Longo

Continua, tra l’assordante silenzio amministrativo di maggioranza e opposizione, la “grande vergogna” del nuovo e moderno Centro diurno Anziani, pronto da sei anni, ma mai aperto e funzionalizzato.

Nel marzo 2011 la Regione, nell’ambito dei programmi regionali di infrastrutturazione sociale sul territorio finanziati da Fondi comunitari, concesse al Comune di Collepasso la somma di € 558.000 per la realizzazione di un Centro diurno per Anziani attraverso il recupero funzionale dell’ex asilo nido di via Avv. A. Longo.

Il programma di interventi regionali era denominato “Investiamo nel vostro futuro“… una denominazione che oggi appare come una “beffa” per gli anziani e per tutta la comunità di Collepasso!

La targa affissa all’ingresso esterno della struttura 

L’Amministrazione dell’epoca, in cui ero assessore alle Politiche sociali, aveva fortemente voluto il finanziamento, considerato che Collepasso era il Comune dell’Ambito sociale di Casarano in cui si rilevava un’incidenza maggiore di anziani, soprattutto donne, spesso vedove e sole (su 400 vedovi, l’80% donne).

Il progetto esecutivo, per un totale di € 600.000 (€ 42.000 di cofinanziamento comunale), venne approvato con delibera di Giunta comunale n. 74/18.4.2011 e i lavori, da concludersi entro “un tempo contrattuale di 80 giorni naturali consecutivi”, vennero aggiudicati definitivamente il 6 dicembre 2011 dalla “nuova” Amministrazione di Menozzi.

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I lavori vennero poi realmente conclusi solo alla fine del 2012 e, come scriveva lo stesso Menozzi nel passato quinquennio amministrativo in risposta a mie interrogazioni, “al 16.12.2012 lo stato di avanzamento dei lavori risultava pari al 98,84%” (le residue opere dell’1,16% riguardavano solo “pulizia del cantiere, posa in opera degli estintori, piccole migliorie”), aggiungendo che “il funzionamento sarà garantito attraverso la concessione a terzi del servizio” e che l’Amministrazione si stava “attivando per la predisposizione del bando”.

L’interno del Centro in una foto di tre anni fa

Sono passati ormai tanti anni, ma il Centro diurno per anziani, formalmente trasformato nel 2015 in “Centro diurno socio-educativo e riabilitativo” per incomprensibile (ancora) volontà della maggioranza consiliare, giace lì, chiuso e abbandonato, con gravi rischi di deterioramento (già visibili all’esterno), senza che mai in tutti questi anni Paolo Menozzi e la sua Amministrazione abbiano provveduto alla sua apertura e al suo utilizzo.

La piccola serra e la parte retrostante del Centro sommersi da erbacce

Una vergogna ed uno scandalo di inaudita gravità, che vede amministratori indolenti, irresponsabili ed insensibili impedire alla comunità di usufruire di un bene sociale di indubbia utilità, finanziato con soldi pubblici. Tra l’altro, la sedicente “consigliera delegata ai Servizi sociali” è “latitante” e “inutile” ormai da due anni perché trasferitasi a Milano per motivi di lavoro (altro scandalo: la consigliera non si decide ancora a presentare le sue doverose dimissioni!).

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Un “velo pietoso” va steso, per la verità, anche sull’opposizione, soprattutto quella dei due muti e inconcludenti consiglieri Pd (e della loro ombrosa ed eterea, ma assai ambiziosa, segretaria sezionale), incapaci persino di rivendicare e battersi per l’apertura di un’importante infrastruttura sociale realizzata grazie ad un’Amministrazione di cui ambedue erano stati assessori.

La parte anteriore del Centro come appare oggi

Il sindaco Menozzi, dilagante sui social e su tutte le possibili chat whatsapp per reclamizzare le sue “ine(r)zie” amministrative, l’iperassenteista consigliera-milanés e tutti gli assessori e consiglieri non provano un po’ di imbarazzo e vergogna per quella struttura abbandonata a se stessa per loro incompetenza, insensibilità e disinteresse?!? Non avvertono l’ignominia degli “ignavi” (peccatori “che mai non fur vivi”, come li definisce Dante collocandoli nell’Inferno) nel privare soggetti sociali deboli e bisognosi del diritto di usufruire di una moderna struttura di accoglienza, assistenza e socializzazione, realizzata con finanziamenti pubblici e dotata di spazi ristrutturati, arredi e suppellettili moderni – e persino di una piccola serra per incentivare piccoli lavori -, che, dati i lunghi anni trascorsi, rischiano (se non lo sono già) di deteriorarsi e marcire?!?

Effetti del deterioramento dell’interno della struttura in una foto di tre anni fa

Già tre anni fa, nel pubblicare su questo sito (che da anni denuncia inutilmente il pietoso stato di abbandono della struttura) alcune foto dell’interno del Centro diurno, erano evidenti i preoccupanti segni di deterioramento. A parte lo stato di abbandono visibile dall’esterno, in quale stato si trova oggi l’interno della struttura, gli arredi e le suppellettili, considerato che risulta permanentemente “chiusa e sigillata”?!?

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Qualche pudibondo consigliere di maggioranza o di opposizione potrebbe almeno controllare e farci conoscere lo stato attuale della struttura… sei anni fa nuova, moderna e fiammante… ed ora non si sa in quali condizioni?!?

Vergognatevi!

Pantaleo Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda